Le Parole degli Angeli
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Premorte

Cosa Succede Dopo La Morte

Cosa Succede Dopo La Morte esperienze

 

Cosa succede dopo la morte : cara Sara Luce tanti si chiedono "ma cosa succede dopo la morte", volevo portarti nelle testimonianze anche la mie esperienze di cosa succede dopo la morte, sicuramente la mia esperienza di pre morte è diversa dalle altre per la dinamica dell’evento, per tanto, mi sento due volte privilegiata, primo per l’esperienza in sé e poi perché non è avvenuta in condizioni traumatiche, ma veramente ho avuto esperienza di cosa succede dopo la nostra morte; avevo 14 anni era mia abitudine comprare il giornale "sorrisi e canzoni" dove tra l’altro leggevo il cine racconto della settimana, un dì pubblicizzavano il film, che sarebbe uscito nelle sale cinematografiche di li a poco, un giorno faccio un sogno.

 

Mi trovavo in una grande sala con pareti metalliche e luci soffuse insieme ad altre persone, ma mi vien da dire corpi, sospesa nel vuoto della stanza retta da fili attaccati al soffitto, eravamo nudi con solo i genitali coperti, eravamo tutti in coma, resto molto turbata dal sogno e stupita, non capivo, sembrava cosi reale; nei giorni a venire avevo sempre questa scena davanti agli occhi, nitida, raccontai il sogno in famiglia, la meraviglia era tanta e sentii istintivamente il bisogno di esternare ma in merito al racconto ricevetti solo qualche sorrisetto, fin qui niente di che, avevo solo fatto un sogno pensavo; passarono una ventina di giorni, compro il mio solito giornale e giunta alla pagina del cine racconto mi appare davanti agli occhi una foto, la stessa scena che avevo sognato circa un mese prima.

 

Istintivamente prima di leggere i dettagli pensai ad alta voce "ma qui ci sono pure io", come poteva essere possibile, iniziai a leggere i dettagli, quella foto era una scena del film "coma profondo", mi venne l'ansia, il mio unico pensiero era quello di andare al cinema a vedere il film.

 

Quattro mesi prima avevo conosciuto un ragazzo, quello che poi sarebbe diventato mio marito, con il giornale in mano mostrandogli la foto gli dissi "questo che vedi io l’ho sognato" ma mi guardò basito e dallo sguardo capii che dovette pensare non esserci con la testa, in fondo ero una ragazzina e lui aveva 10 anni in più, lo pregai di andare a vedere quel film.

 

Ricordo che ci spostammo verso Caserta dove da una settimana avevano inaugurato una grande sala, inizia il film, ero in ansia, sapevo che da un momento all'altro mi sarebbe apparsa la scena che avevo sognato e che in un certo senso mi sarei vista, ebbene appare la scena, in quello stesso istante mi sentii trascinare dal corpo, lo stavo lasciando, me ne stavo andando, stavo morendo, a malapena con la mano riuscii a toccare il braccio del mio amico che era seduto alla mia sinistra, pronunciai il suo nome con un filo di voce.

 

Ma io non ero più li, vedo passarmi davanti velocemente il film della mia vita fino a quel momento che avevo vissuto, mi ritrovai in un tunnel semi buio dove alla fine c'era una luce di uno splendore inspiegabile, sentivo un senso di pace, di beatitudine, di felicità, avvertivo una musica che mi inebriava, ero felice, io non avevo un corpo, il mio era seduto su di una sedia dove il mio amico con un bicchiere d'acqua cercava di farmi riprendere da quello che a lui sembrava essere uno svenimento ma non era cosi e non m’importava, io ero morta, avevo lasciato il mio corpo.

 

Mentre avanzavo nel tunnel andando verso quella luce meravigliosa di cui non credo esistano aggettivi di nostra conoscenza per poterla definire, incontro delle persone, penso fossero delle donne ma non le vedevo fisicamente ma erano li ad osservarmi quasi divertite direi, erano delle entità, Angeli non so, mi accorsi che comunicavamo, ci parlavamo senza farlo materialmente, lì non esisteva la materia, ero inebriata dalla pace di quello stato, ero certa che sarei rimasta li, ero tropo felice, la felicità assoluta era li e li volevo restare.

 

Mentre cercavo di avanzare verso la luce fui come fermata ad un certo punto mi viene chiesto "vuoi andare o vuoi restare?", io esitai, volevo restare, ma poi quasi come se mi fossi ricordata di qualcosa dissi "vado, mi devo sposare con E", e dissi il nome del mio amico.

 

In quel momento rientrai nel mio corpo, bevvi l'acqua che da un po' il ragazzo e qualche altra persona stavano tentando di farmi bere, ero triste, sconvolta, fui presa da un grande freddo e da un tremore pazzesco, mi sentivo scorata, non sarei voluta tornare però dissi che dovevo, perché mai l'avevo detto?, conoscevo quel ragazzo da solo 4 mesi, aveva 10 anni in più.

 

Lasciammo il cinema con i denti che mi battevano in bocca, il mio amico mi coprì anche con la sua giacca ma il freddo era imperterrito, non aprii bocca, non dissi niente di quello che avevo vissuto fino a poco prima, chiesi solo per quanto tempo eravamo rimasti fuori la sala e dopo quanto tempo mi ero ripresa e con grande stupore appresi che erano passati più o meno 10 minuti, incredibile, avevo vissuto tutto quello in 10 minuti.

 

Passarono giorni, mesi, io non sapevo spiegarmi cosa mi fosse accaduto, intanto ero diventata la ragazza di E e dopo quattro anni lo sposai, il mio non era stato un fidanzamento felice e ancor meno lo era il matrimonio, adesso ero più grande, adulta ed ero diventata pure mamma.

 

Pensavo sempre a quella esperienza e avrei pagato qualsiasi cosa pur di riviverla, adesso volevo capire perché avevo sposato e continuavo a rimanere accanto ad una persona che mi faceva tanto soffrire, ma rispondevo a me stessa che l’avevo stabilito io pur non trovando una logica.

 

Iniziai a fare ricerche, a leggere libri inerenti alla mia esperienza, scoprendo che altre persone avevano vissuto quanto detto con la differenza che le loro esperienze erano avvenute in circostanze drammatiche, andando in come, il mio era stato un coma virtuale, in tutto ciò che leggevo trovavo conferma a quello che erano i miei pensieri e posso dire di non aver letto più di tanto perché ancora oggi se mi capita "io già so" e anche "questo mi lascia pensare tanto", conobbi pure un padre spirituale il quale mi spiegò che il sogno era stato solo un pretesto divino per vivere ciò che avevo vissuto e definì la mia esperienza un viaggio astrale di cui non so nulla, io so solo di essere morta e tornata e che la morte non esiste!

 

Cosa Succede Dopo La Morte è la testimonianza di Ada

 

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