Medjugorje foto della Vergine Maria sagoma
Medjugorje foto straordinarie della Vergine Maria immagini apparizione
Medjugorje foto straordinarie della Vergine Maria : cara Sara, il viaggio a Medjugorje è stato, come faccio a definirlo, non ho parole, qui leggerai la mia testimonianza e vedrai le immagini per me straordinarie che ho scattato quel giorno, la Madonna era con noi e si è fatta vedere.
Ti racconto dall'inizio la mia esperienza, sono partita senza avere alcuna pretesa e soprattutto senza avere la benchè minima idea di quel che mi aspettava. Intendo dire che anche ricercando in internet informazioni su temperatura e simili di questa stagione, non sono andata tanto più in là di quello e l’ho fatto appositamente perchè volevo vivere quest’incontro senza alcuna precedente memoria mentale, insomma volevo sentire solo col cuore tutto ciò che mi si sarebbe presentato.
Sono quindi partita senza nessuna aspettativa.
Io, che prego tantissimo, ma nella calma del mio appartamento, nel tepore del mio letto a notte fonda, dopo che tutto il tran tran quotidiano è passato.
Io che prego per chi ne ha bisogno, nel silenzio più assoluto del mio cuore dove vi riecheggia solo l’Amore infinito di mio Padre.
Io prego intensamente, ho una fede salda in Dio Padre, però non sono per nulla praticante, anzi mi vergogno quasi a dire che ho scordato come si svolgono le funzioni in Chiesa, sono anni che non mi confesso, sono anni che non prendo l’ostia, sono anni che non vado alla messa di mezzanotte per festeggiare la nascita di Gesù o per la Pasqua, ma non manco mai di farlo sempre con il cuore, attorniata dalla mia meravigliosa famiglia.
Non so che dire, la Chiesa e le sue funzioni sono un ‘vestito troppo stretto’ per me, non riesco proprio ad indossarlo, non me lo sento mio e non ho mai capito perchè però questo non mi ha mai impedito di avere nel cuore la nostra Famiglia Celeste.
Mentre preparavo la mia piccolissima borsa ho chiesto solo di mandarmi un piccolo segno che Loro mi sono vicini.
Fatte queste premesse, io e mia sorella partiamo la sera del 18 ottobre 2007 alla volta di Medjugorje con un gruppo di pellegrini croati, ti ho già anticipato, poco prima di partire, di come in quattro e quattr’otto mi sono ritrovata con un pellegrinaggio prenotato per Medjugorje.
La singolarità di come si era svolta la prenotazione ed il fatto che facessi un viaggio con un gruppo di pellegrini croati a me personalmente la diceva lunga e qui c’era già il Loro ‘zampino’.
Dopo praticamente 16 ore in pullman, passato 4 dogane, dormito zero, tra rosari interamente in croato e con tre sole pause di 20 min arriviamo alla tanto sospirata meta e qui già noto un altro particolare, io e mia sorella siamo ‘due rose,: praticamente come se avessimo viaggiato solo 1 ora.
Subito (senza colazione) veniamo catapultati ai piedi del Krizevac dove si comincia la via crucis, io cose simili non ne ho mai fatte e di conseguenza non sapevo assolutamente cosa mi aspettava, io che abitualmente quando vado a camminare in montagna non posso fare 200 metri in salita se non ho nel sangue un bel po’ di zuccheri siccome sono ipoglicemica, a stomaco vuoto, tra una preghiera e l’altra, inerpicandomi su di un sentiero traboccante di sassi, mentre respiravo un’aria che mi, letteralmente, riempiva e calmava l’anima allo stesso tempo, in quello che mi è sembrato ‘un batter d’occhio’, mi sono ritrovata per nulla stanca in cima a questo monte sul quale troneggia una croce alta circa 7 m eretta nel 1933 in occasione del 1900mo anniversario della morte di Gesù; al termine delle preghiere, prendo la macchina fotografica e decido di scattare qualche foto, puoi immaginare la mia sorpresa nel vedere l’immagine catturata, sono rimasta a bocca aperta, questa è la prima
Ho ringraziato per il ‘segno’ ricevuto, ma il dubbio che fosse un effetto della macchina fotografica ogni tanto faceva capolino.
Allora, mentre scendevo dissi ‘dolce Madre, grazie per quanto mi avete donato, ma io avrei veramente un infinito piacere se riuscissi a vederti’.
Alle 18.00 il ritrovo era in chiesa per assistere alla messa, la faccio breve, non posso stare troppo tempo in piedi, quando poi ci sono tantissime persone che mi schiacciano è la fine, svengo come una pera cotta, fa ridere ma è così, figurati quando sono arrivata li ed ho visto le persone che straboccavano dalle porte della Chiesa, come formiche erano tutti lì, chi in piedi, chi seduto, con cuffiette e radioline sintonizzate sulle frequenze per seguire la messa nella loro lingua, io non ho mai visto niente di simile, per me era tutto nuovo.
Io volevo con tutto il mio cuore assistere a questa messa, ma avevo il terrore di svenire, non ce l’avrei mai fatta, allora mi rivolsi alla Madonna e le dissi ‘io cerco di entrare, ma Tu, te ne prego, aiutami, o perlomeno manda i tuoi angeli’.
Beh, è stato veramente strano, erano tutti attaccati come formiche e dove mi trovavo io, invece, tutt’intorno avevo circa 50cm di spazio, persone che spingevano per entrare, chi spingeva per uscire, erano come carte che continuavano a mescolarsi ma davanti a me rimaneva sempre un po’ di spazio vuoto, poi ad un tratto, mi ha preso un po’ la sensazione di soffocare, ma immediatamente dalla porta aperta dietro di me ecco che è arrivato un gran soffio di vento che mi ha aiutato a respirare e dopo un’ora di messa (li la fanno più lunga delle nostre) avevo le gambe che mi cedevano (sai, il viaggio ,la via crucis e ora questo) ebbi la netta sensazione che ‘qualcuno mi sostenne sino alla fine della funzione.
Ho provato sentimenti contrastanti, sai magari mi sono fatta suggestionare ma col senno di poi, ti dico che non è così perchè in quel luogo vi è davvero un forza che può sentire addirittura un ateo.
Il giorno seguente, sabato 20 ottobre, il programma era la visita ad una comunità di ex tossicodipendenti, poi un luogo chiamato l’Oasi della Pace e poi nel pomeriggio la salita sul Podbro, il famoso monte delle apparizioni, ma prima di tutto ciò il primo appuntamento era con Mirjana, una delle veggenti, avrebbe parlato in italiano perchè arrivavano quel giorno molti pellegrini italiani; il nostro gruppo, anche se croato, capisce e parla italiano.
Insomma arriviamo e sostiamo davanti ad un’abitazione con un cancello, già alle 7.30 rimaniamo lì in piedi ad attendere credo per 30 o 40 minuti forse più, tra una preghiera ed un canto (stavolta per fortuna in italiano) tiro su il naso e contemplo felice il cielo di un azzurro stupendo, sgombro di nuvole e mi si riempie il cuore di gioia per quanto è bello, anche questa giornata promette bene.
Ad un tratto eccola che arriva e comincia a parlare, dice tutte cose che in fondo al mio cuore conosco già, verità che il cuore non ha mai scordato, parole che Lei ha dettato anche a te cara Sara, ecco, forse solo con una punta di mistero che potrebbe forse lasciare un po’ di sconcerto a coloro che forse non hanno ancora raggiunto una certa consapevolezza, che non hanno ancora completamente ed incondizionatamente donato il loro cuore al Signore.
E mi ritrovo senza alcun motivo apparente a piangere lacrimoni enormi di gioia dietro gli occhiali scuri, lacrime che davvero mi sgorgavano dal cuore.
Fatto sta che ad un bel momento mentre lei racconta di come nostra Madre ci ami tutti indistintamente e cose simili, ecco che sento di prendere la macchina fotografica, percepisco qualcosa che mi dice che Lei è lì presente, ho la pelle d’oca anche ora che te lo sto scrivendo, allora, scatto una, due, tre foto in direzione di Mirjana alzando le braccia (è pieno di gente che spinge e la intravedo a malapena), faccio delle foto un po’ a caso non sapendo nemmeno se la prendo nell’obiettivo ma pensando che magari, data la mia forte sensazione, vedrò in foto una sagoma vicino a Mirjana.
E invece ricevo un regalo mooooolto più grande, alzo gli occhi al Cielo azzurrissimo e sulla destra scorgo l’unica nuvola presente ed ecco che ho un tuffo al cuore, giro la macchina fotografica in direzione del cielo e clic scatto questa foto
Cosa ne dici, la riesci a vedere, anche se in orizzontale, io l’ho vista immediatamente e regalo più grande non poteva farmi/ci, gliel’ho chiesto di farsi vedere ed ha esaudito la mia richiesta.
Forse la fotografia in piedi così si vede meglio
Qui ho tentato di abbozzare la sagoma è con il bimbo ed ha pure in mano il rosario, lo vedi?
E questa qui sotto è una foto che ho scattato circa un’ora dopo all’Oasi della Pace, non ti sembra uguale (manca solo il bimbo)?
Me ne sono accorta solo al rientro a casa della somiglianza.
E’ stata data la possibilità ai presenti di porre delle domande a Mirjana e in quell’istante mi sono accorta di come sono fortunata ed ho ringraziato anche per questo, le ponevano delle domande che a me sembravano scontate, alcune anche senza senso, erano molto ‘terrene’, come se fossero stati all’ABC del loro percorso di consapevolezza; c’è stato qualcuno che addirittura le ha chiesto la benedizione e ovviamente lei ha risposto che non era un prete e non poteva chiaramente farlo, non aveva molto senso per me tutto questo, io mi sentivo un po’ un pesce fuor d’acqua, era come stare in una classe di scolari delle elementari mentre io magari sono gia’ alle medie, sembra un po’ brutto da dire o che "me la tiro" (come si dice in gergo), ma era ciò che provavo ed ho ringraziato davvero il Signore per avere la fortuna di avere il cuore, diciamo, un po’ piu’ aperto di altri e forse mi è servita questa esperienza per capire davvero che il mio errore più grande è spesso quello di credere che tutti gli altri vedano le cose o le sentano come le percepisco io, mentre in realtà non è così, non per tutti ed io per questo ci rimango male, perchè penso all’amore infinito che provo nel cuore e vorrei che tutti provassero quello sento io nel mio cuore, quel dono prezioso che possiamo ricevere tutti, ma che ancora troppo pochi ricercano.
Quelle persone erano lì, li avessi visti, che pendevano dalle sue labbra, che si aspettavano chissà cosa da lei, che le domandavano cose assurde (ribadisco: assurde secondo il mio punto di vista) e lei molto umilmente, con grande tatto, diceva loro ciò che le aveva detto in questi anni la Vergine Maria; devo dire che rispondeva garbatamente nonostante anche lei forse si rendesse conto del (non) senso delle domande che le ponevano.
Erano tutti lì che anelavano per verderLa (la Madre Celeste) e gli sarebbe bastato alzare gli occhi al Cielo per vedere che era lì con loro, nell’unico posto dove era logico che fosse, in Cielo, immensa, col suo Amore Infinito e suo Figlio era lì che ci guardava amorevolmente e ci abbracciava e dono più grande non poteva farci.
Eppure ti dirò che in quattro giorni mi sono resa conto di diverse cose, a partire dai miei compagni di viaggio, alcuni percorrono chilometri e chilometri per andare lì, fanno via crucis anche a piedi scalzi, recitano il rosario, presenziano alla messa, fanno di tutto e di più per avvicinarsi a Dio, alla Beata Vergine Maria e a nostro fratello Gesù, ma ho avuto l’impressione che li cerchino fuori, negli oggetti ecc. invece di cercare nel primo posto dove dovrebbero guardare, il loro cuore; e poi dovrebbero cominciare dalle piccole cose quotidiane, rispettare ed aiutare il prossimo (partendo proprio dalla famiglia), vivere e condividere con gli altri tutto ciò che la vita ci propina ma ti assicuro che potrei farti tanti esempi dei quali sono stata testimone e ciò che ho visto era il contrario di quel che ci viene richiesto di fare; questo mi ha rattristato molto perchè la porta da attraversare per risolvere tutto sta nel nostro cuore e tutti noi abbiamo le chiavi per aprirla, solo che in molti, troppi, non se ne rendono conto.
Molto suggestivo è stato il Gesù Cristo interamente in bronzo, alto 6/7 metri dal cui ginocchio escono gocce d’acqua, impressionante, mi ha fatto davvero effetto vedere questo, soprattutto in seguito alle riflessioni che ti posi qualche mese fa in merito alle lacrime di sangue che piange di tanto in tanto la Madonna, è davvero coinvolgente veder sgorgare da un pezzo di metallo delle gocce che simbolicamente rappresentano il sangue di Gesù, in quell’istante mi sono sentita davvero piccolissima, minuscola, rispetto all’immensità del disegno di Dio cui facciamo parte tutti.
Molto toccante sono state anche le preghiere nella chiesa, erano penetranti, vibranti, forti, vive, venivano dette con convinzione e credo e sentivo il mio cuore vibrare a sua volta, pochissime volte ho sentito il mio cuore vibrare così!
In occasione della salita sul Podbro (la collina delle apparizioni), contemplando i misteri dolorosi durante il rosario, ho potuto provare un emozione così forte, mai provata prima, ho pianto molto sentendo nel cuore ciò che aveva passato per noi nostro signore Gesù.
Ora sono trascorsi 7 giorni dal mio rientro, e ancora oggi cerco di comprendere meglio i sentimenti provati, ciò che ho vissuto e ciò che mi è stato donato in questo viaggio.
Ecco, forse un termine ricorrente nella testa di questi ultimi giorni è FRATELLANZA, si, lì a Medjugorje, è accentuata "l’unione tra gli uomini grazie alla preghiera", vedere uomini e donne, fratelli di ogni nazionalità (ri)uniti per pregare un Padre comune infonde nel cuore un calore indescrivibile; italiani, svizzeri, francesi, sloveni, tedeschi, croati, bosniaci, americani e cinesi, si, cinesi. mi si è stretto il cuore nel vedere come pregavano, sapendo che loro a tutt’oggi nel 21mo secolo, come del resto fino a poco tempo fa proprio nell’ex-Jugoslavia, non sono liberi di professare il loro credo nella loro nazione, nelle loro case, ma proprio la loro presenza mi ha fatto riaffiorare nel cuore e anche nella mente, le parole del messaggio che la Beata Vergine Maria mi aveva dato in risposta ad una mia domanda al cielo e alla luce di tutto questo, oggi, comprendo molto più profondamente ciò che intendeva.
Semplicemente, al momento, la parola che ricorre nella mia mente è ‘MERAVIGLIOSO’ e ciò che provo nel cuore è ‘GIOIA e AMORE’.
Spero di sentirti presto, un abbraccio.
Katia
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