Comunicare con l'Angelo Custode
Comunicare con l’Angelo Custode Testimonianza Come un Angelo può comunicare a un cuore Esperienza
Comunicare con l’Angelo Custode : 17 maggio 2010 lunedì, i miei contatti verbali e celebrali con il mio Angelo Custode hanno risposte immediate, sembra impossibile ma è così, ieri domenica ho avuto le prime risposte consapevoli, la domanda banale, ma lecita era ti chiami Andrea?, è come se dentro me sentissi questo nome.
Decidiamo con Simone di andare a Venezia per una gita domenicale, al Torcello.
Prendiamo un taxi, costosissimo.
Arrivati a destinazione chiedo il numero di telefono del taxista, in caso ci servisse.
Ci allontaniamo; all'improvviso mi giro e chiedo, scusi come si chiama?
E lui, Andrea.
Coincidenza????
Torniamo dal Torcello con battello, scendiamo in Fondamente nuove.
Proseguiamo a piedi, mi incuriosisce una Chiesa, piccola ma molto carina.
Entriamo, risulta sfarzosa e brillante.
Vengo attirata verso destra, solamente verso destra e non a sinistra o oltre, no, solo verso destra.
Una statua in basso, distesa di Sant' Antonio e sopra una raffigurazione imponente di un Angelo Custode ed Angeli che accompagnano le Anime.
Io non ho mai notato affreschi di soli Angeli, o quadri; sempre Santi o Vergini o Gesù.
Coincidenza?????
La cosa mi riempie di gioia!!
E' un bellissimo gioco, lo sento così.
Spero che non procuri difficoltà al mio Angelo Custode.
E' come se si fosse instaurato un contatto, una linea di comunicazione.
Io sento che ha molto da dirmi.
Sono ad un punto della mia vita che è bene che io sappia, che cominci a procedere per il verso giusto, quello per cui sono scesa sulla terra; non ho tempo da perdere e Lui sta interagendo con me, per aiutarmi o forse è solo che finalmente sono pronta, ho meno paura, dell'ignoto, dell'oscuro.
Con piacere proseguo le mie letture sugli Angeli, un sito trovato per caso in internet, il tuo cara Sara Luce, mi ha aperto il cuore, venerdì mattina scorso, con il mio iPhone, so, sento che sono sulla strada giusta.
La parte più difficile è chiedere, ma mi accorgo che è possibile, è fattibile anche se smisurati sensi di colpa di una vita colma di peccati, mette delle barriere, ma capisco che ci può essere un rimedio e quindi oso!!!!
Passo un week-end meraviglioso, sereno, stracolmo d'amore; un amore che sento dentro me, la pace, la serenità interiore non si può descrivere.
!7 maggio 2010 lunedì sera
E' sera, ma presto, mi sdraio con il desiderio di riprendere le mie letture angeliche.
Trovo nel sito molte cose interessanti e testimonianze che mi aiutano ad essere più intraprendente.
Mi faccio coraggio e chiedo al mio Angelo se mi fa vedere i suoi occhi, se mi porta con lui e mi conferma il suo nome, Andrea.
Leggo per un po' racconti di gente comune, qualunque, con dolori immensi o dispiaceri quotidiani; gente che trova conforto o addirittura consapevolezza che c'è un Angelo a proteggerci, a consolarci, a farci compagnia, a darci speranza quando ci serve, a darci forza quando ne abbiamo bisogno ed ogni parola letta mi mette i brividi.
Non sono scrittori, non sono preti, ma persone, gente normale, come me, che cerca di trasmettere le proprie esperienze, emozioni, sensazioni che spesso gli hanno cambiato la vita.
Le mie lacrime, in questo momento, sono di gioia e tristezza, ma non dolore o disperazione.
Prendo sempre più consapevolezza di me stessa.
Un articolo insegna, lo leggo, sento che non sono ancora pronta, le parole sono semplici, ma io ancora non ne comprendo il contenuto.
Prontamente mi si dice di smettere, proprio così c’è scritto, per ora è sufficiente, riflettete su questo per ora.
Un sonno mi assale, ma devo ammettere che dentro me, un fiele timore di qualcosa non mi abbandona.
Lascio la luce accesa.
Gli occhi mi si chiudono prepotentemente, sono su un lato, quello sinistro.
Mi sento prendere, anzi risucchiare, verso la finestra, sento di essere avvolta ed al contempo il mio corpo si allunga verso la finestra.
Ho paura ma cerco ugualmente di aprire gli occhi.
Io so cos'è, ma per la paura, vorrei smettere.
Sento che una mano si posa dolcemente sui miei occhi e mi dice di non aver paura.
Non sono parole vere, non sono mani vere, ma io sento tutto questo, sento la mano e sento la voce dentro me.
Credo che l'uscita sia dalla finestra, so di essere sospesa in aria, in velocità, ma mi sento avvolta in un abbraccio a 360°.
Non vedo niente fuori perché sono concentrata sul mio Angelo, ho paura di voltarmi con la testa ma lo faccio.
Vedo il mio Angelo sopra me, scorgo i suoi occhi, di un blu intenso, ma velocemente, mentre io lo fisso più attentamente possibile i suoi occhi si trasformano, in un nano secondo, per far capire, da blu passano ad altro colore, credo verde fino a trasformarsi in un argento luminoso, i suoi occhi sono argento luccicante. nei suoi occhi ho visto un'evoluzione di colori del cielo, come quando in un film, a velocità sostenuta scorre il tempo con le nuvole, il sole ecc.
Non ho più paura, mi giro sempre più ed ho una visione più completa.
E' una donna, ha i capelli nerissimi, con tanti ricci che cadono sulla fronte, corti, piccola di statura, è vestita di rosso, un rosso rubino e porta orecchini, giallo oro.
Le chiedo solo, il tuo nome è Andrea? e Lei risponde sì.
Non provo sensazioni particolari, non sento la gioia della luce che ho provato quella volta che sognai mio padre, in un abbraccio silenzioso, provai una gioia infinita ed una felicità indescrivibile.
Sono con il mio Angelo, davanti a Lui, pochi istanti per guardarci, per darmi l'ennesima dimostrazione, conferma.
Mi risento nel mio letto, mi assale la paura, ma mi sento ancora abbracciata, rivolta sempre verso sinistra ed il mio Angelo che premuroso mi dice, come stai?
La sua voce è calma, mi trasmette tranquillità ed io mi abbandono davvero, sognando altri due Angeli, uomo, uno anziano ed uno giovane, in una ipotetica casa, che ne combinano di tutti i colori, con mia mamma, mio fratello ed altri particolari.
Nel momento in cui apro gli occhi rivedo esattamente ogni particolare del mio sogno, la prima parte.
Ho l'orologio davanti a me e so che avrò una sorpresa, lo sento.
E' esattamente mezzanotte.
Non le 23 e 45 o l'una, no, esattamente mezzanotte.
Non so cosa vuol dire, ma mezzanotte fa la differenza.
Credo che bisogni cogliere certi segnali come parole, come dialogo.
Mi sollevo appoggiandomi allo schienale del letto e sento che ho la gola secca, anzi secchissima, non è una cosa usuale per me.
Sono un po' turbata, ma ringrazio il mio Angelo di avermi fatto fare questa esperienza.
Ma perché non sento quell'immensa felicità??
Perché era vestito di rosso??
Ma soprattutto perché il suo viso era triste???
Prendo il mio iPhon e cerco:
Angelo Andrea, ovviamente appare di tutto, ma anche un articolo su di un Angelo Andrea associato a satana.
Sento che non è così.
Credo che ancora una volta il mio Angelo mi abbia tranquillizzato e fatta riaddormentare per posticipare la ricerca.
18 maggio 2010 martedì mattina
Apro gli occhi. sono le 6 e 20
tutto riappare nei minimi particolari.
Mi rimetto al lavoro, cerco, ponendo altre domande a google.
Arriva la risposta!!!, velocemente!!!
Questa è la cosa più incredibile, pongo delle domande e le risposte non tardano a venire.
Un testo di un teologo, un prete, scrive sugli Angeli in generale, ma si sofferma sulle vesti che l'angelo può indossare presentandosi a noi.
L'abito rosso indica una vita decisa dal nostro Dio, per noi sulla terra vissuta nel martirio, questo mi riguarda, lo leggo con attenzione.
Mi volto indietro, nei miei ricordi e so che la mia vita è un martirio, ma per me un dolce martirio, perché ho sempre vissuto nel dolore e nel pianto, ma con, forse, coraggio ed ottimismo; gli avvenimenti dalla mia infanzia sono stati affrontati da me con dolore, dispiacere, ma sempre guardando, cercando consolazione nelle cose belle che la vita mi ha donato e non sono poche a mio avviso.
Dalla natura che mi trasmette molte emozioni, forza, coraggio, felicità; alle persone meravigliose lungo il mio cammino, che mi hanno voluto e che mi vogliono bene.
Dalla mia bellezza che il Signore mi ha donato, di cui gliene sono immensamente grata, sì perché ho potuto provare la gioia che si sente nel trasmettere il proprio fascino, nell'essere ammirata, nel potere che esso riesce ad esercitare; alla gioia di avere vissuto esperienze importanti che mi hanno appagata moltissimo.
Mi sento di essere stata forgiata, dal dolore, dalle fatiche, dalla povertà, dall'oppressione, dalle difficoltà e sento che ciò che ne è venuto fuori è una persona forte, con un carattere solido.
Ma guardando indietro nel mio passato vedo anche tutti i miei peccati.
So quando non ho fatto felice il Buon Dio.
Continuando a leggere il testo si fa riferimento al modo di presentarsi del nostro Angelo, con le vesti strappate o triste, vuol dire che abbiamo peccati di cui pentirci e redimerci.
Con le vesti rattoppate, siamo sulla buona strada ecc.
Io ricordo del sogno, solo che era vestito di rosso, senza strappi o toppe ma che fosse triste, lo ricordo bene!
Prendo in mano me stessa.
Mi pongo delle domande.
So di avere chiesto a Dio perdono, ma credo non sia sufficiente.
Il mio Angelo vuole aiutarmi, forse in passato si è anche allontanato da me, per come ho intrapreso strade che mi allontanavano da Dio.
Ma lui è qui ora, vicino a me, perché io l'ho chiamato, gli ho chiesto il suo nome, mi sta dando una possibilità.
So che devo ancora capire tante cose, che non sono ancora in grado di rendere felice il mio Dio, ma so anche che sono sulla buona strada.
Spero un giorno di vedere il suo sorriso e la sua luce avvolgermi come ha fatto mio Padre.
Un bacio grande.
Ivana
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