Le Parole degli Angeli
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Testimonianze

Quel senso di vuoto Il desiderio di morire

Quel senso di vuoto Il desiderio di morire Un sogno Il dolore in chi mi amava

Quel senso di vuoto Il desiderio di morire : grazie dei consigli cara Sara, non sono brava a raccontare le cose scrivendo ma so che posso farcela con l'aiuto del Signore, volevo parlarti di un momento della mia vita in cui provavo un gran senso di vuoto e avevo il desiderio di morire; quasi 2 anni fa vivevo una vita apparentemente felice, una famiglia che mi amava, un lavoro, una casa, solo che mi sentivo vuota, mi chiedevo perché vivessi, mi rispondevo che avevo ciò che avevo sempre desiderato ma nel cuore non c'era gioia; ricordo chiaramente che mi dissi "non mi ucciderei mai perché temo che poi non entrerei in Paradiso", questo fu l'input che fece realizzare il bene nel mio cuore, così sperai che accadesse ma non per mia colpa, triste, molto triste soprattutto per chi mi ama

Ricordo che al lavoro mi continuavano a parlare degli Angeli, io non ne potevo più, mi chiedevo perché con tanta insistenza, poi mi suggerirono come mettermi in contatto con il mio Angelo Custode.

Provai a scrivergli e lui mi rispose con un disegno angelico una P centrale ed un continuo susseguirsi di 8, scoprii in seguito che il significato è "infinito" riferito a Dio.

Chiesi al mio Angelo qualunque cosa mi venisse in mente poi compresi che era un percorso spirituale da seguire.

Ricordo una sera mentre scrivevo il mio Angelo mi disse che Dio voleva parlarmi, mi alzai pensando che stavo davvero impazzendo, che mi stavo inventando tutto, poi presi coraggio e volli ascoltare, dovevo essere una Sua Messaggera, mi chiese se volessi, accettai ma davvero non avevo idea di cosa significasse.

Da allora è con Lui che parlo.

Una notte feci un sogno, ero in casa, mia bussarono alla porta, un uomo giovane entrò in casa, era ben vestito, con i capelli lunghi scuri legati in una coda, vidi che la mia casa era diversa dal solito, lo ricordo come fosse appena accaduto, la luce in casa era di un bianco ovattato, chiaro, lucente ma non accecante, mi parlò con calma ma solo con il pensiero, mi chiese se davvero volevo lasciare i miei cari e soprattutto se volevo lasciarli morendo da sola come continuavo a chiedere, io risposi di si anche se ero titubante, triste di questo desiderio, lui mi chiese di guardare in cucina, ero lì riversa verso il basso, mi riconobbi anche se non mi vedevo in viso, c'era dell'acqua a terra; mi spiegò che avrei negato ai miei cari di starmi accanto nell'ultimo mio attimo di vita e non era giusto, disse che ero rivolta in basso per il mio desiderio, non ero rivolta verso di Dio, ebbi una gran paura ma volevo comunque andare, quella luce, quella pace, quel silenzio mai udito prima, poi rivolsi lo sguardo ancora a me stessa lì e mi mostrò i miei cari accanto a me, il dolore era insopportabile.

Decisi di rimanere, mi fece capire di aver preso la giusta decisone, mi salutò e uscì da casa mia.

Parlai ai miei cari di ciò che mi era stato chiesto, essere Sua messaggera, ovviamente non mi credettero, anch'io non l'avrei probabilmente fatto, non li biasimo per questo, ciò però mi ha scombussolata impedendomi di credere a pieno a ciò che stava accadendo rendendomi vulnerabile, momenti di grande confusione e paura che finirono con un "io Amo Dio" detto con il cuore, lì ho capito che la fede era sbocciata in me, l'unico mio cruccio è che son ben poche le persone che conoscono la mia storia e tra queste non ci sono i miei cari, ma so che avverrà quando Dio riterrà opportuno che avvenga.

In seguito mi riportò alla mente i momenti più cupi della mia vita, uno per volta, con calma, io piansi chiedendogliene la motivazione, Lui mi fece ragionare, riflettere, accettare e modificare un ricordo tanto negativo in un'esperienza vissuta, sulla quale non dovevo basare l'intera vita terrena, mi fece affrontare le mie paure, tutte.

Mi ha aiutata in tutto anche nelle scelte più sciocche, a parer mio, perché mi accorgessi di quanto fosse dolce il Suo Amore, presente, paziente, premuroso, risolutivo, Puro.

Ha voluto aiutarmi a comprendere la mia anima che tanto aveva sofferto fino a quel momento, messa a tacere dalla mia mente così diffusamente corrotta da pensieri impuri, paura, rabbia, insofferenza.

Oggi a distanza di quasi due anni posso contare su di Lui per aiutare chi ne ha Bisogno, con ciò dico che Parlo di Lui, come farò ad aiutare gli altri gli chiesi un giorno, mi Disse "porta la tua esperienza e se anche un solo cuore tornerà da Me Io Sarò Felice"; sentire Dio felice è il vero Miracolo.

Io porto solo messaggi, spesso mi indica le persone che hanno bisogno, mi chiede di aiutarle portando la mia esperienza, gli insegnamenti ricevuti, me li ha donati mostrando Lui per primo pazienza, perdono, fiducia, mai un giudizio negativo anche se qualcuno ti ferisce; una volta una persona ha bestemmiato, io mi sono arrabbiata, Lui mi ha detto gentilmente di non offenderlo con la mia rabbia, poi ha detto che quella persona non sapeva, come un bimbo non avendo mai gustato il cioccolato sostiene che non gli piace, io invece so, perciò è più la mia rabbia espressa ad offenderlo.

Mai ci abbandona e mai perde un momento di nostro sconforto o di gioia, di sofferenza o di malinconia, ma ci accompagna nel nostro cammino con amorevole cura proprio come un Padre, il PADRE.

Credetemi ciò che per Lui si prova, solo per Lui si può provare.

Vi ringrazio per avermi ascoltata

Jlenia

Quel senso di vuoto Il desiderio di morire Un sogno Il dolore in chi mi amava

Quel senso di vuoto Il desiderio di morire

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