La Vita Prima Della Nascita
La Vita Prima Della Nascita Ricordi Di Un'Anima
La Vita Prima Della Nascita : pensiamo, gli umani ci insegnano, che un bambino è vivo fin dai primi momenti del concepimento, quell'embrione è già vita e va rispettata, abbiamo idea della realtà di un bambino dai suoi primi movimenti nella pancia, noi donne lo sentiamo muoversi in noi, i nostri uomini e amici e parenti vedendo la pancia muoversi o mettendo una mano su di essa e cogliendo il meraviglioso movimento; tutto questo è fisicità, ciò che ci trasmette attraverso il corpo la nuova vita che sta per nascere sulla terra.
Ma noi donne stiamo creando solo il guscio, l'involucro, che ospiterà un'Anima che, per la propria evoluzione, per la propria crescita spirituale, ha scelto noi e la nostra famiglia. Come noi siamo Anime attualmente in questo guscio terreno per fare la nostra esperienza sulla terra, così è per quell'Anima a cui stiamo costruendo il guscio.
Questa dolce Anima che sarà con noi perchè ci ritiene, insieme al Cielo, i migliori per il proprio progetto di crescita, non si crea quando noi creiamo il guscio fisico, l'involucro fisico, ma è già viva e vita nel Cielo.
Abbiamo rare testimonianze della vita prima della nascita, perchè i più nel momento dell'incarnazione, a livello di consapevolezza, dimenticano tutto ... altri dimenticano crescendo, altri non dimenticano. Sicuramente c'è una ragione preziosa in questo ricordarsi, ricordarsi e scordare o non ricordarsi.
Tutto ciò che è vero bene per un'Anima avverrà. La libertà a volte passa anche dalla conoscenza, dal ricordo.
Oggi vi porto questa emozionante testimonianza di un bambino che, dice "in sogno", ricorda di aver già frequentato la casa dei futuri nonni, ben prima del suo concepimento, e la descrive in tutti i dettagli lasciando tutti a bocca aperta, ma ascoltiamo la testimonianza di Anna:
Cara Sara Luce, giovedì scorso mia figlia Angela con i miei due nipotini sono stati a casa nostra, con mio marito e me, poichè mio genero è dovuto partire per lavoro. Sono stati con noi tre giorni.
Una mattina Emidio, il mio nipotino di tre anni e mezzo, si è svegliato ed è venuto in cucina dove la mamma gli stava preparando la colazione. Io mi sono chinata su di lui e gli ho dato un bacino dandogli il buongiorno. Lui mi ha guardata con gli occhioni e un'espressione seria e nello stesso tempo pensierosa e attenta, cosa che non è da lui, è sempre tanto gioioso e sorridente. Cosi mi ha detto convinto "Nonna ma tu e nonno avete due case". Io gli ho risposto di no, che ne abbiamo solo una, questa. E lui invece ha insistito piu' volte, dicendo di averla sognata.
All'inizio mia figlia, mio marito ed io sorridevamo, poi questa sua insistenza ci ha incuriosito e ho cominciato a fargli delle domande. Gli ho chiesto di dirmi com'era questa casa ....
La prima cosa, ha detto che aveva il soffitto alto, altissimo e con il braccino e lo sguardo indicava in alto. Poi gli ho chiesto se le stanze erano piccole o grandi e lui rispondeva ... grandi, grandissime. Poi gli ho chiesto se la cucina era piccola come questa attuale. E lui .... "No nonna era grandissima anche la cucina".
Poi è sceso dalla sedia e mi ha voluto indicare com'era la disposizione dei mobili della cucina. Pensa Sara, anche dov'era la lavatrice e la lavastoviglie. Poi mi ha detto che le foto, che abbiamo in cucina, in quella casa erano sull'altra parete e ci ha indicato la parete. Poi ha detto che in quella casa non abbiamo l'acquario che abbiamo attualmente sul mobile in cucina.
Senti Sara, ci ha lasciato senza parole, perchè la sua descrizione corrisponde esattamente alla descrizione della casa che abbiamo abitato sino a cinque anni fa, quando lui non era ancora nato. Era una casa molto antica con le volte del soffitto altissime, non avevamo l'acquario li, la lavatrice ce l'avevamo in cucina, mentre ora è in uno stanzino attiguo alla cucina. E' l'esatta disposizione dei mobili.
Gli ho chiesto chi c'era in quella casa e lui mi ha detto che c'era la mamma, papà, il nonno, lui e io. Non vedeva ne' il fratellino Daniele di un anno e mezzo, ne' mio figlio, zio Gigi.
Non so se può esserti utile, io ti dico tutti i particolari, Sara. Mia madre, quando si ammalò di cancro, col suo consenso, la volemmo a casa con noi e, quando Angela era in dolce attesa di Emidio, faceva accarezzare la pancina alla nonna adorata e mamma le diceva sempre che sarebbe stato un maschietto. Quando mia mamma è salita in Cielo, era maggio 2011, mia figlia non stava bene, aveva contrazioni rischiose per il piccolo. Poco dopo la partenza della nonna, una notte l'ha sognata e la rassicurava di stare tranquilla che sarebbe andato tutto bene.
Così fu, qualche giorno dopo Angela non ebbe più problemi e a settembre venne alla luce Emidio.
Scusami se mi sono dilungata Sara, ma non volevo omettere neanche una virgola. Non so cosa pensare di questo, come dice il piccolino, "sogno".
Ti abbraccio Sara e grazie per la tua attenzione
La Vita Prima Della Nascita Ricordi Di Un'Anima è la testimonianza di Anna
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