Presenze Angeliche In Casa
Presenze Angeliche In Casa
Certe volte i nostri bisogni sono talmente forti da farci sottovalutare le conseguenze delle nostre stesse azioni. Siamo spinti a prendere delle decisioni importanti sulla nostra vita sostenuti dal semplice “speriamo bene” e da un superficiale “se poi le cose non vanno, chiudiamo questa storia e basta”. Non sempre le cose vanno bene, questa storia parla di questo.
Alcuni anni fa ho conosciuto una giovane ragazza simpatica, buona, sempre allegra, piena di vita; questa ragazza è straniera e come tante straniere, da quando 8 anni fa è arrivata in Italia, ha sempre lavorato tantissime ore per miseri stipendi. Quando ci incontravamo passavamo un po’ di tempo a ridere e scherzare sulle “tecniche di caccia” ossia sui vari modi per conoscere e sedurre un ragazzo. Dopo un po’ di tempo questa ragazza cominciò però a lamentarsi, nessun ragazzo italiano voleva in realtà impegnarsi con lei in un rapporto duraturo, spesso aveva la sensazione di essere cercata solo per il sesso o per lamentarsi o piangere sulle sue spalle “Io ho problemi molto più seri dei suoi, possibile che non se ne accorga?” e così anno dopo anno cambiavano i fidanzati ma sembrava che la storia si ripetesse.
Poi arrivò lui, si dichiarò innamoratissimo, non la lasciava mai un attimo, la “scortava” al lavoro e l’accompagnava alle ore più incredibili (perché incredibili erano gli orari di lavoro di questa amica); lui, sempre più geloso, cominciò ad impedirle di frequentare amici, amiche e familiari, ma lei aveva così bisogno di essere amata da confondere segni inequivocabili di pazzia con un “grande innamoramento”. Lui era sempre presente, anche quando non avrebbe dovuto, lui le raccontò bugie sulla sua vita, il suo lavoro, il suo stipendio, ma lei non volle accorgersene. Così dopo tre mesi di fidanzamento si sono sposati e dopo sette mesi di matrimonio lui, dopo un raptus, durante il quale l’aveva aggredita e violentemente picchiata, si è suicidato.
Anche da noi si era allontanata, come da tutti, ma quando la sera stessa abbiamo saputo cosa fosse successo, siamo corsi da lei. Quanto dolore, “perché, perchè” continuava a dire lei; si sentiva in colpa, che cosa aveva fatto? Perché suo marito si era ucciso? Colpa lei non ne aveva se non quella di aver sposato un uomo che non conosceva pur di sentirsi amata. Tra le altre cose noi amiche, italiane, l’abbiamo dovuta proteggere dalle accuse che la famiglia di lui le muoveva e l’abbiamo cercata di aiutare anche a difendere i suoi diritti di moglie.
Così quella mattina le avevo promesso di accompagnarla sul posto del lavoro del marito per vedere se loro l’avrebbero potuta aiutare a trovare un lavoro (e dei soldi visto che nel frattempo lui aveva prosciugato tutti i risparmi dell’amica). Così mi sono alzata alle sei del mattino, un orario per me pazzesco da qualche anno, ma per lei lo volevo fare. Ero veramente preoccupata per lei. Se la potevo aiutare lo avrei fatto.
Così alle sei mi sono alzata (tra l’altro dopo una notte passata nel dormiveglia per timore di non sentire la sveglia), sono andata in cucina ed ho acceso il gas sotto il tegamino del latte, il caffè era già pronto nella caffettiera; ero sola in casa (così sembrava!). Quando il latte è stato pronto l’ho versato nella tazza e ho detto tra me – su è meglio che mi vada a lavare il viso, il caffè lo metterò dopo – e sono uscita dalla cucina; dieci minuti dopo sono tornata, ho guardato nella tazza e sono rimasta allibita: nella tazza c’era il cappuccino. Com’è possibile??? – mi sono chiesta; ho guardato nel bricco ma il latte era splendidamente bianco. Allora ho sorriso “Grazie Angeli” ho detto a voce alta, poi ho preso il bricco del caffè e ne ho aggiunto ancora un poco “Sapete Angeli, a me piace un po’ più forte”. Ho bevuto il cappuccino felice, c’erano anche gli Angeli che stavano vegliando sulla situazione.
Presenze Angeliche In Casa sono parole di Graziella
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