Pedofilia abuso sessuale sui bambini
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Pedofilia abuso sessuale sui bambini : sulla pedofilia e’ stato scritto tanto e tante sono le persone che lavorano per proteggere le nostre bambine e i nostri bambini, ma per proteggere a nostra volta tutte le giovani creature abbiamo bisogno di informazioni per capire e per aiutare nel modo migliore un bambino che stia subendo un'esperienza di questo tipo; ho fatto una ricerca su internet e finalmente ho trovato questo articolo che ritengo veramente utile allo scopo; il testo originale trascritto dal sito e’ stato arricchito con altre conoscenze e con tanta speranza di essere stata utile a voi e a tutti i bambini.
Nell'articolo troverete i ‘campanelli d'allarme’ che indicano cosa sta succedendo al bambino, cosa non fare e cosa fare.
Maltrattamento e abuso sessuale dei minori
In generale i problemi che si trova ad affrontare il genitore di fronte alla rivelazione di maltrattamenti o di violenza sessuale da parte del figlio sono di difficile gestione. Cio’ che si richiede e’ soprattutto un'attenta condotta da parte dell'adulto al fine di proteggere il minore dalla violenza supplementare di interrogatori ripetuti, spesso stressanti quanto indispensabili, per il bambino. Spesso il minore vittima di violenza e’ troppo piccolo per tradurre in parole l'accaduto. Altre volte e’ costretto dall'abusante stesso a mantenere segreto l'accaduto o si chiude nel silenzio perche’ si sente colpevole per l'accaduto. Inoltre nella rivelazione di abuso il bambino e’ potenzialmente esposto all'incredulita’ dell'adulto, al timore di incorrere nel biasimo e nell'accusa del genitore cui viene denunciato l'atto. In effetti il bambino o l'adolescente deve fare uno sforzo molto intenso per vincere la tendenza a tacere circa una esperienza di cui si vergogna e di cui si sente in parte responsabile al di la’ di ogni elemento reale. Si tratta cosi’ di saper accogliere le parole del minore garantendogli il massimo spazio d'ascolto e protezione possibili.
Il bambino vittima di maltrattamento mostra spesso una sintomatologia composita, aspecifica, che pur non costituendo quindi una prova certa che vi sia stato un abuso ai suoi danni, certamente puo’ rappresentare un segnale d'allarme per la famiglia. Qui di seguito elenchiamo alcuni dei segni o indicatori comunemente interpretati da alcuni studiosi del fenomeno come caratteristici del bambino vittima di violenza; tenete conto che si manifestano due o piu’ sintomi di quelli sotto indicati e fate attenzione alle volte in cui pensate o dite ‘CHE STRANO ….’, viene naturale ed e’ un importante campanello d'allarme:
· Riduzione dell'autostima :per esempio il bambino dice ‘non sono capace, non io’
· Difficolta’ ad amare o a dipendere dagli altri : e’ meno affettuoso, dice ‘faccio io, ci penso io’
· Comportamenti aggressivi o distruttivi : piange o urla con facilita’, cambia improvvisamente umore; se la prende con i suoi giochi preferiti o mette il muso o percuote con spinte le persone per lui importanti
· Comportamenti di ritiro; paura di intraprendere nuove relazioni o attivita’: e’ stranamente silenzioso, non sembra interessarsi ad attivita’ che per un bambino della sua eta’ dovrebbero essere solitamente graditi, non sembra incuriosito (come lo e’ di solito) alle novita’ e alle nuove conoscenze
· Fallimenti scolastici o cadute del rendimento: il bambino e’ distratto e svogliato e anche la maestra si e’ gia’ accorta che qualcosa non va.
· Abuso di droga o alcool (per gli adolescenti)
Piu’ in particolare il bambino sessualmente abusato puo’ mostrare, oltre ai segni sopra elencati
· Interesse inusuale verso questioni sessuali: il bambino pone domande per capire se tra amore e sessualita’ c'e’ un nesso e se c'e’ sempre amore nella sessualita’
· Disturbi del sonno, incubi, terrore notturno, enuresi: il bambino ritorna a fare la pipi’ addosso e non solo a letto, fa sogni paurosi con figure o mostri grandi che lo inseguono o lo trattengono contro la sua volonta’
· Ansia, depressione e comportamenti di isolamento: il bambino vi sta’ sempre accanto, non vuole rimanere da solo con una certa persona, vi chiede di non lasciarlo solo ‘Tu mi starai vicino?, non mi lascerai da solo?’ spesso e’ proprio questa frase-domanda che usa il bambino per comunicare il proprio problema
· Comportamenti seduttivi nei confronti degli adulti : corteggiamenti sessualmente seduttivi, ricerca del bacio sulla bocca, toccamenti che non si avvertono come carezze o coccole
· Sentimenti relativi al proprio corpo vissuto come sporco o danneggiato: acqua e sapone vengono super usati ed aumenta anche la durata dei vari lavaggi; il bambino sembra preoccupato per la propria salute e vi racconta di tanti piccoli doloretti un po' qui e un po' li’
· Contenuti sessuali o aspetti dell'abuso rappresentati in giochi, disegni o fantasie: osservate, non visti, quando i bambini giocano da soli, guardate con cosa giocano, cosa fanno fare ai giochi e soprattutto cosa fanno dire ai personaggi durante il gioco, nei disegni osservate se disegnano un personaggio e poi lo cancellano brutalmente con colori o gomma
· Fughe ed evitamenti: il bambino comincia ad inventarsi mille scuse per non incontrare una certa persona, piange, si arrabbia, protesta, si fa venire malanni improvvisati, dovete alzare la voce o trascinare il bambino a forza; occorre sempre chiedere dolcemente al bambino il perche’ non vuole andare a trovare una certa persona
· Comportamenti suicidari e condotte delinquenziali
E' importante sottolineare che se l'adulto riscontra due o piu’ indizi esposti o dispone della sola rivelazione del minore, si rivolga al piu’ presto a tecnici specializzati del settore anche perche’ qualche volta, il disagio puo’ essere letto come il segno di un malessere del bambino che puo’ aver avuto origine sia da particolari situazioni conflittuali tra i genitori (difficolta’ relazionali del minore a causa di conflitti coniugali, separazioni, divorzi ecc.), che da specifici disturbi psichici infantili o adolescenziali (isteria, psicosi ecc.).
Cosa non fare:
Evitare di avere reazioni eccessive quando il bambino rivela l'accaduto, in quanto il bambino richiede aiuto e sostegno dall'adulto. Non forzare il bambino a parlare, permettere al bambino di parlare in pace. Non confrontare l'abusante con le dichiarazioni del bambino in presenza di quest'ultimo. Non criticare in alcun modo il comportamento del bambino. Non mostrarsi arrabbiati verso il bambino, in quanto quest'ultimo puo’ interpretare erroneamente la rabbia o il disgusto dell'adulto. A nostro avviso e’ anche non consigliabile rivolgersi ad un consulente tecnico privato per far vedere il bambino. Situazioni di tale gravita’ devono essere osservate e denunciate con la massima garanzia di neutralita’, cosa non possibile all'interno di un rapporto privatistico. La conseguenza piu’ probabile del coinvolgimento di un tecnico privato e’ che il bambino sara’ sottoposto ad altri successivi interrogatori da parte dell'esperto incaricato dalla Magistratura. Ci rendiamo conto che in situazioni di angoscia e di grave conflitto familiare il parere del tecnico possa essere utile, ma a nostro avviso non si dovrebbe coinvolgere il minore se non quando strettamente indispensabile.
Cosa fare:
Credere alle parole del bambino e non biasimarlo per l'accaduto. Dare messaggi positivi al bambino per il fatto che ha trovato il coraggio di rivelare cosa gli e’ accaduto. Ricorrere alla consulenza di personale esperto e rivolgersi al piu’ presto alla sede del Tribunale per i Minorenni. Chiedere che la prima audizione del minore avvenga alla presenza, oltre che del Magistrato, di un tecnico esperto (Neuropsichiatra Infantile, Psicologo) al fine di ridurre quanto piu’ possibile il numero degli interrogatori del minore. L'attuale normativa permette sia audizioni protette che l'utilizzo di mezzi audiovisivi.
Sara Luce
La mia storia
Ciao a tutti. Ero convinta che il mio Angelo fosse arrivato da me negli ultimi anni della mia vita cioè dopo la perdita dei miei cari ma lui mi ha smentito tutto, riportandomi indietro nel tempo, facendomi rivivere alcuni momenti del mio passato e specificando la sua presenza gia da quando ero bambina. Infatti voglio raccontarvi questa mia testimonianza...
Avevo 9 anni ed era estate. Amavo andare sull'altalena e disubbidendo a mamma che non voleva che uscissi presto mentre lei era al lavoro, andai ai giardinetti vicino casa. Ero felice, avevo l'altalena tutta per me. Ma poi mi si avvicinò un uomo, vestito da postino e con una scusa mi disse che cercava mia mamma e dovevo accompagnarlo a casa mia. Dispiaciuta ma lo accompagnai. Ovviamente una volta nelle scale di casa mi resi conto che non era un vero postino...
Abitavo in un palazzo di 12 famiglie, ma il caso ha voluto che non scendesse nessuno. C'ero solo io, lui e la mia paura. Mi molestò ma ad un certo punto mi liberai da quelle mani e scappai a casa. Da quel momento io non fui più la stessa. Mio padre non doveva sapere niente perchè era una vergogna. Per mesi ho passato notti insonni, piangendo sotto le lenzuola
Quando arrivava la notte mi assaliva una paura, anzi terrore rimanevo sola. Sotto le coperte piangevo, e ogni volta rimanevamo io e lui. Avevo bisogno di aiuto, stavo male anche fisicamente perché non dormivo, ma mi riempivano di camomilla senza capire che non era di quello che avevo bisogno. Allora cominciai a parlare con me stessa, con Dio volevo solo che mi portasse via da quella paura. Fu cosi che mia madre per tante mattine mi trovò addormentata su una poltrona rossa che avevamo in un'altra stanza ma io non sapevo spiegare come arrivavo li, non mi sarei mai alzata dal mio letto nel buio…
Poco tempo dopo anche la paura svanì di colpo e io piano piano ripresi a fare una vita normale. Ho capito ora che era il mio Angelo che mi portava su quella poltrona, non so come, ma riusciva a portarmi. Provo tanta pena per quell'uomo, forse l'ho anche perdonato, non so! Ma vorrei abbracciare quel io bambina e dirle che non e stata colpa sua e che non era sola, il suo Angelo era con lei e che grazie a lui ha potuto ricominciare a volare in alto sull'altalena ed essere felice.
Un bacio a tutte/i.
Savina
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