17.09.2003
Fratelli, vi porto la mia Luce e il mio Amore.
Apparentemente sembra che i nostri incontri siano stati interrotti da un lungo lasso di tempo, ma io ho continuato a vegliare su di voi, ininterrottamente; ho continuato a dialogare con i vostri spiriti, affinché non si interrompesse la continuità di intenti; ho partecipato al vostro vissuto, come si addice alla speciale caratteristica delle vostre personalità spirituali, in linea con il compito che ci ha legato e ha messo insieme le nostre volontà. Questo compito produce un’azione continua di risveglio ed investe settori sempre più ampi della vostra vita pubblica e si rivela nel mondo della cosiddetta cultura mediante le vostre intuizioni sorprendenti, con tematiche nuove e originali.
È un compito molto delicato che si mette in atto mediante l’intuizione sottile e l’intelligenza acuta, così da permettervi di registrare quella trasformazione che ancora non è un appannaggio della massa schematizzata, ghettizzata e imbrigliata negli stereotipi, sempre bramosa di cose nuove, ma sempre scontenta del proprio stato. Non è nemmeno appannaggio dei cosiddetti insegnanti di turno cui facilmente si aderisce per istinto gregario.
Quando mi rivolgo ai vostri animi, quando siamo in comunicazione vibratoria sintonica, la vostra mente si mette da parte, crea lo spazio, il passaggio, affinché il Pensiero superiore possa, penetrando le cellule delle vostre menti e dei vostri vari corpi, riaccendere la luce smorzata, riattivare lo splendore appannato, rinnovare la bellezza dimenticata di tutte le vostre componenti e, riequilibrandole armoniosamente, facciano venir fuori quella parte divina nascosta, non visibile a tutti, ma che ad alcuni di voi si è rivelata in tante occasioni facendovi toccare con mano situazioni inspiegabili, fenomeni che hanno del miracoloso. Chi di voi può dire di non aver mai fatto esperienze che vanno fuori del controllo dei vostri sensi?
Molti di voi hanno già la certezza, una certezza profonda, convinta di essere in uno stato di ubiquità che vi permette di vivere questo tipo di realtà fuori dall’ordinario e, nel contempo, di avere già una certa padronanza sugli elementi e sugli strumenti di azione per muovervi nell’altra Realtà.
Non è più il tempo di ipotizzare, di presupporre possibile questa sensazione di essere in più posti diversi, di trovarvi nel passato e da questo passato presagire il futuro allargato in cui già siete; di trovarvi nel presente e comprendere che il passato e il futuro sono insiti nel qui e ora. Sappiate che questa visione globale della Realtà non crea un salto, uno stacco, tra questa vostra dimensione e le altre, perché gli stati di coscienza, o dimensioni dell’essere, hanno una continuità indivisibile. Quindi, non esiste un aldilà e un aldiquà come stacco netto fra una realtà tangibile e una realtà extrasensoriale. La continuità dell’azione dello spirito si manifesta in tutte le esperienze, sia nello stato di incarnato sia in quello di disincarnato, perché la continuità è inserita nel curriculum onnicomprensivo di tutti gli stati di coscienza e si manifesta in simultanea in tutte le esperienze, negli innumerevoli stati in cui vi focalizzate.
È vero che percepite apparentemente separati i tanti stati di coscienza, ma la Consapevolezza abbraccia un orizzonte vastissimo senza limiti, senza alcuna demarcazione, senza confini, senza distinzione, in una continuità che è armonica e si manifesta nella sua totalità in ogni dimensione. Così è nella Legge di Amore.
Quello di cui oggi vi occupate, gli interessi che oggi avete, riguardano il benessere dei vostri fratelli, la loro salute, il loro risveglio. Ma ora questo interesse dovrà proseguire in maniera più approfondita e sarà il filo conduttore di tutte le vostre esperienze per le quali siete stati preparati. In tal modo si spiega, si giustifica ai vostri occhi interiori il nostro consueto modo di dire che riguarda la nostra conoscenza antica nel programma che ci ha accomunato, che ci vede e ci vedrà insieme a collaborare per dare forma e concretezza a quei prototipi, a quegli archetipi, che sono inseriti, registrati, scolpiti nel programma che investe ognuno di voi e di noi e che si manifesta sempre in linea e pertinente alla specificità di una Comunità, o di un’altra.
L’Energia che noi vi portiamo, e che rende palpitanti anche le nostre esistenze, è una grande forza propulsiva per aiutare a scardinare le malsane abitudini, i pensieri negativi dominanti che, allargandosi a macchia d’olio, fanno dilagare e aumentare la sofferenza, l’infelicità, negli animi dei nostri fratelli umani, ma come voi anche noi siamo convinti che si può arginare questo flusso di violenza e di malcontento apportando modifiche continue, anche piccole, per riportare nei parametri originari il travisato programma che ingabbia le menti dei nostri fratelli umani.
Ognuno, nel proprio programma personale, può individuare le prerogative e le responsabilità che lo riguardano. C’è fra voi chi si è assunto un compito gravoso, oneroso, un progetto a volte superiore alle proprie forze, ma tutti quanti, dal più piccolo al più grande – secondo il vostro linguaggio - siete chiamati, siete coinvolti in questa opera comune di risveglio e di riproposizione dei veri valori. Gli strumenti da adoperare sono molteplici, ma il comune denominatore sarà sempre l’amore che non va mai perso di vista, e sia sempre collegato al continuo controllo delle proprie emozioni e al controllo della pericolosa tendenza a prevalere sugli altri. Si può lavorare meglio con un sorriso per introdurre qualcosa di più profondo e penetrante; nel partecipare agli altri il vostro intento si possono introdurre nuove provvisorie propedeutiche tecniche di introspezione per far prendere ad ognuno padronanza delle proprie capacità, ma vi raccomando, fratelli, tutto quello che andate sperimentando, o che proponete di sperimentare, non deve mai essere disgiunto dall’amore e dall’umiltà. Quanto più si allarga, si espande, la vostra comunicazione, tanto più si deve essere rigorosi con se stessi e indulgenti con gli altri. Voglio imprimervi maggiormente la connotazione della mia presenza inviandovi tutta la mia Energia, tutto il mio Amore partecipativo. Sappiate trattenerli, conservarli e farne buon uso, considerandoli il dono più grande, il dono più prezioso che l’Universo vi ha destinato. Siate sempre consapevoli del vostro ruolo, delle vostre azioni e non dimenticate di provvedere a chi soffre, di aiutare chi è caduto dalla sua consapevolezza, dalla sua grandezza, dal suo stato divino. Stendete la mano amica a chi ha bisogno di essere rialzato e confortato.
Mando Energia alle vostre menti e a tutti i vostri corpi, l’Energia del mio Amore e di quello delle Comunità che io rappresento, perché voglio vi sentiate in forma, vi sentiate in beatitudine, vi sentiate e siate in armonia con voi stessi e con gli altri.
Addio, fratelli.
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