19.10.2005
Fratelli, io sono con voi e voi siete con me.
Conosco, assieme ai miei Fratelli della Comunità, ogni palpito del vostro cuore. Conosciamo tutta la memoria ascritta nel vostro Essere, in quella memoria senza tempo che ha prodotto, produce e produrrà le creature meravigliose, le creature splendide quali siete oggi al nostro cospetto, con cui il dialogare va considerato come un continuo abbraccio, come un'espressione perenne di intimità e di amore.
Non potete certamente immaginare la profondità e la completezza dei vostri esseri e quindi non potete raggiungere tale conoscenza, perchè la limitatezza dei sensi interiori vi preclude tale possibilità, ma potete averne un'idea, immaginando e prendendo come esempio la conoscenza che avete nei riguardi dei vostri figli e delle persone più care. Anche se il paragone non regge, intuite il senso delle mie parole sulla profondità della nostra conoscenza dei vostri Esseri. E' questo l'elemento - e non solo questo - che ci consente di andare oltre l'amore incondizionato che vi portiamo. L'amore ci consente di intervenire, di interagire nella vostra vita, sempre nel rispetto della vostra volontà e della Volontà superiore, consigliandovi e stimolando in voi l'Intuito spirituale e l'Intelligenza. Essi sono elementi preziosi e indispensabili nella vostra esistenza. Nell'eterno presente, noi vediamo chiaro il passato esperienziale di ogni creatura, con i suoi tempi e le sue modalità specifiche, che non vanno di pari passo con quello degli altri suoi fratelli; ed è così che si palesa la differenza o variabilità di quel termine che voi definite "crescita evolutiva".
Piuttosto, sarebbe più appropriato parlare di riscoperta della propria coscienza, della propria consapevolezza, nei tempi e nei modi diversificati fra creatura e creatura. Se a questa fase si aggiungono anche le modalità diverse per ciascuno che è soggetto a strutturare la personalità fisica, tutto questo ci dà il quadro chiaro dell'inevitabile insorgenza dei vari conflitti, dei vari contrasti tra creatura e creatura e fra le varie popolazioni di questa Terra.
Se tutto questo è vero - ed è veramente così - non ci sarebbe alcuna via d'uscita nella risoluzione di tutti i mali che vi affliggono, e che abbiamo omesso di elencare e di prendere in considerazione. Il fondamento a cui dare maggiore valore è la consanguineità spirituale, o meglio la genetica spirituale che vi unisce e ci unisce tutti. Possiamo allora capire e comprendere il significato portante di questo concetto. Allargando il concetto a tutti i settori della vostra vita, senza più quella differenziazione tra ciò che è spirituale e ciò che è solo fisico, e dando una nuova impronta a tutte le vostre azioni, allora e solo allora, l'unione con gli altri esseri diventa un fatto concreto, un fatto compiuto.
La fusione energetica così idealizzata, così voluta, ma anche così difficile da realizzare, perpetuare e rendere stabile, non può diventare un vostro appannaggio, una condizione permanente nell'esistenza, finchè manca la certezza di queste premesse.
E' d'obbligo fare riferimento a tutte le religioni, così largamente diffuse sulla vostra Terra, le quali, pur enunciando il principio dell'eguaglianza e della fraternità fra i vari Esseri, fra le varie creature di questo pianeta, poi disorientano dando maggiore peso alla introiezione di una larga gamma di una lunga serie di dogmi il cui principio informatore sulla eguaglianza fra gli uomini, sulla solidarietà e sulla comunione, diventa una chimera. Non sono quindi i doveri che contano, i precetti che una religione impone ai suoi osservanti, ai suoi adepti, bensì ciò che conta è la dimostrazione continua dei veri valori come l'Amore fraterno, che si estrinseca con il sostegno continuo tra le varie creature, nella solidarietà fra i vari Esseri.
Se vi unisce, se ci unisce un comune denominatore, se abbiamo un solo Padre perchè non ci possiamo sentire fratelli? Cosa ce lo impedisce? Riflettete, fratelli; fate riflettere anche gli altri con cui entrate in rapporto relazionale e diffondete quanto più potete questi concetti semplici, ma grandi e veri.
La prima cellula dell'embrione umano ha già in sè un programma di Uomo ma anche di Divinità intrinseca. Tutto quello che si dice, che si pretende di conoscere sulla presenza dello Spirito nell'embrione, nel feto o nell'essere nato, sono tutti concetti provenienti dalla mente dell'uomo. La realtà è che non c'è un prima, nè un dopo. Il Tutto è in tutti costantemente, anche nella cellula dell'embrione umano e di qualsiasi altro essere. Ma quanta speculazione si è fatta su questi argomenti! Quante tesi inutili si sono portate avanti nel tentativo di scrollarsi di dosso la responsabilità di cui ogni uomo si carica agendo in un senso o in un altro. Badate bene: responsabilità e non peccato; considerate quanto i due termini siano diversi, e niente affatto simili.
La responsabilità è un sentimento necessario perchè vi fa crescere senza danneggiare la crescita di altri esseri umani. Ma la "colpa" è un termine che vi fa sentire abbrutiti e produce sentimenti di espiazione, sentimenti di sofferenza che come già sapete non sono compresi, non sono ascritti nel Piano di Dio. La Sua misericordia, il Suo immenso Amore non contempla il castigo e l'espiazione, non contempla la colpa. L'uomo consapevole sente su di sè la responsabilità delle proprie azioni e la voglia, il desiderio impellente di modificare le proprie azioni quando danneggiano altre creature, quando non sono in linea con la Legge superiore dell'Amore.
Questo stato di coscienza, che porta a vedere con chiarezza tutti i passi del proprio cammino senza respingenti e senza attenuanti, può far decidere liberamente per una rinascita, una o più rinascite, nel tentativo, anzi nel convincimento di riproporre di ridare ciò che si è tolto o ciò che non si è dato. Guardate ora con questa nuova ottica alla Legge della reincarnazione; essa non rappresenta una espiazione, ma soltanto un castigo che la creatura stessa vuole infliggersi per le sue presunte colpe.
E' dunque importantissima l'esperienza di una vita perchè può essere, può diventare la conclusione di un iter lunghissimo. Anche una vita degnamente vissuta, con estremo senso di responsabilità e con la massima apertura del cuore, potrà far decidere la creatura a ritornare nelle dimensioni energeticamente più pesanti. A volte un eccessivo bisogno di dare, uno zelo eccessivo di aiutare i fratelli nelle loro ambasce, può far sì che si ritorni in questa dimensione, con o senza un corpo fisico.
Devo rispondere anche ad un quesito che una sorella ha proposto questa sera, come anche altre volte, perchè è sempre buona norma rinfrescare la vostra memoria su alcuni concetti sull'assetto energetico dei vari corpi e sullo scambio che ognuno ha con l'altro. L'osmosi energetica è un vostro legittimo desiderio ed è insito in ogni creatura; è anche un diritto che dovrebbe accompagnare ogni esistenza. Sono troppi gli elementi, troppi gli scogli che si parano davanti a voi per il soddisfacimento di questa esigenza, prima di tutto l'alternanza del grado di consapevolezza, perchè la presenza a voi stessi non è mai costante. è come se la temperatura del vostro corpo, che ha una sua costante per mantenervi in salute e mantenere integri tutti i processi del vostro organismo, si abbassasse e si innalzasse continuamente nel corso della giornata.
Poi non dimentichiamo i meccanismi della mente, che - come già sapete e avete sperimentato - tende a portarvi fuori strada, tende ad ancorarvi alle antiche paure: alla paura della morte, alla paura di essere soli, alla paura di ammalarvi. Non sottovalutatele perchè hanno una grande forza che agisce dentro di voi e provengono dalla vostra fisicità per far sì che il vostro corpo fisico si conservi in vita. Le paure dunque, finchè sono necessarie, fortificano l'istinto di conservazione, l'istinto di sopravvivenza. Quando però sono esasperate, e se permangono, siamo portati a considerare che non potete essere pienamente certi, completamente certi delle vostre immense possibilità. Ci sono momenti in cui vi sentite piccoli, vi sentite sprovveduti, vi sentite senza forza.
Allora rivedete questi concetti e fate in modo che ogni giorno vengano rivalutati, riveduti e corretti; creerete così una salute stabile, un benessere permanente, una gioia di vivere costante, senza questo alternarsi di umori variabili e senza l'aspettativa di qualcosa che non arriva mai, di qualcosa che vi sembra vi venga negato. Come ho detto più volte: molto vi è stato dato. Vi è stato dato tutto, ma non ve ne rendete conto, non ne avete ancora preso coscienza. Sono anni che ve lo ripetiamo e non ci stancheremo mai di ripeterlo fino alla nausea.
Aprite i vostri sensi interiori, aprite gli occhi della vostra anima e guardate alle cose preziose che avete dentro di voi. Il valore autentico, il valore inconfutabile, il valore estremo del vostro Essere è da prendere in seria considerazione; tutte le altre cose a cui date importanza hanno un valore relativo, un valore provvisorio.
Come sempre vi lascio il mio amore, come sempre vi seguo passo dopo passo nel vostro cammino e vi prometto una attenzione ancora più intensa, ancora più proficua del mio Essere.
Con tutto il mio Amore vi lascio a meditare su quanto vi ho detto.
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