10.04.2001
Fratelli diletti, sono qui con voi.
Nel mio lungo peregrinare tra le varie dimensioni della coscienza, con il compito assegnatomi da altre Entità superiori, ho recepito con letizia i risultati, i frutti del vostro lavoro, del lavoro di amalgama, di fusione energetica che il vostro cuore e la vostra volontà hanno prodotto. L’efficacia della vostra operosità, ed è ormai un fatto assodato: le vostre essenze vengono recepite, registrate e assimilate nella grande Essenza unitaria che è il punto di arrivo e il punto di partenza di ogni creatura. Le molte dimensioni che io visito quotidianamente, in assenza di tempo e di spazio in simultanea, vi conoscono e vi amano così come voi amate ogni parte del vostro corpo e ogni battito del vostro cuore.
Perché vi dico tutto questo che potrebbe sembrare un discorso ormai scontato? Perché ancora rappresenta il nostro cruccio, quella punta di amarezza che ci coglie constatando la disarmonia che vige sulla Terra e degli uomini che la abitano. Tuttavia, pur esprimendo questo disappunto, non si discosta mai dal nostro pensiero la sicurezza infallibile che è più della speranza, la sicurezza che un giorno tutti i nostri fratelli umani saranno e vivranno nella pace perenne, nel rispetto reciproco e nella solidarietà.
L’Amore di Dio, che riempie i nostri cuori spirituali e le nostre menti superiori, ci elargisce il dono di intuire il Suo Disegno, ed è questa visione allargata del Suo immenso Programma, meraviglioso e perfetto, che ci sprona all’aiuto nei vostri confronti e ci induce a far leva sulle potenzialità immense, insospettabili che ogni uomo porta con sé come retaggio divino che poi, immergendosi nella dimensione terrena, dimentica e disconosce.
A nostro avviso, ogni uomo che sia sano di mente e che si senta responsabilizzato, può rielaborare e ricostruire l’habitat interno ed esterno del suo vivere, ma a patto che il lavoro prioritario, indispensabile, sia orientato principalmente ai contenuti mentali e, di conseguenza, alle reazioni emotive. Questo miglioramento, questo affinamento, o conoscenza di sé, è la "conditio sine qua non" per costruire il Nuovo Millennio, l’Era dell’uomo risvegliato. È un lavoro che non va mai dimenticato e che non si esaurisce ad una sola vita, tant’è che si ha bisogno di molte rinascite per questo adempimento.
A questo proposito, voglio chiarire qualcosa sul problema della reincarnazione, che ancora crea qualche dubbio, qualche perplessità. Non consideratela un dogma, o un vincolo assoluto, né un obbligo imposto dal nostro Creatore. Se uno spirito si sente realizzato, e ha raggiunto la piena consapevolezza del suo stato, nessun dovere lo costringe, gli impone di rinascere, bensì la eventuale scelta di rinascere dipende da un’avvenuta consapevolezza nei riguardi delle esperienze, e si sente il bisogno di accrescerle, di approfondirle, perché non si è ancora realizzato il vero amore nel rapporto con gli altri e con se stessi. La spinta a conoscere, ad inglobare esperienze per il raggiungimento di quella completezza e di unità interiore determina la rinascita. Tutti gli avvenimenti, le occasioni propizie e le occasioni mancate, gli incontri esperiti, le emozioni provate, le emozioni scartate, sono da ascrivere, da collocare, in quella piccola casella che è compresa nel Piano di Dio, ma in riferimento al Programma, o Piano di Dio, c’è la libertà di assecondarlo, di adempierlo, come anche la libertà di rifiutarlo. Il Piano è così grande, così inconcepibile alle vostre possibilità intuitive, che tutto ciò che accade, anche ciò che vi sembra terribile, angosciante, di tragico nella vostra vita, assume un’importanza insignificante, perché il perno principale in seno al Programma di Dio è la riacquisizione della Consapevolezza dell’Unità con Lui e con tutto l’Universo. La guerra, la morte, le catastrofi naturali hanno un grosso significato per voi terreni, su un altro livello, da una visione allargata che va oltre il contingente, gli avvenimenti della Terra, le azioni degli uomini, anche le più nefande, perdono ogni significato, perché si va oltre il bene e oltre il male, si va oltre il dualismo e possono essere giustificati, se si considerano le due forze imperanti, e in antitesi che guidano le coscienze degli uomini non risvegliati, o poco consapevoli.
Allorquando la consapevolezza diventerà un vostro appannaggio, considererete la realtà di ogni giorno, anche quella che vivete sulla vostra pelle, come una realtà che non vi tocca, perché il distacco raggiunto vi farà essere non coinvolti, eppure nell’amore più ampio, nell’amore più totale. Siete nel tempo, totalmente immersi nella temporalità, quindi avete bisogno di tempo per ricostruirvi. Tuttavia, il nostro compito di Fratelli amorosi e attenti alla vostra crescita, ricordarvi che anche il tempo può essere evitato, può non essere considerato come elemento deterrente, e anche in un solo attimo di apertura, anche se non totale, la vostra intelligenza potrà cogliere il Disegno di Dio. Allora, potrete rendervi conto di essere immersi in una realtà fittizia, immaginata e creata da voi stessi e riscoprire da voi che la vera Realtà è un’altra cosa e non vi sentirete più avviliti, scontenti, perché a volte è la vostra mente che vi dà turbamento, ma il più delle volte la scontentezza proviene direttamente dal vostro spirito esiliato nella dimensione dell’ambiente terreno.
Anche se l’uomo fa esplodere le guerre, fa scattare le discordie, anche se l’uomo può sembrare che propende soltanto verso il male, verso la distruzione di se stesso, ci rendiamo tuttavia conto che in ogni animo c’è un anelito, una segreta speranza per un mondo migliore, per una vita fatta di pace e di solidarietà. Non si spegneranno mai questi sentimenti, a dispetto delle apparenze, quelle apparenze che la vostra cronaca quotidiana registra come espressione di un declino dell’uomo, come un regresso dell’umanità.
Quanti fratelli come voi collaborano col pensiero positivo, con la disponibilità e con azioni concrete, perché diventi una realtà, quel mondo ideale racchiuso nel Piano di Dio! Noi indirizziamo tutte le nostre risorse, tutta la forza del nostro amore perché la vostra opera è benedetta; la vostra opera è esemplare; il vostro lavoro nobile ed altruistico.
Se ora canalizzate la Luce che noi, con un abbraccio simbolico vi inviamo come espressione del nostro Amore, accoglietela dentro di voi perché grande e sublime è il dono che potete far crescere associando la nostra alla vostra luce. Man mano che cresce dentro di voi, questa luce fa fuoriuscire ogni vostro malanno, impedisce ogni torpore dei vostri organi, quegli organi che non funzionano come vorreste; ripulisce il vostro organismo da ogni impurità, da ogni scoria; vi lava perfettamente; ammorbidisce la vostra mente da ogni pensiero assillante, affinché diventi morbida, sottile, pronta a recepire il pensiero altrui, per assimilarlo con il proprio pensiero; conforta il vostro cuore nei momenti di sconforto, nei momenti di grande delusione; conferisce sicurezza e determinazione nelle vostre scelte; vi dona coraggio per affrontare la vita di ogni giorno; vi dona anche l’intensità per guarire gli altri, la capacità di aiutare tutti coloro che si sono rivolti a voi, anche quelli tramite gli altri gruppi, e aspettano questo dono che voi inviate. Mandiamolo insieme, raggiungiamo i nostri fratelli malati, disperati, coloro che si sentono sconfitti. Il nostro amore raggiunga i diseredati, i fratelli succubi di altri fratelli; i fratelli che subiscono le ambasce della guerra, i disagi, la fame; i fratelli abbandonati dai loro parenti, i malati, i vecchi. Li raggiunga tutti il nostro amore, la nostra solidarietà. Con questo dono reciproco realizziamo l’Unità divina, l’Unità con tutti i fratelli nello spirito.
Ora costruite la vostra pace in voi, nella vostra casa, nei posti di lavoro nella famiglia allargata, nei vostri gruppi. Costruite questa pace prima col pensiero e poi con le azioni, salvaguardando sempre la vostra integrità fisica e psichica da ogni interferenza. Non fatevi prostrare, non sentitevi disfatti da altri fratelli inconsapevoli che tentano di nuocervi. Rimanete sempre integri, distaccati. Usate spesso queste tecniche mentali, perchè non risultino dannose per voi e per gli altri.
Rinnovandovi il mio amore e la mia presenza costante, continua, vicino al vostro operare, io mi accomiato.
Addio, fratelli.
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