16.04.2002
Sono con voi, fratelli.
È sempre fonte di immensa gioia coniugare la mia Essenza spirituale con l’ardore dei vostri cuori così trepidanti nell’attesa di questo incontro. Lo stato vibratorio che ognuno di voi crea è quanto di più bello, di più puro si possa immaginare. Se voi poteste vedervi come vi vedo io con i miei occhi spirituali non vedreste di certo l’immagine che vi rimanda uno specchio, ma piuttosto tutta la bellezza del Creato e tutta la sua ricchezza concentrata sulla vostra persona. Da ogni parte del vostro corpo fuoriescono, trapelano bagliori di luce e tutte le cellule che lo compongono danzano armoniosamente per lo stato ideale che voi stessi avete creato e che in questo momento vivete.
Proprio tu, sorella Mirella, puoi meglio di altri tuoi fratelli spiegare, particolareggiare il fenomeno che in voi si verifica quando tutti i centri sono allineati e la mente ubbidiente si allinea anch’essa al comando del cuore. Sei abbastanza maestra di esperienze dirette, di esperienze vissute più volte nel tuo lungo vissuto di acquisizioni, e poi d’insegnamento, delle modificazioni che si verificano nei vari corpi, nei vari chakra, quando si attiva la consapevolezza del Sé, quando si è protesi totalmente all’introiezione della Luce, all’acquisizione del vero modo di vivere.
Voi, fratelli tutti, fortunatamente, non considerate la vita, l’accavallarsi degli avvenimenti, l’accavallarsi delle azioni, dei pensieri, con l’essenza totale del vostro Spirito, e questa non può essere considerata la vera vita, come per un essere nello stato di coma in cui ogni l’attività del suo organismo è prodotta dalle macchine, ogni respiro è indotto e la scelta di vivere o di morire non è affidata alla sua coscienza. Vedete il sillogismo della condizione di molti uomini che non sentono di vivere consapevolmente questa esistenza? Qualcuno pensa che è la propria volontà a decidere e a preordinare, ma questo tipo volontà non è quella spirituale, bensì quella della mente che prevarica su ogni altro elemento, cosicché tutte le voci interiori che vi circondano sono soffocate da questo potere assoluto. È questa la vita? La vita è esperienza consapevole, riconoscimento del proprio ruolo, della propria dignità spirituale; la vita è ricerca dell’armonia con il Creato; è l’essere solidali con tutti gli altri uomini che coabitano in questa barca cosmica nella quale si sentono abbandonati in balia dei flutti dell’esistenza. Può il nostro Creatore, l’Amore primo, il Padre per antonomasia creare con amore i propri figli e poi abbandonarli soli nella propria disperazione più nera? Come genitori dei vostri figli terreni non lo fareste mai, tanto più il Padre.
A nostro parere, l’uomo nostro fratello ha volontariamente amplificato ed enfatizzato gli aspetti della realtà illusoria e questo aspetto gli si è rivoltato contro, a suo danno. È difficile uscire da questo impasse, perché è altrettanto difficile ammettere che una realtà più grande sta in voi e intorno a voi, quella Realtà che dà significato all’esistenza. Ma ciò che non si vede e non si tocca diventa immaginario, diventa illusione e chi va oltre la percezione comune viene definito visionario. Questa considerazione, questa opinione riduttiva è universalmente accettata, pur non essendo accertata.
Sono molti gli Spiriti illuminati, i Saggi di tutti i tempi della vostra storia che hanno contrastato e impugnato i canoni di questa "verità", di questa "realtà" illusoria, ma non erano certo dei pazzi, dei visionari; piuttosto avevano permesso alla loro coscienza di dilatarsi, di espandersi senza alcuna costrizione, al di là di ogni limite. La Conoscenza, che è dentro ogni essere incarnato, se la sono conquistata e ha fatto di questi Fratelli, di questi Uomini, una fonte inesauribile di apprendimento per tutti voi, un retaggio di grandezza, di magnificenza, di virtù per tutti i tempi passati e a venire. Sono esempi fulgidi per voi, come per noi, che il tempo non potrà mai cancellare, sia nella vostra dimensione sia nelle altre: il loro operato è scritto nella coscienza cosmica a caratteri luminosissimi.
Sappiate che questi Fratelli, questi grandi Spiriti ai quali ognuno di voi è affezionato in modo particolare: Maestri orientali, Maestri esseni e Profeti che comunicano spesso con voi e vi dedicano non solo il loro Amore ma vi infondono la loro Conoscenza, la loro Saggezza. Quelle letture dei loro scritti che avete tanto amato, i loro insegnamenti che hanno attivato il cambiamento dentro di voi, hanno segnato l’inizio della ricerca e formato gli strumenti per collegarvi alle loro Essenze. Ogni volta che avete letto, che avete imparato qualcosa con la piena consapevolezza, avete attivato un collegamento vibratorio con le loro Verità e avete attivato dei canali di comunicazione che resteranno attivi e sempre pervi. Siete in grado, individualmente, di collegarvi ad ogni Spirito illuminato, ad ogni Maestro, a quello che ognuno di voi considera tale. Basta che lo vogliate, vi giunge la comunicazione, anche sottoforma di intuizione.
Avete tanto Amore e tanta attenzione da tutto il Mondo dello Spirito per sentirvi felici e gratificati, per sentirvi speciali. Non dimenticate il dono prezioso di cui vi abbiamo insignito per Volere del Padre/Madre, perché voi siete in grado di inviare amore e luce guaritrice a tutti i fratelli bisognosi, oltre che a voi stessi. Voi innescate il Principio primo, il Potere di guarire che è in ognuno, in ogni essere, ma non dimenticate che questo stesso potere può anche procurare malattia.
Mobilitatevi per questa azione risanatrice, che è assai meritevole dinanzi al Padre nostro. Ha lo stesso valore di un aiuto concreto, materiale.
Mandate, mandiamo la Luce ai fratelli ammalati, ai fratelli in disgrazia, ai diseredati, alle vittime di guerra, ai perseguitati e ai persecutori. La Luce che a loro giunge, l’Amore che mandiamo è quella del Padre nostro; raggiunge i luoghi di guerra, subentra ad ogni tipo di odio, ad ogni violenza, ad ogni forma di disperazione. È questo che noi vogliamo e desideriamo come Fratelli di tutti gli esseri dell’Universo e Figli del Padre nostro.
Dio ci concederà tutto quanto concederemo agli altri.
E così sia.
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