Le Parole degli Angeli
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Gruppi preghiera

11.06.2002

Vi saluto, fratelli e figli miei.

Questa sera chiariamo un concetto che ancora non è di facile assimilazione per qualcuno di voi, quando pensa al Piano di Dio. Voi immaginate questo Piano, questo Programma, come qualcosa che Dio ha creato, e che vi viene imposto come qualcosa al quale dovete necessariamente aderire. Nel Programma sono contemplati tutti i passaggi dimensionali di questo pianeta e dei suoi abitanti, così come avviene nella storia globale di tutte le Galassie, del Creato e dell’Increato.

L’Ordine cosmico presiede alla Creazione, ed è preesistente ad essa; presiede, quindi, alle modificazioni di quella che appare come materia che, come sapete, è Energia. Tali modificazioni possono apparire in maniera diversa da una dimensione all’altra, perciò, anche nell’agglomerato dimensionale in cui la Terra è inserita, ma questi passaggi dimensionali, che avvertite come perturbazione di un apparente ordine preesistente, non contraddicono il Principio dell’Ordine cosmico e ciò che appare distrutto, disintegrato, contiene sempre intatto il Principio della Vita e mantiene, come Essenza, gli infiniti collegamenti fra tutte le particelle della Materia/Energia, in qualunque suo stato, sia nella sua forma più densa, sia in quella meno densa. Ed è per questo motivo, in tale contesto onnicomprensivo, che si innesta il Principio incontrovertibile, il Principio di Verità, che non vi deve fare sentire come esseri assoggettati ad una Volontà superiore, ma soggetti interagenti e compartecipi di questa Verità.

Al fratello Daniele rispondiamo in merito alla sua perplessità riguardo ad alcuni avvenimenti che rientrano in questo Programma divino e rispondiamo anche a chi è ancora sprovveduto, a chi non ha le forze idonee ad inglobare, a recepire, o a vagliare, delle verità che mettono in allarme, e che perciò può, in queste circostanze, essere indotto a provare preoccupazione o sgomento. Noi diciamo che gli avvenimenti non accadono, le trasformazioni non avvengono d’acchito e per caso, perché voi uomini non siete oggetti passivi in questa trasformazione.

Altre volte abbiamo accennato alla responsabilità, all’enorme responsabilità dell’azione e del pensiero umano, azione e pensiero che diventano realtà tangibili nella vostra dimensione. Ed è su questo che dovete puntare la vostra attenzione, nel cosiddetto bene-male, nella pace e nella guerra, nel benessere e nella povertà, dove riscontriamo la diretta azione dell’uomo che, pur portando in sé il Programma divino, pur avendo a sua disposizione gli strumenti per creare un mondo vivibile, un mondo sereno, volutamente o inconsapevolmente, disconosce il Programma e, seguendo in modo inappropriato il principio del libero arbitrio, fa scempio del suo potere divino e crea dentro e attorno a sé situazioni di disagio, di miseria, di infelicità, ignorando che ad ogni azione, ad ogni pensiero, corrisponde necessariamente una causa e quindi un effetto.

È di estrema importanza essere presenti a se stessi quando si odono, si ascoltano, delle notizie che assurgono a profezie. In questi casi fate appello a quella particolare consapevolezza, a quel particolare discernimento che voi fratelli che mi seguite, che mi collaborate, da tempo avete sperimentato; senza opporre rifiuti o resistenza, senza contrastare quello che si riceve. Disponetevi con la massima serenità per ciò che si prepara per voi, per ciò che voi stessi avete preparato, e riceverete, nel bene e nel male, così come la dimensione della vostra coscienza vi fa percepire, sia nel risveglio interiore, sia nell’abbrutimento causato dalla paura.

La verità da accettare, da fare propria, è quella che non porta sconforto, è quella che non impaurisce, è quella che vi libera dalle paure. Il mio consiglio dunque è quello di prendere la parte buona di quello che vi viene dagli altri, la parte che risuona, affinché il pensiero positivo non abbia ad affievolirsi, affinché la vostra carica a crescere, a migliorare non abbia a fiaccarsi. Sapete bene che i meccanismi della mente sono piuttosto perversi se sono disarmonici, e un pensiero di paura, di terrore, di qualcosa che sovrasta su questo pianeta e su di voi, potrà insidiarsi e crescere fino a diventare poi difficile estirparlo. Non rischiate di vanificare tutto il lavoro che avete fatto con voi stessi. Queste sono le precauzioni, le difese, che dovete apporre a voi stessi quando vi confrontate con altri vostri simili, quando vi trovate di fronte a delle verità eterogenee che giungono alle vostre orecchie. Ma non fate neanche azione opposta rifiutando tutto in blocco, perché anche questo è un errore, in quanto restereste fermi e cristallizzati nelle vostre convinzioni, se non le confrontaste continuamente.

Siate morbidi, nel cuore e nella mente, ma mantenendo ferma e costante quella forza interiore che nessuno mai potrà fiaccare. Ne sentirete ancora di storie, perché molti sono i canali attraverso cui si attinge alla verità che a volte viene trasformata, filtrata, attraverso la mente di chi riceve. Ma non si creino allarmismi. Voi siete fratelli condottieri pronti ad ogni emergenza e capaci di sopportare ogni prova, ogni confronto. Soprattutto a te, Daniele, ci rivolgiamo perché tu faccia tesoro di quanto indirizziamo a te che non sei ancora molto esperto. Negli incontri che farai potrai talvolta sentirti disorientato, tanto da non sapere più a chi credere.

Ricordate, fratelli e figli miei, che l’Amore divino non vi è stato mai sottratto e che mai sarete abbandonati. Il Padre concede l’Amore a tutti noi e nessuno, per quanto tema di sbagliare, si aspetti il meritato castigo. Siamo tutti nel Suo Cuore, siamo tutti ascritti nella Sua Essenza, siamo tutti germogli del Suo Fusto. Accettate con amore quanto vi dico, ma non imponetelo a voi stessi se non lo considerate accettabile, se non lo considerate vostro, se non risuona come vero dentro voi stessi.

Ora torniamo a considerare e a mettere in atto il principio che impronta questo gruppo d’amore e di guarigione. Consideratelo come un dovere-compito che non a caso vi ha fatto incontrare in questa esistenza, un dovere che avete scelto, che avete programmato in comune in altra esistenza, un nodo d’amore che avete stretto fra di voi che, volenti o nolenti, non potrete più sciogliere. Lo potrà sciogliere la vostra mente, ma non il vostro spirito. Oggi lo sperimentate prodigandovi per gli altri, anche col pensiero d’amore e la propagazione della luce, ma è stato di ben altre proporzioni.

E allora mandate luce, mandate amore a quanti attendono questo dono, a quanti si nutrono di questo dono per guarire i loro corpi e per rasserenare i loro animi.

Mandate luce e amore anche verso chi è in grado di propagarlo, di diffonderlo copiosamente, affinché questa luce risvegli il torpore del cuore e l’obnubilamento della mente di altri fratelli.

Mandiamo luce e amore a tutti i popoli della terra, che non hanno ancora la consapevolezza di essere anche loro nel Programma divino, affinché si allineino a questo Programma e cambino il volto dell’esistenza, così come avete fatto voi, come farete ancora con tutti noi, perché possiate essere certi di essere i destinatari dell’Amore di tutto l’Universo, perché l’Universo è interagente con voi tutti, figli miei.

Vi amo uno per uno in maniera speciale, in maniera diversa, così come ognuno di voi desidera ricevere da questo Amore.

Addio.

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