Le Parole degli Angeli
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Gruppi preghiera

31.10.2007

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania:
 Vi saluto fratelli, come sempre sono con voi.
Questa sera chiariremo, anzi approfondiremo alcuni concetti che sono di dominio pubblico, che sono sulla bocca di molti uomini, ma la cui interpretazione e' stata distorta nell'assimilazione ed ha prodotto tante disfunzioni nel vivere, nei rapporti sociali.
Parlate sempre di fraternita', si parla sempre di quale potrebbe essere l'effettiva dignita' di un uomo, di un essere umano ma, quanti soprusi, quante violenze hanno dovuto subire i nostri fratelli umani nel corso dei millenni, dei secoli per arrivare ad una parvenza del significato di questo termine! La cosa piu' strana, che sbalordisce non poco, e' che si da' eccessivo peso nel riconoscere piu' valore agli animali creando degli slogan, creando delle leghe a favore della loro esistenza e del loro benessere, ma ancora si trascura o si da' poco risalto al valore dell'individuo, della creatura umana. 
Se cio' accade, e' come fatto inevitabile conseguente all'eccessivo individualismo nel senso di non appartenenza alla famiglia umana. Ogni uomo ha creato attorno a se' una muraglia di diffidenza, una muraglia di invidia, di egoismo e superbia e rispetto agli altri uomini si sente piu' quotato: il migliore. Scendere da questo piedistallo e ritrovarsi nella massa partecipe della sorte comune diventa un passo molto difficile e doloroso che a volte, e per molti, e' impossibile.
In tal modo, anche se non sempre e in tutti i luoghi della Terra, si sono create fra la vostra gente le varie classi sociali, le caste. Ognuna di esse ostenta dei poteri e si arroga un carisma: potere e carisma non estensibili alle caste piu' basse, non trasmissibili alla massa.
Tale suddivisione sociale che voi chiamate civilta' non puo' portare al riconoscimento dell'effettiva dignita' di ogni uomo: dall'essere meno abbiente al grande ricco e potente.
Il pensiero del Cristo, in tal senso, e' stato frainteso, e' stato alterato nel suo significato fino al punto che il Regno dei Cieli non e' piu' direttamente accessibile al popolo, ma mediato dalle varie caste la cui prerogativa speciale, come 'conditio sine qua non', e' solo privilegio del ricco e del potente, anziche' intendersi piuttosto come una condizione di semplicita', di purezza d'animo, di mente sgombra da tutte le sovrastrutture imposte dall’esterno. Questa condizione assicura a tutti, a qualunque condizione sociale appartenga, di potersi sentire vicino a Dio e percepire il Suo messaggio.
La fraternita' non puo' prescindere dal riconoscimento di un'unica origine; non puo' negare la discendenza divina che compete a tutti gli esseri umani senza nessuna distinzione di razza, di colore, di cultura. Nell'affermare questo principio gli uomini diventano fratelli, si amano e si rispettano perche' riconoscono la consanguineita' spirituale.
A volte fra fratelli in carne nati dallo stesso padre e dalla stessa madre non si puo' creare un vero feeling, si puo' restare degli estranei, perche' la vera fratellanza e' riconducibile solo al Padre Nostro. L'amore che portiamo dentro di noi, anche se non tutti siamo ancora capaci di esternarlo, ne e' un segno inconfutabile.
Quindi non ascoltate chi parla di fratellanza se non nel binomio col divino!
Solamente in tal modo, nel riconoscimento di questo binomio, si potranno evitare e debellare tutte le malefatte degli uomini nei riguardi di altri fratelli, e tutte le conseguenze implicite create dall'azione inconsulta di alcuni esseri che propongono le guerre fratricide, generando cosi' solo fame e miseria e squallore.
La vostra Terra, con la sua generosita' e opulenza, potrebbe e dovrebbe dare nutrimento a tutti i suoi abitanti, a tutti i suoi figli. Se poi l'ingegno umano ha creato le condizioni per migliorare i potenziali nelle raccolte di produzione, ci chiediamo perche' c'e' ancora tanta gente che soffre la fame e la poverta'?
Ignorati dai ricchi e potenti, questi nostri fratelli umani quale riconoscimento possono avere della loro dignita'?
Ma quel che e' ancora piu' grave e' che tutti sanno, tutti conoscono questa atroce realta' ma fanno finta di ignorare il grande dolore che permea la Terra, il dolore dei suoi figli affamati, diseredati, avviliti nel corpo e nell'anima il cui grido di dolore noi lo cogliamo in maniera esponenziale. Noi, non potendo intervenire direttamente per modificare il disegno, il programma di questa umanita', ci amareggiamo enormemente ma non perdiamo la fiducia e la speranza nei cuori generosi di quelle belle anime che si prodigano, che si battono per portare aiuto, per rivendicare i diritti dei piu' deboli.
Anche nel vostro piccolo, fratelli, potete cogliere queste sfumature e trovare tante occasioni di vita nelle quali avete gia' provveduto e provvederete ancora a rivedere e correggere atteggiamenti, pensieri, azioni. So che lo fate continuamente ed e' un lavoro immane, un lavoro a volte doloroso, impegnativo ma porta seco tanta gioia, porta seco tante soddisfazioni. Noi vi siamo grati ed e' per questo che vi siamo vicini, che accresciamo il nostro amore e la nostra gratitudine nei vostri confronti.
Voi fate tanto di quel lavoro che noi non possiamo fare, che non potremo mai fare!
L'operativita', l'azione che il vostro corpo, tutti i vostri corpi vi permettono sono un privilegio della dimensione umana. Una vostra parola, un vostro sorriso, una carezza possono essere determinanti, risolutivi per la vita di un uomo disperato. Dunque la vostra generosita', il vostro amore altruistico hanno a disposizione una vasta gamma di espressioni.
Pertanto voi potete fare molto, per voi stessi e per gli altri. Per questo noi spesso ribadiamo il concetto della rivalutazione della condizione umana, il concetto del valore immenso del vostro corpo fisico, delle sue potenzialita', quelle espresse e quelle ancora da scoprire. Nessun uomo su questa Terra deve sentirsi esonerato, dispensato dal portare aiuto in qualche modo ad un altro fratello e se non lo fa, non avra' certo il castigo dell'inferno, ma quante altre volte dovra' incarnarsi per rimediare a questa dimenticanza, a questo stato di incoscienza? 
Io vado, fratelli. 
Addio

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