13.02.2008
Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania
Fratelli, giungo a voi con l'infinita carica del mio amore.
Dalle innumerevoli dimensioni dello spirito si attendono quelle meravigliose trasformazioni che possono modificare quasi totalmente la situazione del Pianeta Terra. In questo processo voi, fratelli del gruppo di preghiera e di guarigione, avete una grande parte, una grande responsabilità che certamente non vi coglie di sorpresa, ma assieme al grande lavoro che vi è stato affidato, al quale avete aderito con una totale disponibilità, c'è anche l'immenso merito che vi contraddistingue innanzi a noi tutti Esseri di Luce.
Dovete convincervi, una volta per tutte, quanto posto occupate nei nostri cuori e nel cuore immenso del Nostro Creatore!
Se parliamo in tale maniera è perché guardiamo non solo ai vostri successi di oggi ma soprattutto all'immenso lavoro che ancora dovrete abbracciare. È un onere pesante, dispendioso, che tiene conto della vostra personalità fisica-spirituale, forte e preparata ad ogni evento ed edotta a risolvere ogni problema che s’ incontra nel procedere.
Quanto più le vostre menti e i vostri cuori attivano procedure nuove, modalità nuove per affrontare e risolvere quelle situazioni personali che causano dolore, sofferenza e avvilimento, tanto più la società che vi è intorno, la società in cui vivete, apprende dal vostro nuovo modo di procedere. Ciò che è nelle vostre menti, nei vostri cuori, entra in risonanza con tutto il globo, entra in risonanza con l'Universo; inoltre, dalle dimensioni più elevate assorbe, registra e porta con sé quell'ottava superiore che fa scattare il meccanismo del cambiamento per la creazione del nuovo mondo. I nostri fratelli della Terra hanno delle perplessità, anzi molti rifiutano di prendere coscienza di quell'immenso potere creativo che hanno in sé; affidano la propria vita a questo o a quell'altro maestro, alla sorte o al karma o, addirittura alla Volontà divina. Ora è tempo che si faccia strada quella parte di verità che fino a poco tempo fa si confutava anche se è stata sempre presente nella vita di ogni uomo, di ogni essere. La responsabilità è solo individuale ma le conseguenze di un filone di pensiero positivo, che poi porta a degli atti concreti, può diventare collettivo. Nessuno degli uomini potrà mai sentirsi estraneo o non interagente con tutto quanto si verifica su questo Pianeta, nel cosiddetto bene o male, e se la responsabilità parte dal comportamento dell’'individuo, conseguenza logica del suo pensiero arretrato, del suo pensiero stereotipato, ognuno, individualmente, deve darsi da fare per cambiare il sistema cambiando se stesso.
È vero che ci sono gradi diversi di responsabilità: quella di chi è a capo dello Stato, di chi detiene il potere, di chi amministra la giustizia: in breve, tutti coloro che occupano un ruolo preponderante nell'andamento della vita sociale. Tuttavia, anche l'individuo, singolarmente, non può sentirsi estraneo e dimostrare indifferenza per la sorte ingiusta di tanti esseri, per le condizioni di vita aberrante di molti popoli.
È dalla coscienza di ogni creatura che parte questo merito a collaborare, a darsi da fare per dare aiuto a chi soffre, ma l'aiuto più efficace, l'aiuto che dura nel tempo, è quello che investe la coscienza di ogni essere umano.
Cos'è la coscienza?
Anche per l'ateo, che non crede nella parte spirituale del proprio essere, la coscienza è presente come anelito, come imperativo al quale non si può sfuggire. Infatti l'eredità divina che ci è stata affidata, che ci è stata data in dono, si fa riconoscere come un desiderio impellente di portare aiuto, di portare soccorso a chi sta peggio di voi. Se l'aiuto si ferma a una carità spicciola e non si propone come stimolo per riscattare l'individuo dalla sua condizione, è quasi un niente e si ferma a quel punto. Solo la coscienza allargata, la coscienza espansa di chi ha lavorato con se stesso proporrà un aiuto diverso, il vero aiuto di un essere divino ad un altro essere divino. Quando si ha la presa di coscienza di questo stato, di questa verità si potrà trasmetterla facilmente senza paura di scandalizzare, di corrompere qualcuno; l'umiltà con cui la si propone, farà sì che venga recepita nel giusto significato e nella giusta luce.
Chi la farà propria apporterà dei cambiamenti nel proprio modo di vivere e di pensare, rispetterà maggiormente se stesso e di conseguenza avrà rispetto per gli altri esseri: che siano umani, che siano animali o vegetali. Il riconoscimento di un codice unitario divino, un codice universale verrà fuori spontaneamente, e di conseguenza, verrà fuori quel sentimento chiamato amore, che è stato per molto tempo frainteso, imposto da altri e accettato per consuetudine, per dovere. Non si dovrà più amare per dovere o per conquistarsi un posto riservato, un posto meraviglioso nell'aldilà.
La vera fucina della vita che vi è stata assegnata riguarda l'amore e il premio che potete meritare non deve essere rinviato ad altro tempo, ad altra dimensione. Anche in mezzo a tanti dolori, a tanti disagi e contrasti si può rinvenire l'amore. Ci si deve sforzare di vederlo e di riceverlo perché, solo una visione alterata, offuscata dagli stereotipi e dai pregiudizi non vi fa cogliere quello che di bello c'è nella vostra esistenza, di bello e di buono.
Quante volte, fratelli, avete pensato male di voi stessi e non vi siete sentiti degni di amore? Voi stessi vi siete negata tanta luce, tanta prosperità; con le vostre stesse mani avete allontanato o rinnegato un progetto più grande, un progetto meraviglioso che vi competeva, che vi spettava. Ma non è mai troppo tardi: il nostro Signore Creatore ci dà possibilità infinite per poter sperimentare e riappropriarci di occasioni perse, di occasioni rifiutate in altre esistenze. Ma anche in questa vita vi potete accorgere, fratelli, che se volete potete ricevere tutte quelle necessità che vi mancano, che sono lì pronte per voi ma che ancora non sapete afferrarle e farle tutte vostre.
Sapete che l'azione parte dal pensiero, anche l'azione degli altri, e col vostro pensiero potete modificare anche i il pensiero altrui.
Non tutto si ottiene nei primi tentativi e gli insuccessi non devono scoraggiarvi!
Quel che conta è essere consapevoli del fatto che, molti aspetti, quasi tutti gli aspetti nel settore della vostra vita, sono frutto delle vostre scelte e le scelte si operano mediante il pensiero. Il pensiero può essere influenzato, anzi è sempre influenzato dall'entroterra, da quell'entroterra mentale fatto di schemi, di tradizioni: stereotipi inculcativi sin dall'infanzia che vi traggono in inganno perché rispecchiano il pensiero collettivo. Questo meccanismo mentale fa sì che voi vi conformiate, senza volerlo e senza saperlo, al pensiero degli altri. Se si vuole sfuggire a questo circolo vizioso, a questa trappola senza via d'uscita, bisognerà attivare delle risorse, degli escamotages.
Chi ha poca consapevolezza trascina la sua vita nel risaputo, nell'acquisito, nel consolidato: non va oltre, ma non voi, fratelli che mi ascoltate. Tutti quegli altri esseri che sono pronti per questo salto quantico sanno come attivare i processi del cervello, quella meravigliosa macchina che l'Amore Primo ha programmato per voi, ha preparato per voi, che ancora non sapete usare e di cui conoscete pochissimo.
Questi nostri colloqui, questi nostri incontri lasciano delle tracce, lasciano dei solchi ma non vi condizionano, come qualcuno potrebbe pensare. Vi trasmettiamo degli input di cui potete fare buon uso o dimenticarli, ignorarli; sta sempre alle vostre scelte. È da queste scelte, dall'esito di queste scelte, che dipenderà la nuova vita che vivrete, gli aspetti nuovi dell'esistenza verso cui andate incontro.
Secondo il nostro pensiero, non bisogna dormire sugli allori ma darsi da fare, fare ogni giorno qualche passo in avanti e, come più volte abbiamo ripetuto, attivarsi prima nel proprio ambito familiare per poi allargare questo ambito, se possibile in altri settori, in quelli degli amici, dei gruppi che si frequentano. Se si resta nel proprio isolamento, chiusi nella propria cittadella per paura di essere contaminati, coinvolti e feriti, si segnerà il passo, non si faranno passi avanti. A ognuno di voi è affidato un tipo di scelta secondo le proprie propensioni e attitudini che non vanno mai ignorate, non vanno mai fraintese. Ognuno di voi è importante, è determinante in seno al Grande Progetto della ricostruzione del Piano di Dio.
Cosa dirvi d'altro, fratelli, se non rinnovarvi la mia dedizione, il mio amore, la mia gratitudine per quanto fate, per quanto farete per i vostri fratelli, per i nostri fratelli e soprattutto per voi stessi?
Io vi amo, amatevi come vi amo io.
Addio fratelli.