Compassione Comprensione Preghiera Valori
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Compassione Comprensione Preghiera Valori
23.06.2011
Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania
Fratelli diletti, il mio spirito è sempre con voi, vi saluto a nome della Comunità di cui sono interlocutore e, come sempre, vi offro il mio appoggio, il mio amore fraterno. La vita che vi è stata data è un'esperienza meravigliosa. Bisogna cogliere attimo per attimo la sua preziosità non permettendo ad alcun elemento estraneo - che la mente propone come sofferenza, come tormento - di intrufolarsi e così sconvolgere quel quadro meraviglioso che avete realizzato, che avete messo insieme passo dopo passo, in tutte le vostre incarnazioni.
Ricordate sempre, fratelli, che gli elementi di disturbo, di inquietudine - che vi portano a non vivere serenamente - sono elementi intrusivi che la vostra mente ripropone se date ad essa questa possibilità, questo potere, anche se a volte a scatenare il disagio, la sofferenza è qualche vostro fratello, con le sue affermazioni fatte a sproposito.
Dovete resistere ad ogni costo per conservare quella serenità di base che è ormai una vostra conquista, uno “status quo” nelle emozioni. Bisogna sapersi difendere dal mondo esterno che - anche se senza un proposito di cattiveria ma per la legge degli opposti - tenta di attaccare, di infrangere lo stato di benessere e di serenità duramente conquistato e realizzato a caro prezzo!
Le armi che avete a disposizione non sono le armi convenzionali tanto care ai vostri simili. Il termine "arma" che abbiamo usato è un termine improprio; preferiamo usare il termine "metodica”, “rimedio". I rimedi e le metodiche che avete a vostra disposizione sono molteplici e possono essere usati per contrastare gli eventuali attacchi, esterni ed interni, alla vostra serenità. Nei confronti del mondo esterno la compassione e la comprensione sono l'arma migliore, il rimedio più attendibile e più efficace.
Nei confronti della vostra interiorità, della vostra mente che ripropone vecchi tormenti, c'è la preghiera in tutte le sue svariate forme: preghiera anche come forma di meditazione, di ricerca del contatto col vostro spirito guida, col vostro Sé superiore. Il mondo esterno, i vostri fratelli, apparentemente, continueranno a mettervi il bastone fra le ruote, a mettere alla prova la forza, la tenacia, l'incorruttibilità del vostro spirito: tutto ciò costituisce una prova anche con voi stessi.
Se la crescita è avvenuta realmente, non dimostrerete risentimento, astio, rancore. Ogni residuo di sofferenza dovrebbe ancora farvi pensare che bisogna andare avanti, che bisogna lavorare con se stessi, sulle proprie debolezze. Ogni sofferenza, ogni residuo di sofferenza che riscontrate nel rapporto con gli altri, continua ad essere come un’eco di ciò che eravate; pertanto, la trasformazione avvenuta non è ancora completa. Ogni residuo di sofferenza che spegne la gioia di vivere - o comunque non la fa trapelare - è sinonimo di punti fermi che ancora convivono e sono forti e resistenti nella vostra mente e nel vostro cuore e - come tutti i punti fermi - vanno demoliti, vanno trasformati in movimento, in cambiamento.
Quali sono gli unici punti fermi a cui fare riferimento? I valori universali, i capisaldi della morale universale, il valore assoluto del vostro essere e di tutti i vostri fratelli. Questi sono i capisaldi che non possono subire trasformazioni e modifiche. Tutto il resto, tutto quello che proviene dalla vostra esperienza su questa dimensione subisce un continuo mutamento. In tal modo le esperienze diventano emozioni e le emozioni sono passate al vaglio dello spirito, unico maestro della vostra vita. Ma quando non è lo spirito a fare da maestro, allora ritorna, si ripropone l'infelicità, la tristezza, l'inquietudine. Apparentemente, ciò che si è conquistato si allontana all'orizzonte; “apparentemente” perché niente è perduto e tutto è riproponibile e, su altri piani di coscienza, è già realizzato.
La crescita evolutiva è sempre lì, a portata di mano, ed è facile riproporla ed esserne consapevoli!
Ma è chiaro, fratelli, che ci sono i momenti di stallo che si ripropongono nella vita di ognuno di voi. Anche se ognuno di voi, singolarmente, affronta un percorso incarnativo di stampo diverso, tuttavia la contemporaneità di una incarnazione, delle tante incarnazioni, vi fa sentire compartecipi dei percorsi degli altri, del karma degli altri. In parole povere, ognuno porta con sé il proprio karma, il proprio programma incarnativo, scendendo a far parte di questa dimensione, avendola scelta. Nella scelta c'è la condivisione del karma collettivo. A volte, il programma si presenta molto pesante, molto arduo. Pertanto, la sofferenza può essere altrettanto pesante, cosicché la scelta di portare a termine quel programma è sempre una scelta individuale, di consenso o di rifiuto.
Il consenso non può venir fuori che dall'avere capito, compreso la propria esperienza incarnativa e, quindi, dalla consapevolezza raggiunta. Il non consenso è un abbrutimento della creatura che rifiuta ciò che ha scelto, ciò che ha programmato in altra sede ma che, in questa sede, non si sente pronta ad affrontare.
La misericordia di Dio, il Suo grande Amore, consente le infinite scelte a cui va incontro ogni creatura. Il disagio maggiore che si avverte in una incarnazione proviene dalla non aderenza della volontà di un individuo al programma dello spirito. Sono molti i nostri fratelli umani immersi in questo dissidio, in questa discordia che è più grave e più forte della discordia con gli altri esseri. Il dissidio interiore porta all'infelicità e non fa crescere la consapevolezza. Se parliamo dell'anima, anche l'anima resta, può rimanere, allo stato embrionale, perché le emozioni registrate in quell'esperienza incarnativa restano bloccate, cristallizzate; mentre l’anima ha bisogno di rinvigorirsi, di imbibirsi di emozioni che la fanno crescere.
Lo spirito non ha bisogno di crescere ma la consapevolezza viene fuori da ciò che ha sperimentato l'anima con la guida dello spirito. L'anima che non cresce, che rimane cristallizzata, non prende suggerimenti dal suo maestro interiore, non ascolta lo spirito.
La gioia di vivere - che abbiamo più volte proposto a voi fratelli umani - diventa dunque una necessità, la “condicio sine qua non” per acquisire consapevolezza.
La felicità di cui tanto si parla, anche nel mondo terreno, anch’essa diventa una necessità, una ricerca indispensabile, l’impegno di ogni creatura per realizzare il proprio programma, tutto il proprio programma, in aderenza alla Legge divina e, quindi, in contrasto con la legge degli uomini, con le leggi della contingenza. È questo che vogliamo farvi capire, fratelli, ed è un concetto che spesso sfugge alla massa degli uomini perché confondono la gioia di vivere con il piacere, col benessere che proviene dai beni terreni o esclusivamente dal piacere dei sensi. Ma la ricerca della felicità è molto più ampia, ha una sfera di azione molto più vasta, e sta ad ognuno di voi saperla individuare e mettere a fuoco come diceva il "Poeta": "Fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtude e conoscenza". Questa ricerca della conoscenza e della virtù, virtù che significa crescita, evoluzione, riconoscimento del vostro essere spirituale, è un vostro diritto-dovere e nessuno può sentirsi escluso perché tutti gli uomini, tutti gli esseri spirituali tendono verso questa realizzazione, verso questo stato di coscienza.
Nessuno di voi umani può impedire la ricerca della felicità!
Anche voi, fratelli, avete fatto tanto per raggiungere questa vetta nonostante gli ostacoli che avete incontrato sul vostro cammino che a volte voi stessi avete creato e poi superato, ma la ricerca è lunga e non si esaurisce, non si ferma all'oggi. Pertanto, ogni attimo di vita è necessario. In questo contesto ogni esperienza in più è utile e, perciò, state sempre aperti, siate sempre liberi da costrizioni, da vincoli mentali strutturati. Sentitevi come delle spugne, sempre pronti ad assorbire verità su verità, sempre nuovi aspetti della verità, della conoscenza che vengono a voi quando siete pronti, quando è il momento opportuno.
È bello parlare alle vostre menti e sentire che anche i vostri cuori assorbono le nostre parole, i nostri concetti perché, senza il cuore, ciò che registra la mente diventa conoscenza arida, conoscenza inutile. Ciò che introiettate attraverso le nostre comunicazioni è completamente diverso da quello che recepisce la mente attraverso la lettura di un libro, di un giornale o da una comunicazione da parte di un vostro fratello terreno.
Non so se vi siete resi conto che, durante le comunicazioni con i Fratelli di Luce, avviene un meccanismo di amplificazione, in entrata e in uscita, dei vostri chakra. Così, ciò che viene introiettato rimane indelebile, rimane scolpito anche nelle cellule del vostro corpo, in tutte le cellule del vostro corpo. Ciò che provate, ciò che emanate, gli stati d'animo, le emozioni e i sentimenti anch'essi amplificati sono percepibili da tutto l'Universo. È questo lo stato meraviglioso che avete raggiunto, di cui siete detentori. E non è cosa da poco!
Perché, dunque, angustiarvi per le sciocchezzuole della quotidianità, per il comportamento poco affettuoso di un fratello, di una sorella quando avete in gioco cose ben più grandi con cui fare i conti e che potete maneggiare a vostro piacimento?
Cominciate a guardare e a vedere con altri occhi, ridimensionando le meschinità del quotidiano, perché non è questa la parte migliore della vostra vita ma ciò che non fa testo, ciò che apparentemente sfugge al vostro controllo.
Siamo certi che capirete a cosa dare più risalto, cosa bisogna trascurare o ridimensionare: perché è sempre in gioco il raggiungimento dello stato di benessere del vostro spirito, della vostra anima. Siete giunti in questa situazione su questa Terra perché possiate fare vostro ciò che Dio ha voluto e stabilito per voi, per voi e per noi tutti e che sembra lontano e irraggiungibile ma che è invece a portata di mano ed è sotto i vostri occhi, gli occhi interiori, gli occhi della vostra anima.
Sapete ormai come impostare la vostra vita, quella di un figlio di Dio. Non lasciate che siano gli altri a dare questa impostazione, soprattutto i subdoli nemici interiori. I veri nemici sono quelli che avete dentro, che avete strutturato, coltivato e mantenuto in vita, mantenuto in essere. Quelli esteriori, quelli esterni possono fare ben poco per distruggervi, per abbattervi.
Deve essere questa la vostra convinzione, il vostro convincimento assoluto!
Noi vi confermiamo, come sempre, il nostro amore, la nostra protezione ma ricordatevi che siete sempre voi e soltanto voi ad applicare, a mettere in atto la protezione assoluta, la protezione migliore.
Se non ci sono domande, noi ci congediamo. Andate avanti, fratelli, sempre avanti.
Addio.
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