Responsabilità Problema Personale
Responsabilità Problema Personale E Problema Della Collettività
Responsabilità Problema Personale
23.04.2013
Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania
Fratelli diletti, tutta la Comunità che io rappresento, e di cui sono il portavoce, vi porge un caldo saluto e un fraterno abbraccio.
Leggiamo continuamente nei vostri cuori, là dove non è possibile nascondere alcunché. Anche se prostrati dalle avversità della vita e dalle continue battaglie che ingaggiate per non farvi schiacciare da questi eventi, ancora i vostri cuori sono puri perché le vostre essenze spirituali hanno impedito ogni contaminazione proveniente dal mondo della materia e dal mondo del cosiddetto male. È per questo che questa sera, con tutte le forze dei nostri spiriti e chiamando in aiuto l’Energia dell'Universo, la nostra presenza spirituale accrescerà le vostre forze e allontanerà ogni malanno fisico dai vostri corpi, ogni pensiero che vi distragga dal percorso spirituale, ogni pensiero fuorviante, ossessivo che possa farvi spegnere, disattivare la gioia della vita. Quella vita così preziosa, così necessaria e indispensabile al vostro programma incarnativo. È vero che, a volte, esso vi pesa più del necessario e come un abito pesante, un pastrano durante la stagione estiva, vorreste liberarvene. Ma se siete ancora vitali c'è un motivo, un motivo che non è un capriccio di Dio, un capriccio della sorte. Ad ognuno di noi e ad ognuno di voi è stato assegnato un programma dalle nostre Guide spirituali quando eravamo fuori da questa dimensione della Terra; eravamo perplessi sulla scelta di un’incarnazione, sulla scelta di una rinascita anche se, spesso, l'amore che ci circondava, che vi circondava era così pieno, era così soddisfacente da non desiderare altro.
Eppure le necessità dello spirito, la voglia di affinare la propria interiorità, quel desiderio inconsapevole di potersi avvicinare quanto più possibile a Dio, alla Sua Luce, al suo Amore, ci hanno indotto a ridiscendere in questa e in altre dimensioni; perché ci sono altre dimensioni dello spirito, infinite, che servono, che sono necessarie per arricchire e completare il programma.
Ma, come nella scuola della vita, c'è una scuola permanente e non ci si ferma all'università, alla specializzazione, anche l’apprendistato spirituale continua all'infinito, ed è un apprendistato diretto alla conoscenza di Dio, alla Conoscenza totale, assoluta.
È vero anche che nel contatto con gli altri esseri del Creato, di tutto il Creato, si ha questo approccio: la sensazione di conoscere Dio, in quanto tutto il Creato è una proiezione della Essenza di Dio e porta con sé l'impronta di Dio. Tuttavia, in ogni essere persiste questa sete di conoscenza, una sete di amore mai sazia, mai completa, mai appagata.
Anche il percorso su questa dimensione ha un filo logico oltre i fatti umani, che segue il filo conduttore di tutta l'evoluzione. Tutto si svolge nell'amore e per l'amore, per la conoscenza dell'amore e per dare amore. È logico che nel dare è compreso anche il ricevere ma non come aspettativa voluta dalla mente umana. È un fatto scontato che nella Legge d'Amore c’è sempre un ritorno: a chi ha dato giungerà, senz'altro, altrettanto di quanto ha dato e anche più.
Le vie di questo ritorno a volte sono imperscrutabili; ma se non si creano le aspettative, che sono di stampo umano, vedrete che questo ritorno ci sarà.
Su di voi abbiamo acceso un grande fuoco di energia purissima, è un fuoco che non brucia, che non distrugge, anzi ripropone e rinsalda tutte le vostre energie; quelle energie preziose, mentali e fisiche, sprecate a volte inutilmente in fatti banali di nessun valore, attraverso il pensiero negativo, mediante il rancore, il risentimento. Tutte queste emozioni non fanno altro che fiaccare le vostre energie, quelle belle energie dello spirito che Dio ci ha conferito che alimentano anche il vostro corpo fisico; alimentano l'amore che avete nel cuore e soprattutto alimentano il vostro cervello, la vostra mente affinché voi possiate creare, esseri cocreatori assieme all'Onnipotente.
Tutta la Creazione è stata voluta da voi uomini. Anche se la costituente rispecchia il gene divino, il nostro Creatore ci ha dato, ci ha conferito questa prerogativa. Così, come create un figlio avete creato tutto l'Universo. Questa vostra Terra così bella, così attraente, così sfolgorante di vita è stata voluta e creata da voi stessi ma sempre per mezzo del Divino.
Tutte le vostre invenzioni sono il prodotto della creatività dell'essere umano. Così, come create per il benessere della vostra vita, create anche per il malessere della vostra vita, non solo con le azioni ma anche con oggetti concreti tipo le bombe, le armi e anche col pensiero. Il pensiero che danneggia voi stessi e che poi - come sapete - giunge anche agli altri, ai vostri fratelli.
Quindi pensate a quanta responsabilità vi è stata data, vi è stata riconosciuta in questa esperienza incarnativa; quindi la conduzione della vostra vita, anche se è un fatto individuale, influenza e si connette con la vita degli altri uomini. Nonostante le vostre potenzialità, voi avete creato l'individualismo e un egoismo negativo ad oltranza. Non potete non riconoscere come il pensiero sia contagioso, l'esempio sia contagioso, sia nel cosiddetto bene che nel cosiddetto male.
La responsabilità diventa non solo un problema personale ma anche un problema della collettività. Come danneggiate voi stessi danneggiate anche gli altri, come non amate voi stessi non amate gli altri e gli altri non vi amano, o comunque pensate che non vi amino. A volte un impulso d’amore che c'è nel cuore di una creatura può essere bloccato, può essere non riconosciuto da chi pensa di non essere amato o apprezzato.
Nel vostro decalogo c’è sempre anche questo ritornello: “Io non sono amato”, “Io non sono degno di essere amato”, “Io sono disgraziato, la mia vita è una vita pesante e senza luce, buia e senza luce”. Cominciate a dissolvere, a scardinare questi pensieri ossessivi dalla vostra quotidianità perché è un male che fate a voi stessi e impedite così all'amore, alla gioia, alla felicità di avvicinarsi a voi. Non vi sorprende più niente, date tutto per scontato; invece la vita è una esperienza meravigliosa sempre viva sempre nuova. Ricordate quanto vi sto dicendo perché alla fine siete sempre voi i fautori, ideatori e creatori della vostra vita, dell'andazzo della vostra vita. È vero che a volte ci sono intromissioni karmiche di altri fratelli con cui avete stretto rapporti umani, ma questi influssi karmici hanno un valore relativo mentre il valore assoluto risiede solo in voi e l’andazzo della vostra vita è totalmente nelle vostre mani.
Noi siamo qui per aiutarvi nella gestione della vostra vita, in questa cattiva gestione, con i nostri consigli, con la nostra esperienza nella carne e fuori dalla carne; siamo i vostri Angeli Custodi, siamo le vostre Guide ma non possiamo sostituirci alle vostre scelte che sono affidate esclusivamente alla volontà spirituale di ognuno di voi.
Però, pensate quanto sia importante avere, sapere di avere, qualcuno che vi sostiene, che vi accompagna, che vi protegge, dalla nascita alla morte e anche dopo nelle altre dimensioni.
Mentre quanto è triste quando qualcuno erroneamente pensa e dice: “Sono solo”. “Sono nato da solo e morirò da solo, non ho ricevuto amore e non riceverò amore”. Tutto questo è sbagliato, la vostra solitudine può essere soltanto di tipo fisico; anche quando perdete un caro, un vostro caro amico, un fratello, ormai siete certi che avete perso soltanto la sua apparenza fisica.
Quanti di voi hanno avuto un lutto, la perdita di un genitore, di un fratello, di un amico e si sono sentiti orbati, si sono sentiti dimenticati da Dio, colpiti ingiustamente da un fatto incomprensibile come quello della morte; ma io vi debbo dire che ogni persona che avete perso, ogni fratello che da voi si è allontanato, ha fatto sì, ha contribuito che arrivassero altre Guide, altri Angeli custodi, altri Arcangeli a compensarvi di quella perdita. Pertanto, la solitudine affettiva non è un fatto reale ma solo un fatto mentale, un fatto visivo. Inoltre, a volte la morte di un fratello, dl un amico che vi abbia lasciato, atterrati, disturbati può essere motivo di riflessione maggiore e di accettazione consapevole e piena del significato della vita.
Per cui è una bestemmia quando si odia la propria vita e la si vorrebbe cancellare, distruggere. Nella prosecuzione della vita c'è sempre un motivo spirituale, un motivo che sfugge immediatamente alla comprensione umana se si basa su parametri di stampo umano e non parametri di stampo spirituale: il giovane e il bambino dovrebbero vivere fino ad una certa età, e invece succede che un bimbo muore e un anziano trascina la propria vita fino a cento anni e anche più. Vi chiedete “Che senso ha tutto questo?”. Eppure in ogni esistenza c'è un programma, un motivo spirituale che bisogna andare a scoprire. E chi ha fede e chi crede nell'assoluta bontà e amore di Dio, prima o poi troverà una risposta a questi quesiti.
E, pertanto, fratelli, la vita va vissuta nei suoi alti e bassi, nei suoi spunti di amarezza e di gioia ma con l'intenzione continua, con l’impegno continuo di renderla lieta, di renderla appagante. È vero che anche questi cosiddetti appagamenti sono diversi da uomo a uomo e non tutto quello che si desidera, che si vorrebbe avere si può ottenere; allora bisogna fermarsi e guardare la propria vita con occhi sinceri e limpidi non secondo le aspettative ma secondo le realtà consistenti di cui si è contornati. Bisogna guardare alla propria vita apprezzando i traguardi raggiunti, le vittorie conseguite nell'ambito del sociale o del lavoro, piuttosto che le sconfitte. Invece i nostri fratelli umani sono più portati a vedere ciò che apparentemente manca nella loro vita, anziché tutto quello che è presente, che è già tanto.
Questa riflessione andrebbe fatta giorno dopo giorno perché in questo modo si arricchisce la vita, non accumulando soldi o notorietà ma puntando sull’accettazione, sulla soddisfazione di se stessi, soddisfazione di quello che si è fatto, che si è realizzato; di quello che si è dato, anche se ancora non si è ricevuto altrettanto. Inoltre, occorre guardare anche gli altri: chi è più misero, chi è più disgraziato, perché ha scelto quel karma ancora più pesante del nostro; bisogna essere grati alla vita per quello che ci ha concesso e quello che ancora ci concederà.
Addio, fratelli.
Responsabilità Problema Personale E Problema Della Collettività è il Messaggio dalle Guide Angeliche
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