La Discendenza Divina
La Discendenza Divina Il GNA Gene Spirituale Messaggi Dalle Guide
La Discendenza Divina
04.06.2013
Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania
Fratelli diletti, vi porto il saluto caloroso degli spiriti di luce della Comunità di cui io faccio parte nella funzione di portavoce del loro pensiero.
Anche voi, fratelli sulla Terra, vi distinguete individualmente per la vostra caratterialità, per il vostro temperamento ma, soprattutto, per il grado di evoluzione della coscienza che vi caratterizza, un'evoluzione che non va di pari passo con la cosiddetta cultura - anche se nella cultura, nella acquisizione della cultura c'è sempre l'elemento intelligenza che fa da maestra, che fa da guida con la sua acquisizione di elementi in più per l’espandersi della intelligenza che porta la firma, il segno della presenza divina.
Però, in mezzo a tanta differenziazione caratteriale, di cultura, di stato sociale non dobbiamo dimenticare che c'è un elemento che condividete, che vi accomuna tutti, che ci accomuna tutti: la discendenza divina o il GNA gene spirituale.
Anche se nella natura tutta, animali e piante, è presente il soffio divino, c'è un salto di qualità se parliamo di umanità. Ma non dobbiamo neanche disconoscere come la natura tutta si evolva meravigliosamente per un programma spirituale che è compreso nel Piano divino.
Che cos'è il Piano divino?
Il Piano divino è quel puzzle dove sono presenti tante caselle, ognuna in un posto specifico e con una funzione singolare e, nel loro insieme, formano quel quadro meraviglioso di armonia e di bellezza insuperabile che si può cogliere anche con i vostri sensi, almeno in parte, nella struttura dell'Universo, nella meravigliosa composizione dell'Universo.
E come tutto è perfetto nel macrocosmo e si erge e si articola secondo delle Leggi così i corpi di voi uomini incarnati e di noi esseri spirituali ripropongono nel microcosmo queste stesse Leggi, questa stessa armonia.
Si può dire, fratelli, che quel corpo meraviglioso che vi fa vivere l'esistenza è un piccolo universo, un meraviglioso universo e tale va considerato anche nella sua caducità. Se esistono delle leggi che regolano la vita e la creazione continua della Energia nell'Universo, nel grande Universo, nel macro cosmo, altrettanto verifichiamo, possiamo verificare nei vostri organismi.
È importantissimo soffermarsi sulla funzionalità, organicità e armonia dei vostri corpi fisici perché in assenza di questo principio informatore si verificano le malattie, le disfunzioni. Tenendo conto dell'effettiva presenza delle varie componenti, una disfunzione in un corpo, una alterazione della legge dell'armonia si trasmette necessariamente agli altri corpi, alle altre componenti.
Cominciate a pensare, siate certi, che non avete solo un corpo fisico da alimentare e curare e tenere in grande considerazione ma, così come curate e alimentate il vostro corpo fisico e lo amate e gli delicate pensieri di accettazione e non di rifiuto, altrettanto gli altri corpi verranno alimentati dal pensiero positivo.
Cosa sono questi corpi sottili o componenti? Essi sono facili da individuare nei vari momenti di manifestazione della vostra vita, quando vi arrabbiate eccessivamente e prevale il corpo istintivo o quando vi sentite trasportati su altre frequenze da una musica dolcissima o quando provate un sentimento d'amore, di compassione. Sono segni inconfutabili che esistono altri corpi dentro di voi e quando siete soli nei momenti di disperazione, di dolore, di solitudine una voce, una voce interiore si fa sentire trasformando il dolore e la solitudine, in una pace, in un momento di pace, di serenità e di accettazione.
Il vostro corpo spirituale, il Maestro interiore, è intervenuto a suggerirvi, a mostrarvi la sua presenza. Perciò, non dite mai: “Sono solo, nessuno mi ama, tutti si sono dimenticati di me”. Forse questo è da riferirsi ai vostri amici, ai vostri fratelli umani ma il Maestro interiore, il Dio che è in noi, in voi, in tutti noi non ci abbandona mai, non ci lascia mai soli - solo se lo vogliamo, solo se lo cerchiamo e lo chiamiamo.
La solitudine, il senso di abbandono che ogni fratello prova, che ha percepito almeno qualche volta nella sua vita, anche questo è un elemento che contraddistingue la discesa nella carne, la solitudine della discesa nella carne.
Ogni discesa nella carne comporta una diminuzione vibratoria, quindi un’apparente abbandono di un Eden, di un Paradiso, di uno stato vibratorio dove non manca nulla, dove la luce è il cibo dello spirito e il cibo dei nostri corpi; la luce e l'amore di Dio sono sempre presenti.
Questo esilio, apparente esilio, porta a volte malinconia, solitudine, tristezza ma ogni creatura che viene su questo mondo o che si allontana da questo mondo ha accanto a sé Guide angeliche; può avere tutte quelle protezioni di cui sente il bisogno e così sarà quando si oltrepasserà il velo. Nessun essere incarnato è lasciato solo ma viene accompagnato gradualmente verso quel grado vibratorio che meglio gli si confà perchè esiste una risonanza vibratoria, una assonanza vibratoria.
È importantissimo, fratelli, capire, comprendere il proprio programma incarnativo al di là di quelli che sono gli aspetti umani grossolani e portare a termine questo programma anche a costo di sacrificio, sofferenza, rinunce, costituisce il primo gradino o uno dei grandi gradini dell'evoluzione e ciò che si sperimenta su questa dimensione è molto più significativo e molto più importante di quanto si fa nell’Aldilà.
Siccome tutto ruota intorno all'elemento amore, l’amore che potete dare con il vostro corpo fisico, con le vostre emozioni, i vostri sentimenti, è molto più completo di quanto si possa sperimentare su altri livelli. Sembra un’assurdità ma voi uomini, voi umani, avete molte più chances per evolvere, per avvicinarvi speditamente verso la luce, verso l’Amore di Dio, quella luce che è in embrione dentro ognuno di voi e di noi e si espande e cresce man mano che si allarga la coscienza. La coscienza potete considerarla come un palloncino che si riempie d'aria e più si espande più si innalza.
Non so come farvi capire in termini umani che, nei confronti della metafisica, sono molto ridotti, a volte inefficaci a far comprendere il significato profondo delle nostre parole. Comunque, in vostro aiuto, c'è sempre l'intuizione che si accompagna all'intelligenza, elementi divini.
È, dunque, importantissimo sottolineare, continuare a sottolineare la considerazione giusta da dare alla propria vita, quella che si vive piuttosto che quelle passate o quelle future perché nella comprensione della propria vita, della vita presente, c'è necessariamente un prolungamento delle vite precedenti e così, nelle vite future, la vita di oggi avrà anch'essa un prolungamento, avrà una consequenzialità.
Allora, preoccupiamoci di vivere quanto meglio possibile nella considerazione di tutti i corpi che Dio ci ha dato a disposizione, ci ha messo a disposizione considerandoli importanti in egual misura e quindi rifuggendo da ogni eccessiva rinunzia che non sia motivata: rinunzia alla gioia, rinunzia alla felicità, al benessere.
Ricercare un equilibrio tra lo squilibrio continuo che la vita vi prospetta è cosa assai difficile ma anche assai meritevole e noi per questo vi abbiamo elogiato e chiamato eroi, eroine. Avete scelto un ambito di sperimentazione irto di difficoltà, di contraddizioni notevoli, di dolori fisici e di dolori spirituali ma avete anche la consapevolezza di riuscire a superare questi limiti, di doverli superare ad ogni costo, per un fine, un obiettivo, un traguardo meraviglioso.
È vero che ci sono le varie religioni che intendono educare gli uomini con i vari precetti ad una vita retta, a una vita improntata all'equità, alla giustizia ma non sempre tutto quello che è contenuto nei dogmi religiosi favorisce l'evoluzione - l’evoluzione degli uomini in tutti i sensi, l’evoluzione anche come civiltà, come rispetto degli altri, come rispetto per tutti gli esseri della natura. Bisogna andare oltre, senza per questo calpestare o inveire contro chi è convinto di essere nel giusto in modo diverso dal vostro.
Ogni creatura si è auto assegnato un compito e lo deve seguire ed eseguire anche tra strade tortuose, allungando il percorso o accorciandolo. Quel che conta non è tanto la partenza quanto l'arrivo. Comunque sapete di condividere un programma comune, un Programma divino e che Lui, il nostro Creatore ha bisogno di noi, di noi tutti, anche se, a prima vista, sembra che noi abbiamo bisogno di Lui. Non saprei come spiegarvi meglio questo concetto, un Dio che si nutre dei nostri pensieri, che si nutre del nostro amore, che crea insieme a noi per cui non si può più distinguere il Creatore dalla creatura. È questo l’Uno, l'Unità indissolubile che a molti appare frammentata.
Ora io mi fermo per darvi la possibilità di fare domande, se ce ne fosse bisogno. Siamo qui per voi.
La sorella GL domanda: … se l'evoluzione su questa Terra, nella nostra dimensione, continua anche nella vostra dimensione o finisce qui sol perché qui c'è spazio e tempo? Vorrei sapere se è una evoluzione che continua o finisce e se dobbiamo aspettare una prossima incarnazione per continuare il processo evolutivo.
R. - L'evoluzione non finisce mai, non ha una sua fine. Per la mente umana è impossibile concepire il grado massimo di evoluzione, cioè sentirsi uniti a Dio nell’Unità in un tutt’uno della creatura e del Creatore. Però questo è possibile, noi sappiamo che è possibile, che è una verità indiscutibile, una verità inconfutabile ma di difficile accettazione per la mente umana. Quindi l'evoluzione ha un suo inizio e una sua fine ma è una fine inimmaginabile, una conclusione più che una fine e continua nelle varie dimensioni dell'essere. Tu sai che sono infinite le dimensioni perché si accresce di qualche elemento in più per cui sono necessarie queste varie tappe o gradualità dell'evoluzione.
C’è altro, sorella?
Il fratello A riprende la domanda della sorella Gl chiedendo se l’evoluzione continua anche nella loro dimensione?
R. - Si ho detto che continua nelle varie dimensioni dell'essere che sono infinite. Il dibattito si infittisce …. la sorella Gl aggiunge: ma con la stessa coscienza che abbiamo adesso?
R. - Non c'è un solo stadio, ci sono infiniti stadi, innumerevoli stadi di evoluzione o di dimensioni dell'essere o di grado vibrazionale o grado di luce. Chiamatelo come volete. Non possiamo dargli una connotazione umana, è molto difficile. Quindi ci dobbiamo limitare nelle parole. Contiamo, però, sull’intuizione, sull’intelligenza che è dentro di voi che potrà chiarire meglio il mio concetto, farvi avere un’idea. Voi parlate di gradi catalogando gli Spiriti con l’etichetta di Angeli, Cherubini, Serafini, Troni ecc. .. Anche questo è un modo per dire che l'evoluzione non si esaurisce mai. La confusione ci sarà fino a quando non si raggiungerà l'unione con Dio, quando ci sentiremo Uno con Dio, Uno con il Tutto.
La sorella Gl riprende aggiungendo: “Quando arriveremo nella vostra dimensione ci sarà la possibilità di reincontrarsi con le persone con cui abbiamo vissuto su questa dimensione? Oppure l'evoluzione sull’altra dimensione allontana da questa possibilità?”
R. - Tutto è correlato al grado vibratorio che ognuno si porta appresso, quel grado di consapevolezza che ha sviluppato, che ha fatto proprio. Esso ti fa avvicinare le persone, quindi le entità che hanno lo stesso grado vibratorio. ‘’Similia cum similibus,’’ dicevano i latini. Quindi, non è tanto il rapporto umano che si è avuto con il padre e con la madre quanto questa assonanza vibratoria che poi cambia, che si modifica naturalmente perché essendo l'evoluzione in corso, in fieri, troverai altri compagni, compagni di livello, come avviene fra compagni di scuola.
Il fratello A chiede: “Nei prossimi incontri si può parlare della vita che conducete voi nell'altra dimensione? Noi per questa dimensione abbiamo più o meno idea, ma non abbiamo idea della vostra”.
R. - Ma non avete mai fatto domande di questo genere. Parleremo nei prossimi incontri. Posso anticipare dicendo che tra la vostra realtà e la nostra, la vostra risulta più piena, più colorata. Quasi, quasi, invidiamo la vostra condizione. Nel messaggio che vi abbiamo dedicato troverete la comprensione giusta del mio pensiero, rileggendolo.
Se non c'è altro, io vado.
Addio, fratelli, vi lascio la mia luce, la Luce del Creato.
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