Educazione Ai Veri Valori Dell'Esistenza
Educazione Ai Veri Valori Dell'Esistenza Messaggi Dalle Guide Angeliche
Educazione Ai Veri Valori Dell'Esistenza
02.07.2013
Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania
Fratelli diletti, siamo con voi. Anche questa sera, come tutte le altre volte in occasione di questo nostro incontro, noi vi esprimiamo tutta la nostra sollecitudine, il nostro amore e la dedizione più completa perché questo rappresenta il nostro vivere, l'essenza della nostra esistenza.
Senza l'esperienza continua, incessante a dare amore, a conferire amore, noi non potremmo far parte di questa Comunità di spiriti di luce, una Comunità che si è andata formando non per un semplice caso ma seguendo soltanto il programma, il Piano di Dio. Il Piano di Dio propone ma non ordina, non impone questo tipo di sodalizio: è una scelta che viene dalla nostra volontà spirituale il consorziarsi per aumentare, nell'unione, la nostra luce, la nostra conoscenza, la nostra grandezza divina.
E così - come voi fratelli umani quando vi trovate con gli amici più cari, con gli amici più fedeli arricchite la vostra vita con l’esperienza della compagnia degli altri e condividete la gioia dello stare assieme - anche per noi, che non abbiamo un corpo fisico, si ripropone in maniera più sottile, più profonda questo stato dell'essere.
Vi dovevamo parlare della nostra esistenza, delle modalità del nostro vivere perché anche la nostra è una vita e un modo di vivere.
Nel vostro vocabolario il vivente, la vita è quando batte un cuore e la non vita è quando questo organo cessa di battere.
Ma dobbiamo distinguere il concetto di vita del corpo fisico dal concetto di esistenza dell'essere: l'essere, o lo spirito, vive nell'immanente e anche nel trascendente - a dispetto di quanti vogliono negare questa verità perché la discendenza divina ci fa essere eterni come eterno è Dio. Quello dell’eternità è anch’esso un concetto difficile per l'accettazione umana; nell'eternità si svolge, si snoda tutto il curriculum delle creature, degli esseri.
E nell'eternità sono compresi tutti i puzzles delle varie esistenze incarnative e non incarnative. In ogni dimensione che occupa lo spirito - incarnato o no - si svolge una parte di quel curriculum che gli compete. Pertanto, noi che viviamo in una Comunità di spiriti di luce, pur portando avanti un programma collettivo, ci impegniamo, nel contempo, per il programma individuale senza entrare in contrasto e in competitività.
E, quindi, noi evolviamo perché portiamo avanti il programma individuale non tralasciando di occuparci del programma collettivo.
Se queste stesse modalità venissero applicate anche in minima parte nella vostra dimensione, in seno alla vostra Terra, la vostra civiltà prenderebbe un'altra immagine, farebbe dei grandi passi in avanti.
L'individualismo del genere umano è duro a morire ma c'è sempre tempo per la realizzazione del Disegno divino che riguarda anche questa vostra Terra. Se noi vi suggeriamo in merito alle modalità della nostra esistenza è per farvi capire che tutto è possibile allo spirito e, se non si realizza sul vostro mondo, non è per incapacità dei nostri fratelli umani: piuttosto c'è da responsabilizzare il diffondersi di un pensiero eterogeneo, un pensiero che non inneggia all'amore, alla coesione, al rispetto umano. Poco a poco, però, la vostra civiltà farà proprio il valore assoluto della fraternità e dell'amore universale.
Se questi concetti vengono inglobati dalla coscienza collettiva, si avrà una rinascita, un risveglio, un risveglio repentino e totale delle coscienze. Tutto è bello e meraviglioso sulla vostra Terra: la natura vi è amica, gli animali vi danno il loro amore e la loro sottomissione. Ma voi avete abusato e distorto queste offerte della natura. Bisogna rientrare al più presto nei ranghi e rispettare l'ordine naturale che è stato calpestato per l'interesse economico e personale.
Una società che non rispetta la natura non si può considerare una società civile e le ripercussioni di questo disordine si evidenziano attraverso le calamità e il disagio collettivo. Molte malattie che la vostra medicina riesce a tamponare, a curare - anche se non vengono eliminate totalmente - danno il passo ad altre patologie che si presentano, a volte, incurabili e perniciose assai. Se si vive nel disordine mentale e ambientale - e non nel rispetto dei canoni della natura - allora non ci si può meravigliare del proliferare di tante malattie come frutto di questo disordine, disordine alimentare, disordine ambientale.
Tutti i regni della natura sono collegati dalla cellula divina e, se all'apparenza ci sono differenze tra regno e regno, nella sostanza c'è una grande somiglianza. Se il mondo attorno a voi impazzisce, impazziscono anche le cellule del corpo umano: se si fa grande consumo di droga e di alcol, si alterano quei processi neurologici che danno luogo a quegli avvenimenti che la cronaca registra: omicidi, delitti, atrocità.
E’ inutile andare a cercare i motivi banali che hanno portato a queste tragedie. Bisogna avere una visione globale del mondo, dell'ambiente in cui si vive; l’ambiente forma l'uomo e nel suo comportamento si intravede l'ambiente in cui ha vissuto. Bisogna andare a riproporre una educazione permanente dei nostri fratelli umani: non l’educazione di tipo spicciolo che è anche importante, che è anche necessaria ma l’educazione ai veri valori dell'esistenza che sono stati dimenticati, calpestati e rinnegati.
Solamente in questa maniera si potranno fare passi avanti in tutti i settori della vostra esistenza come quello del lavoro, dell'economia, della cultura. Se lo spirito impronta ogni momento della vita dell'uomo, ogni attività umana, riconoscete l'elemento spirituale in tutto quello che fate e che dite: così la vita diventerà un'esperienza meravigliosa, un’esperienza di crescita personale e collettiva.
I nostri fratelli umani continuano in questa dicotomia, continuano a improntare le loro vite in una dicotomia con uno stacco netto tra la materialità e la spiritualità, sempreché anche questo aspetto venga riconosciuto.
Noi, invece, vi proponiamo, vi suggeriamo di unire questi due aspetti della vita, di fonderli senza per questo sottrarre piacevolezza alla vostra esistenza, senza per questo dover sacrificare momenti di gioia e di serenità.
Ma se pensate, fratelli, che tutto nella vostra vita è sacro, tutto è divino - se fatto con consapevolezza e nel rispetto, nell’accettazione della dignità altrui - non c'è errore, non c'è sbaglio, non c'è peccato. Qualcuno vi ha messo in testa questa idea del peccato ed è difficile potersene liberare. Ma cos'è il peccato? Non è nella vita che vi è stata data, nelle sue molteplici funzioni. Il peccato è nel fregare il prossimo, il vostro prossimo, per il proprio tornaconto: il peccato è non rispettare il pensiero dell'altro, la vita dell'altro per fare emergere la propria personalità, il peccato è approfittare dell'altrui ingenuità per carpire qualcosa.
Se prendete come paradigma alla guida della vostra vita questi semplici dettami, questi valori assoluti, non avrete mai problemi gravi, grossi di coscienza; se perdonate voi stessi per i vostri errori, errori di incomprensione, perché non perdonate anche gli altri per gli stessi errori? Si può dare veramente una svolta nuova alla propria vita riportandola su un binario, su un rettilineo, senza doversi girare a destra o a manca per cogliere altre opportunità, opportunità che non vanno considerate come utili al proprio cammino mentre, invece, ritardano, ritardano notevolmente il procedere in avanti.
Siate grati alla vita per quello che vi offre, per quello che vi dà di gioia, di contentezza, di piacevolezza: siate grati alla vita perché vi ha dato dei figli, dei compagni con cui dividere gioie ma anche dolori.
Siate grati alla vita perché è un'opportunità che potrebbe non riproporsi immediatamente. A volte per una reincarnazione bisogna aspettare un tempo lunghissimo e il momento in cui si creano le condizioni per una rinascita attraverso un padre e una madre, attraverso una famiglia che accolga adeguatamente il nuovo essere incarnato.
E, quindi, la vita incarnata diventa un’occasione preziosa per dare il meglio di sé, per realizzare, per conoscere la propria identità, la vera identità e per dare amore agli altri fratelli. Amore e comprensione: questo è lo scopo principale di ogni rinascita. I fattori umani - il lavoro, la ricchezza, la gloria, la notorietà - non sono fattori primari per la scelta di una reincarnazione; così pure i legami umani che si realizzano in quella esistenza sono fattori di opportunità per ogni spirito incarnato. Anche se comportano tribolazioni sono sempre fattori di opportunità e di crescita. Ricordate: anche chi vi fa soffrire è un vostro agente karmico, un maestro del karma.
Bisogna essere grati a coloro che vi danno qualche dolore anziché odiarli: amateli perché per opera loro, per mezzo loro, voi crescete, voi andate avanti; voi sublimate il dolore e la sofferenza attraverso l'amore. È questo il messaggio del Cristo quando dice di porgere l'altra guancia - che non significa farsi sottomettere ma riconoscere in chi ci fa soffrire un elemento del nostro karma che non è espiazione ma comprensione, comprensione dei nostri errori, errori di giudizio, ma anche limitazione della propensione all'amore perché qualcuno ci ha insegnato che dobbiamo dare amore solo a chi ci dà amore e negarlo a chi ci fa soffrire. Non è così, fratelli. Bisogna ribaltare tutto. A volte bisogna allontanarsi da qualcuno che ci rende la vita difficile. In tal caso si tratta di un allontanamento fisico ma non spirituale.
In mezzo a tante separazioni di famiglie, noi cogliamo come elemento conduttore l'odio, la vendetta, il rancore. Ma non è in questo modo che ci si allontana da chi non ci aiuta a vivere bene la vita e le responsabilità di questo modo di fare sono enormi e riguardano anche delle creature innocenti che sono nate da questi rapporti.
Si può fare, a volte, un percorso, un cammino insieme con un'altra creatura e, a volte, bisogna interromperlo perché non si può arrivare fino in fondo. Ma quel che conta, quelli che contano sono i sentimenti, le emozioni che questo distacco producono e su questi sentimenti ed emozioni bisogna agire notevolmente per poterli modificare. Anche chi apparentemente vi nuoce con le parole e con le azioni, non va odiato, non va calpestato, non va perseguitato ma fate in modo di affidarlo alla Energia divina che sa come agire su di lui, su questa persona, trasformando le emozioni, i sentimenti negativi, in sentimenti d' amore e di comprensione.
Affidate alla Energia divina ogni vostro malanno, ogni vostro disagio interiore perché sa come agire. L'Energia divina sa quello che vi serve e quello che non vi serve, quello che vi è utile e, pertanto, non dimenticate la preghiera che è un contatto continuo a tu per tu con l'Energia divina. La preghiera vi farà sentire meglio, vi darà vigore, energia, riempirà i vuoti della vostra vita, quei vuoti apparenti che avete creato col pensiero, con la vostra insoddisfazione per il vostro malcontento; riempite questi vuoti con l'amore che vi viene dall'Alto che è sempre disponibile per ogni creatura che lo chiede. Non chiedete cose concrete ma chiedete questa Energia che poi nelle vostre mani e con la vostra intelligenza diventerà fatto concreto, concretezza.
Non è difficile dare questo nuovo assetto alla propria vita, non è poi un grande sacrificio, una grande rinuncia. Ne convenite, fratelli? Non bisogna stare tutto il giorno a dire “Ave Maria”. Ma dare assetto al pensiero, a quel pensiero che impronta tutte le vostre azioni.
Questo è il metodo, la metodologia per travolgere un sistema di vita aberrante, non idoneo e che porta solo infelicità.
Ora mi fermo perché voi possiate formulare le vostre domande, se ce ne fosse bisogno.
Allora mi accomiato da voi lasciandovi sempre il mio amore, la mia dedizione e il mio impegno, impegno continuo, impegno perenne nei vostri confronti.
Addio, fratelli.
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