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Le aspettative in amore

Le aspettative in amore e nell'amicizia

 

Le aspettative in amore

 

16.10.2018

 

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania

 

Un saluto a tutti voi fratelli

 

Dalla nostra dimensione il pensiero è sempre rivolto alle vostre vite, perché l’amore che vi portiamo è l’amore più puro e disinteressato che possa esistere su questa terra e costituisce, quindi, quella grazia ultima, quella compensazione da tutte le sofferenze patite, da tutto il dolore incamerato. Rappresenta non un premio, ma la giusta compensazione per quanto si è dato agli altri e anche per ciò che non si è potuto ricevere in positivo. Uno stato di esistenza il nostro, che come già sapete ha lasciato dietro le spalle gli attaccamenti, le delusioni, ed è anche una condizione di libertà assoluta da tutti i condizionamenti che prima pesavano su ciascuno di noi, e attualmente ci consente di caricarci dell’onere prezioso, gradito, di aiutare i nostri fratelli umani.

 

Abbiamo usato un termine che non è quello giusto, possiamo parlare di un piacere, di un debito dovuto verso di voi, che esprimiamo ed esplichiamo con tutta la gioia del nostro cuore spirituale e soprattutto senza aspettarci un ritorno da parte vostra: in questa non-aspettativa si impernia la vera essenza dell’amore.

 

Mentre nella vostra dimensione (delle aspettative) è assai difficile potersi privare, con la conseguenza di andare incontro sempre a delusioni che, rimarcandosi nel cuore, portano sconforto e annullano la gioia di vivere.

 

È vero fratelli, nella vostra vita le delusioni sono all’ordine del giorno sempre per quel motivo di cui abbiamo accennato prima, quando vi caricate di aspettative in ogni settore della vostra esistenza, ma soprattutto nel settore degli affetti.

 

Le aspettative giocano un ruolo prioritario nonostante il vostro cuore sia così bisognoso di dare amore, di dare prove di fratellanza affettuosa, quando non c’è un minimo di ritorno, allora avviene l’avvilimento, e questo dispiacere si trasmette in tutti i vostri corpi.

 

Nonostante la mente voglia dimenticare ed annullare questi episodi, la delusione ha creato un danno enorme nei vostri corpi sottili e ognuno di loro, vibrando in una determinata maniera, trasmetterà agli altri queste stesse vibrazioni.

 

Vi chiedete a volte perché vi sentite tristi senza un motivo apparente: vi alzate al mattino senza quella gioia di vivere, di iniziare la giornata nella piena efficienza delle vostre forze delle vostre capacità.

 

Le delusioni hanno minato la vostra gioia interiore, hanno prodotto un danno non visibile anche al vostro sistema immunitario, quello che vi tiene in vita e vi protegge da tante malattie di natura endogena ed esogena. Il dolore interiore, la delusione per ciò che si è dato e che non si riceve, è qualcosa che ha bisogno di essere attenzionato maggiormente.

 

Se un mattino vi alzate e avete un dolore ad una parte del vostro corpo senza un motivo di ordine clinico e che poi scompare anche dopo aver fatto dei movimenti, senza averlo combattuto con un farmaco, è segno inconfutabile di qualcosa che va riveduto e corretto nella vostra interiorità.

 

La riflessione interiore che spesso manca nelle vostre giornate e che non ha la funzione di farvi sentire critici di voi stessi, del vostro comportamento, serve a salvaguardare quel benessere che man mano avete instaurato dentro di voi, dopo aver superato montagne altissime, ostacoli insormontabili della vostra mente e del vostro cuore. Il benessere conquistato a caro prezzo e in tanti anni di duro lavoro con se stessi e con gli altri, deve essere mantenuto, non sciupato, non sprecato, per qualche delusione che il mondo esterno vi procura.

 

I fratelli che amate e rispettate, non sono sempre nella loro veste migliore, anche essi sono soggetti a delle empasse, che non consentono loro di dimostrarsi sempre affettuosi e caritatevoli; quindi bisogna comprendere e non dare peso a queste delusioni inevitabili che la vita propone.

 

Le delusioni possono venire anche dai desideri del vostro cuore non realizzati, non concretizzati, e anche in questo caso bisogna provvedere alla riflessione e chiedersi:"ciò che ho desiderato tanto, e costruito giorno dopo giorno col pensiero perchè non si è potuto realizzare?" Occorre trovare delle risposte e non le solite risposte alle quali i nostri fratelli sono abituati: "sono sfortunato, nessuno mi aiuta, non sono in grado di arrivare a questa meta." Le risposte dovranno essere altre, di altro stampo, quelle che noi vi suggeriamo per evitare delusioni così cocenti, le risposte possono essere queste: "tutto ciò che non ottengo, non rientra nel mio programma karmico, oggi mi appare come un male, sicuramente, un giorno sarà un bene, un bene per me."

 

Non è il nostro Creatore che chiude le porte della Provvidenza e impedisce che arrivino a noi i suoi doni, ma ogni creatura, ogni essere nella sua interiorità, conosce, sin dal primo momento della sua esistenza ciò che è buono per sé e ciò che non è buono, quello che serve, e ciò che è inutile e non va ricercato.

 

Qualcuno di voi si chiede come si può arrivare a questa chiaroveggenza interiore? Un termine strano, ma è il più adatto, il più consono a questa situazione. Ognuno di noi può consultare e dare avvio alla propria chiaroveggenza interiore, ed essa si manifesta con dei codici, con dei segni che si devono anche capire, e sono quelli che ci illuminano sull’aspetto migliore del nostro futuro.

 

Sono segni inconfondibili, se si è attenti e perspicaci.

 

Quando si trovano le porte chiuse, quando si trovano gli sbarramenti, nonostante gli sforzi per arrivare ad un programma, ad una meta, alla concretizzazione di un desiderio, gli impedimenti sono segni di chiaroveggenza interiore.

 

Tutto ciò che è attorno a noi, fratelli, è vivo, è vitale e vibra ad una certa frequenza; queste frequenze, a volte si scontrano, a volte si incontrano armoniosamente producendo in voi quelle certezze che apparentemente provengono esclusivamente dalla vostra interiorità, invece, sono anche frutto di una simbiosi col mondo invisibile in cui siete immersi, siamo immersi. Se tutto è vivo nell’universo, in questo mondo, in tutti i mondi, e se la creatura pensa di essere sola su questa terra, con unici compagni di percorso i suoi genitori, i figli, gli amici, non immagina quanti altri esseri le sono vicini, che la pensano, la sostengono e collaborano alla sua crescita evolutiva, sempre attenti alle esperienze di quella creatura, al suo programma incarnativo, e desiderando dare un aiuto, se la creatura lo permette.

 

L’aiuto viene dato, comunque, a prescindere dal programma incarnativo perché lo slancio d’amore degli esseri dell’universo non guarda al soggetto verso cui è diretto l’amore. L’amore viene dato in maniera indifferenziata e verso tutti senza alcuna preclusione e senza alcuna preferenza.

 

Questo per dirvi, fratelli, che se le delusioni vi colgono in questa esperienza incarnativa per mancanza di amore non ricevuto, dovete anche essere certi che ci sono tanti esseri del creato che vi amano senza aspettarsi un ritorno; il loro obiettivo di esistenza ha la specificità dell’amore incondizionato, l’amore verso tutti.

 

È vero, anche, che ci sono entità che non hanno fatto ancora un percorso lineare verso la luce, e vanno così sbandando a destra e a sinistra, ancora appesantiti dalle debolezze umane, dalle debolezze della carne, anche se sprovviste di un corpo fisico, si portano appresso tanti attaccamenti, tante brame, tanti desideri non realizzati, tanti inappagamenti, che rallentano il cammino verso la luce e creano delle soste forzate, per responsabilità propria, non perché volute dagli altri.

 

Comunque, sono fratelli che vanno aiutati verso un cammino lineare, verso la rotta della luce, una rotta che hanno smarrito; e quindi in questa loro condizione potrebbero a volte danneggiare altri fratelli, ma non danneggiarli eccessivamente, solo infastidirli.

 

I fastidi che da loro provengono, non sono da escludere, ma neanche da prendere in seria considerazione, perché la protezione che ogni creatura ha alle sue spalle, non permette che venga arrecato danno notevole.

 

Possono essere fastidi eliminabili, solo con delle preghiere, con delle visualizzazioni che ognuno di voi è capace ed in grado di fare. Questo per chiarire un dubbio che a qualcuno di voi è venuto ed è giusto che noi approfondiamo sempre questi elementi.

 

Non pensate alle possessioni, che sono rarissime e difficilissime da interpretare, e vedono quasi sempre presente una componente di natura psichiatrica, per cui è difficile, poi distinguere la malattia dalla possessione. È giusto ritenere che certe influenze possono colpire i nostri fratelli umani provocando fastidi, tipo mal di testa, malesseri a volte inspiegabili, che poi scompaiono dopo qualche giorno, comunque non danni rilevanti e soprattutto niente di permanente.

 

Occorre porre attenzione di più, al programma karmico di una persona, alle sue vite precedenti, alle sue esperienze in questa esistenza, per quel dare e avere che non è sempre completo e sufficiente.

 

Succede a volte che i nostri fratelli umani quando sono presi dal dolore, dalla disperazione, se nella loro vita non trovano appagamento, soddisfazione totale e piena, allora scoprono la loro vulnerabilità, diventano inermi e di facile attacco da queste forze oscure che sono in mezzo a noi.

 

Bisogna conservare, a tutti i costi, un benessere interiore fisico e psichico che protegga da questi attacchi verso tutti i corpi, da quello più pesante a quelli sottili.

 

Come sempre, il lavoro più impegnativo è affidato a se stessi, e tutte le modificazioni dello status quo, dipendono dal singolo, dalla propria interiorità, nonostante ci siano gli aiuti esterni, il problema rimane sempre a carico dell’individuo, che può decidere, per sè stesso, il bene o il male.

 

Quando noi parliamo di risveglio, dobbiamo precisare che esso ha varie gradazioni, per cui quando ci riferiamo al delinquente, al malvagio, pensiamo ad un risveglio parziale dell'interiorità di questi; mentre il risveglio totale si avvale di diversi gradi di consapevolezza, e può essere attuato, giorno dopo giorno, da ognuno di voi e di noi. Il risveglio è riscoprire quelle capacità innate, insite in ogni creatura, attualmente sopite o sconosciute. Riscoprirle pian piano e metterle in atto è un lavoro immane, è un lavoro enorme, un lavoro difficile, lo sappiamo, ma dovrà essere fatto, dovrà essere intrapreso e portato avanti in tutte le esistenze incarnative. Questo modo di procedere verso la consapevolezza vi fa considerare degli eroi. Essere eroi significa non fare delle cose consuete che fa tutta la massa inconsapevole, ma discostarsi da essa, per intraprendere un percorso diverso, un percorso apparentemente strano. Ma è il percorso giusto, il percorso che si sente come quello giusto e che nessuno ti impone, ma sai di doverlo fare.

 

Quando si è sul percorso l’amore verso gli altri, verso se stessi, non diventa più un obbligo, come indicato dalla legge, dal comandamento, è qualcosa di spontaneo e di naturale, ma molto importante, perché procede all’infinito. Voi fratelli ne siete già dentro e lo state attuando giorno dopo giorno, l’avevate già scelto come cammino, in altre esistenze precedenti: già il fatto di ritrovarvi insieme a noi è un segno inconfondibile di qualcosa che continua e si ripropone nelle varie incarnazioni, è la conseguenza logica di un tratto di quel percorso.

 

E’ sempre cosa dolce ed immensamente gradevole parlare con i vostri spiriti, entrare in simbiosi con i vostri cuori.

 

Addio fratelli

 

Le aspettative in amore e nell'amicizia sono parole delle Guide Angeliche

 

 

 

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