Essere fuori dal gregge è possibile
Essere fuori dal gregge è possibile
Essere fuori dal gregge è possibile Messaggio delle Guide Angeliche
6.12.2023
Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania
Cari fratelli diletti, sono qui con voi perché ad ogni vostro richiamo noi ci precipitiamo e accorriamo più che volentieri per questo scambio di amore che, come sapete, è la linfa della nostra vita, se ancora per voi l’amore è solo un fatto non realizzabile o realizzabile con difficoltà, nella connessione evolutiva nostra costituisce l’aria, l’habitat in cui noi siamo immersi, in cui noi continuiamo a vivere; l’uomo della Terra, nostro fratello, cerca di raggiungere questa fase della sua evoluzione tra le infinite difficoltà del livello dimensionale e anche di quel contorno relativo alla società in cui è costretto a vivere; per molti di voi so che questa è una costrizione, ma quando lo spirito si sente tarpate le ali verso le sue possibilità infinite, se la società a volte vi porta a soffrire e vi fa sentire prigionieri per tutto il suo perbenismo, quali mode e consuetudini, questo può essere rifuggito, allontanato, ripudiato.
Eppure molti di voi hanno saltato il recinto dell’ovile e, come la pecorella del vangelo, hanno lasciato alle loro spalle tutto un mondo non condiviso, un pensiero non appagante e per questo significato più profondo di questo evento, di questo racconto, la pecorella, che non vuole uniformarsi alle condizioni dell’ovile, come fanno tutte le altre pecore, ma vuole intraprendere un suo vissuto, la propria strada, pur con tutte le conseguenze a cui va incontro, perché è un prezzo che si paga; così voi fratelli vi siete incontrati per fare un percorso insieme dissociandovi dal pensiero comune, soprattutto da quello cattolico, e accettando e facendo vostre delle verità a volte in contrasto con i dogmi della chiesa cattolica, siete come quella pecorella che ha lasciato il gregge e si è avviata verso un cammino incerto, insicuro, ma più soddisfacente; quanti luoghi comuni avete cancellato dal vostro vivere e dal vostro pensiero, soprattutto perché quello che non risuonava con i dettami interiori può essere allontanato, cancellato, ripudiato.
È vero che è una scelta a volte impegnativa perché non sempre è facile condividere con i vostri fratelli nei contesti in cui vivete le vostre realizzazioni, i segni della verità che vi sono stati trasmessi e che avete introiettato e fatto vostri, vi siete trovati a volte in difficolta a comunicare ad altri perché vi riunivate e i motivi dei vostri incontri, per paura di essere criticati come essere fuori dal gregge, avete sostituito ai dogmi della chiesa cattolica delle verità comprese e fatte vostre, accettate dalla vostra ragione e con il vostro cuore; ciò non toglie che l’impronta che ha lasciato il Cristo in seno all’umanità non può essere cancellata.
La valenza del messaggio cristico ha una risonanza immensa e non può essere sottovalutata da altre culture religiose, perché il Cristo ha lasciato l’impronta del perdono come fatto nuovo, eccezionale dopo il vecchio testamento dell’occhio per occhio e dente per dente; dall’immaginario Dio che invita alla guerra il fratello contro il fratello, si è passati al Dio dell’amore, al Dio della carità e del perdono, passo difficilissimo per tutti gli uomini combattuti dalle miserie della vita e del quotidiano; anche in mezzo alla lotta continua per la sopravvivenza, perché ancora tra voi fratelli ci sono esseri che si dibattono per la sopravvivenza, fratelli a cui manca il pane, a cui manca la libertà, manca il rispetto della propria vita e quindi la dignità dell’essere umano, così spesso calpestata o non considerata, ora il Dio cristiano dell’amore, amore apparentemente accettato come regola di vita, benché nelle difficolta del quotidiano e del contingente risulti di difficile attuazione, comunque è lodevole lo sforzo e l’impronta della vita di ognuno di voi per raggiungere questo obbiettivo.
Quell’amore umano che ben poco si identifica con l amore universale con l’amore Divino, risulta eppure ugualmente di difficile realizzazione, a nostro parere se si riescono a dominare e a controllare i moti dell’animo e più che altro gli istinti di sopraffazione e di dominio sull’altro, allora si può attuare una convivenza umana all’impronta della pace e della comprensione.
L’amore è un traguardo molto lontano, pur tuttavia raggiungibile se c'è l’impegno individuale e collettivo, il primo passo verso la pace e la comprensione reciproca, si attua nella propria interiorità, interiorità che è sempre in tumulto dove manca l’auto accettazione di sè, la soddisfazione del proprio operato, del proprio essere; come si può trasferire all’esterno quello che non si ha e che non si e raggiunto, non si è fatto proprio?, come gli antichi filosofi vi proponiamo la conoscenza di se stessi, la vera conoscenza e non quella della personalità, acquisita con cui si deve fronteggiare il mondo esterno l’opinione degli altri, la conoscenza di se stessi, del proprio valore, dei propri limiti, dei propri difetti e dei propri pregi, l’accettazione anche dei propri errori, perché senza errori non si cresce, senza errori non si va avanti; bisogna sempre fare il punto di questa conoscenza che permette poi di comunicare agli altri la propria soddisfazione, il proprio benessere, quel benessere raggiunto individualmente che può essere trasferito come esperienza, non come copia, ma solo come esperienza di accettazione di quanto si è fatto, di quanto si è realizzato nei vari settori del vivere.
Ciò è importantissimo, perché ormai siete uomini adulti e seri, adulti con alle spalle un percorso, un’evoluzione di cui oggi cogliete il frutto e i risultati da trasferire agli altri, cosa vi consigliamo fratelli come messaggio che proviene dal nostro cuore?, cercate di vedere con occhi diversi tutto quello che avete, non quello che non avete, tutto quello che è vostro e che avete costruito con il lavoro, i rapporti famigliari, le amicizie, il giudizio sociale che vi compete e che vi dà soddisfazione, i rapporti di coppia, con i figli, perché c’è sempre del buono e del bello nella vostra vita, non può esserci altro nel vostro cuore che gratitudine per la vita e verso tutto ciò che avete realizzato e conquistato con il lavoro e con dedizione, con impegno e gratitudine verso Dio che vi ha dato quella forza, quella determinazione nel perseguire un traguardo, un cammino.
Siate sempre grati al cielo che vi conserva in salute e che vi fa trovare risoluzione ai vostri problemi, impegnatevi costantemente e quotidianamente in questo atto di gratitudine e di accettazione, anche di quello che non vi piace e non vi aggrada, perché può essere trasformato e dimensionato nella maniera e nel modo che desidera il vostro cuore; tutto può essere cambiato, perché molto è nelle vostre mani ed è vostro potere cambiarlo, ma se vi sentite piccoli, se vi sentite pieni di difetti, o vi sentite non realizzati e guardate agli altri con invidia, allora niente cambierà della vostra vita; c'è tanto di buono e di bello e di immenso è va rivisto, va ridimensionato, noi siamo sempre qui con voi a consigliarvi per il meglio, a tenervi per mano in questo cammino cosi periglioso, perché non è facile vivere in questo contesto, in questa dimensione.
Riconoscendo un anelito verso qualcos’altro, l’anelito verso un altro mondo, un altro tipo di vita, più consona alla dignità umana, all’Essere Divino che c'è in ognuno di noi e di voi, sappiate che vi saremo sempre accanto e che potrete contare su di noi, per quello che sono le nostre possibilità, mentre le vostre possibilità sono immense ed infinite, noi vi possiamo dare coraggio, forza, amore, ma voi potete costruire la vostra realtà nella maniera che volete, cosi come la desidera il vostro cuore, anche se non sarà certo la ricerca della ricchezza, del benessere a tutti i costi, di un benessere superiore, che vi farà sentire contenti della vostra vita, soddisfatti senza aspettative.
Sempre però conservate la Fiducia.
Addio fratelli
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Essere fuori dal gregge
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