Quando si muore dove si va
Quando si muore dove si va esperienze
Quando si muore dove si va : questa mia esperienza mi ha insegnato quando si muore dove si va, dove va una persona quando muore, vi racconto la mia storia, ero in chirurgia avevo appena dato alla luce il mio secondo figlio, il dottore posò mio figlio appena nato sulla pancia per farmelo vedere, provai un forte amore per lui, provai una meravigliosa sensazione d'amore, poi persi i sensi; seppi più tardi che durante il cesareo, inavvertitamente il medico mi aveva reciso una vena e avevano difficoltà a trovarla e nel frattempo io ho sanguinato internamente; venne dato l'allarme, mio marito capì che c'erano stati problemi e poi vide tecnici e infermieri correre nella stanza dove ero con tutto quello che serviva per riattivare il cuore e fare una trasfusione; sentivo i dottori e le infermiere parlare, come se ci fosse l'eco e sentivo molto freddo, poi gli echi si fermarono e un terribile e sgradevole, acuto rumore riempì le orecchie; il rumore mi spaventava, era insopportabile e volevo che smettesse, non riuscivo a capire cosa mi stesse succedendo.
Ma quando si muore dove si va mi ero sempre chiesto e io improvvisamente ero "in un luogo scuro" poi mi accorsi di essere in un tunnel rivestito da cerchi concentrici di colore grigio; il mio corpo si stava muovendo rapidamente lungo il tunnel; i miei piedi, ero consapevole dei miei piedi, ero a piedi nudi, non erano solidi, erano più come un fumo denso; i miei occhi si concentrarono sulla bellissima luce dorata alla fine del tunnel, la luce verso cui ero diretta; prima che raggiungessi la luce, non sono mai entrata nella luce, con mia grande sorpresa, apparve al mio fianco quello che presumevo essere un "Angelo"; in quel momento il terribile rumore che sentivo nelle orecchie si è fermato.
Lui non aveva ali ma aveva capelli biondi lunghi fino alle spalle e un semplice abito bianco, sembrava un angelo "maschio", non avevo mai visto questo essere prima nella mia vita, ricordo che lo vedevo al mio fianco solo dalla vita in su, non ricordo se "brillava"; abbiamo comunicato solo tramite telepatia, non a parole; non ho chiesto all'angelo chi fosse, mi sono solo arresa all'esperienza, accettando qualsiasi cosa che sarebbe successa dopo.
L'angelo mi mostrò un rapido film della mia vita, mi vidi come una bambina che stava giocando, poi a scuola, poi adulta; niente di straordinario, niente rimproveri per i "peccati" che sicuramente avevo fatto, e nessun riferimento a qualsiasi lezione che avevo bisogno di imparare, fu solo un'occhiata molto veloce alla mia vita, questa rapida occhiata alla mia vita non è sembrata importante al punto che più tardi mi chiesi perché mi fosse stato mostrato questo film, quale era il punto?
Poi l'angelo mi chiese "ti piacerebbe tornare indietro o continuare verso la Luce?", io ho interpretato le sue parole "la luce" come il paradiso e Dio, "puoi andare lì se lo desideri!", dopo aver detto che pensavo al mio "difficile", alcolizzato, marito, al mio primogenito di due anni e mezzo, Tommy, e al meraviglioso piccolo neonato che avevo appena dato alla luce, non c'è stata alcuna esitazione e ho detto all'angelo "voglio tornare indietro, mio marito ha bisogno di me e io provo tanto amore per i miei due ragazzini che hanno bisogno di me come loro madre", mentre pensavo a loro ho provato un amore così grande per i miei bambini ma anche un senso del dovere nei confronti del mio difficile marito.
Immediatamente mi sono resa conto di essere tornata nel mondo, di essermi svegliata piena di energia e con una meravigliosa sensazione di gioia inesprimibile; ricordo di aver cercato di alzarmi dal letto, piena di energia come ho detto all'infermiera che stava sorridendo spingendomi a distendermi nuovamente, "mi sento così bene!" e l'infermiera rispose "ti senti così bene perché ti stiamo rimettendo il sangue, guarda il tuo braccio" e ho visto che mi stavano facendo una trasfusione "ti abbiamo quasi persa" disse e continuò raccontandomi che per qualche minuto ero morta ma loro erano riusciti a riportarmi alla vita, a resuscitarmi.
Ben presto la meravigliosa sensazione se n'è andata, ma non l'esperienza di essere stata da qualche parte, vicina al mondo dove continuerò la mia vita, questo che ho vissuto non è stato un sogno; è stata un'esperienza "reale".
Questa esperienza che ho vissuto mi ha portata a capire che non "dormiamo" quando moriamo, ma passiamo immediatamente a una dimensione successiva.
Ora sono anche più consapevole degli "angeli" che Dio manda per aiutarci.
Ho scelto di mantenere una vita semplice improntata alla spiritualità, concentro i miei pensieri su Dio almeno ogni giorno, cerco di avere compassione per il prossimo e tratto gli altri come vorrei essere trattato.
Dio è amore e io sapevo che la luce dorata alla fine del tunnel era piena di Dio e Amore.
Dopo questa esperienza mi sono successi due fatti fuori dall'ordinario umano, ho visto e comunicato, telepaticamente, con due spiriti; una era la mia defunta madre che è tornata per dirmi che mi amava e l'altra era uno spirito femminile sconosciuto che mi ha detto che mia suocera sarebbe morta entro quattro mesi e avrei dovuto dire a suo figlio, cioè a mio marito, e a mio suocero di essere gentili con lei; mia suocera è scomparsa quattro mesi dopo.
E io che mi ero sempre posta la domanda se ci fosse "vita" immediatamente dopo la morte o se andavamo a "dormire" in attesa della risurrezione, ho avuto risposta, certo mi ha sorpreso la possibilità di scoprire che potevo avere una scelta, andare nei regni celesti o tornare alla mia vita terrena.
Ho condiviso questa mia esperienza con mio marito lo stesso giorno e ha preso sul serio la mia "storia" e non ha riso di me ma non l'ho raccontata al dottore o alle infermiere perché sentivo che avrebbero pensato che ero pazza, poi ne parlai con mia madre poi nel tempo ne ho parlato con altre persone, ma sono persone che hanno già abbracciato una visone spirituale della vita e possono "capire".
Questa esperienza è stata uno dei momenti più salienti della mia vita! e per me basta pensarci per riviverla come se fosse successa ieri, ora so che c'è un aldilà e che un giorno entrerò di nuovo nel tunnel ma la prossima volta entrerò nella luce, invecchiando, ora ho settant'anni, penso ancora di più a questa esperienza e devo diffondere il più possibile l'amore per gli altri, perché forse i miei giorni sulla terra potrebbero essere o non essere ancora molti.
Quando si muore dove si va esperienze sono frasi di Rita
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