La vita fuori dal corpo
La vita fuori dal corpo esperienze obe
La vita fuori dal corpo : il mio medico mi stava curando ormai da alcuni mesi da una tonsillite, ma poi decise di intervenire con una tonsillectomia; all'epoca mi dissero che alla mia età avrei probabilmente provato un po' più di dolore alla gola a causa del gonfiore e dei punti, ma dissero che in pochi giorni sarei stata come nuova; una settimana dopo ero in ospedale per l’intervento, mi sentivo bene, ma la mia gola ha mostrato un piccolo segno di arrossamento; il dottore rassicurò i miei genitori che tutto sarebbe andato ugualmente bene, mi fecero un prelievo di sangue e delle lastre.
Verso sera i miei genitori mi hanno salutato e sono andati a casa e io ho chiacchierato un po’ con la mia vicina di letto che ho scoperto essere una infermiera di quel medesimo ospedale. E’ stata molto gentile e mi ha rassicurato sull’intervento che avrei fatto il giorno dopo.
Mi portarono in sala chirurgica e mi diedero l’anestetico, invitandomi a contare a ritroso, ho detto pochi numeri poi non ricordo più nulla; mi svegliai in una stanza, era la stanza dove venivano sistemati temporaneamente i pazienti appena operati, provai ad alzarmi ma l’infermiera mi disse di rilassarmi e che presto mi avrebbero portato nella mia stanza. E così attesi.
Più tardi mi diedero un ghiacciolo e una gelatina fredda, vennero i miei genitori, rimasero un po’ con me ma dato che la mia vicina di letto aveva molti visitatori decisero di andarsene e di tornare più tardi; quando i miei genitori andarono poi via in serata, rimasero gli ospiti della mia vicina.
Venne un’infermiera che, guardandomi, mi chiese dove fosse il mio cuscino … non ne avevo idea, le scrissi su un foglio di carta, e lei si avvicinò all’armadio, prese un cuscino e lo collocò sotto la mia testa ….. il problema era che io avendo avuto quel tipo di intervento alla gola, assolutamente non dovevo posare la testa su un cuscino ….
Due ore dopo, la mia vicina di letto stava chiedendo aiuto per me, ero viola e non respiravo più ed è in quei momenti che mi sono trovata a fluttuare nella stanza, sopra c'era una luce intensa, ma quando guardavo in basso, vedevo i dottori e le infermiere che stavano tutti intorno a me, cercavano di inserirmi un tubo nella gola ma poi avevano trovato un coagulo di sangue ed ebbero problemi; loro si affannavano ma io mi sentivo immersa nella pace, nella calma, nel benessere quando sentii un voce alle mie spalle “Giovanna non è ancora il tuo momento, devi ritornare, hai ancora del lavoro da fare sulla terra” e mentre cercavo di voltarmi verso la voce per vedere chi stesse parlando con me, potevo sentire le loro mani spingermi verso il basso … continuavo a dire che stavo bene, che mi piaceva sentirmi in quella condizione, che tutto per me era così caldo e confortante li … ma mi dissero “No, vieni avanti, ti guideremo verso il basso” … ma l’atterraggio nel mio corpo fu duro, fu doloroso rientrare nel mio corpo.
Il giorno dopo, raccontai tutto quello che era successo a mia madre, utilizzando quei fogli di carta che mi avevano dato per scrivere …. inutile dire che delle persone ebbero dei guai per avermi dato quel cuscino …
Seppi che avevo avuto un arresto cardiaco … ricordo che descrissi anche tutta la mia esperienza, raccontando anche dei medici presenti e delle caratteristiche particolari del loro abbigliamento …. ma il mio medico disse che era impossibile che io sapessi tutte quelle cose perché per loro ero morta e stavano facendo il possibile per riportarmi in vita.
Dopo due giorni lasciai l’ospedale ma dopo una settimana nel cuore della notte mia madre si svegliò con una strana sensazione, una sensazione di emergenza a controllarmi e venne rapidamente nella mia stanza …. mi trovò in una pozza di sangue, stavo soffocando, si erano strappati i punti, e di corsa venni riportata in ospedale. Più tardi il medico disse che se mia madre avesse ignorato quella sensazione, sarei sicuramente morta.
Quale lavoro dovevo completare qui sulla terra? dodici anni dopo mi sono sposata e due anni dopo ho avuto una bambina che ora ha ventun anni, e sì, avere un figlio è stato un compito molto molto impegnativo.
La vita fuori dal corpo esperienze obe è il racconto di Giovanna
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