Le Parole degli Angeli
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Testimonianze

Ho capito cosa è veramente importante 3

Ho capito cosa è veramente importante nella vita Testimonianza parte 3
 
Ho capito cosa è veramente importante nella vita è la terza e ultima parte della testimonianza di Luca;
 
l’indirizzo della prima parte è
 
e l’indirizzo della seconda parte è
 
Abbiamo seguito con attenzione gli eventi accorsi a Luca, a volte con vera e propria angoscia e abbiamo sentito il terrore, lo sgomento, la paura esprimersi dal suo cuore; l’abbiamo lasciato alla fine della seconda parte della testimonianza con la ferma volontà, nonostante tutto, di conoscere la verità, su questa verità si focalizza tutta questa terza parte della sua testimonianza. La verità.
 
Un abbraccio a tutti da Sara Luce, vi lascio alle parole di Luca.
 
Circa una settimana dopo mi recai con Sabrina nel nuovo locale gestito da mia sorella maggiore, un bar di provincia.
 
Presi una birra per me e una coca cola per Sabrina,ci sedemmo all’aperto e mi accorsi che in lontananza stava per arrivare una processione con un carro raffigurante la Madonna.
 
Appresso c’erano quasi tutti gli abitanti del paese,la processione passò a due o tre metri da noi e sentivo una strana sensazione.
 
Ogni persona che passava si girava verso di me con uno sguardo profondo, ero quasi intimorito, anche Sabrina disse
 
Ma perché tutte quelle persone ti guardano?
 
La mattina del 17 Luglio 2009, prima di recarmi al lavoro, mi fermai in un piccolo bar per la colazione.
 
Sopra un tavolino era presente il quotidiano delle mia città, una persona passando fece voltare la pagina e notai l’oroscopo, preciso che non leggo mai oroscopi ma quella mattina qualcosa mi diceva che dovevo farlo.
 
Non so come spiegarlo, sentivo un forte istinto a leggere quel trafiletto che diceva:
 
Non puoi più rimandare, vai fino in fondo ad una questione che oramai appartiene alla preistoria.
 
In quel preciso istante, un cagnolino di una signora intenta a bere il caffè ,si recò verso di me e leccò la ferita che avevo sul ginocchio, contemporaneamente le luci del bar cominciarono un gioco intermittente mentre i videogiochi producevano rigature parallele sullo schermo.
 
Credo sia stato in quel preciso istante che cominciai a non credere nelle coincidenze fortuite, qualcosa stava agendo su di me ma non capivo cosa.
 
Andai al lavoro in preda a mille pensieri, ero totalmente assorbito dagli eventi.
 
Dopo mezzora chiamava Sabrina, era preoccupata perché vedeva i miei comportamenti strani
 
Cosa ti sta succedendo Luca?
 
Non lo so amore mio, qualcuno mi sta controllando e non so a quale scopo, sono stanco e devo scoprire con cosa ho a che fare o ci divento pazzo.
 
Circa quindici minuti dopo, Sabrina si presentò in fabbrica con un volto che lasciava trasparire tutta la preoccupazione nei miei confronti
 
Smettila Luca, non vedi come ti stai riducendo!!, chi vuoi che ti controlli, le tue sono fisse!!!
 
Ricordati che esiste una sola persona che ti può controllare e quello è Dio, mettitelo nella testa!!!!
 
Urlai con tutta la voce che avevo in corpo
 
Magari fosse Dio!!! qualcuno mi sta controllando e fa brutti scherzi, ci sei di mezzo anche tu forse!!!!
 
Sabrina se ne andò piangendo e sinceramente la capivo, al suo posto mi sarei comportato allo stesso modo.
 
Un collega si avvicinò e mi chiese se era tutto a posto, mi aveva sentito urlare con la mia donna.
 
Lo tranquillizzai e dissi che era solo una lite tra marito e moglie, dentro di me però sapevo che nulla era a posto e questo era solo l’inizio di una giornata incredibile.
 
Quella mattina dovevo eseguire sul computer il disegno di un progetto piuttosto complicato e non mi sentivo in grado di farlo.
 
Tracciai le prime righe quando all’improvviso vidi uno sfarfallio sul monitor e successivamente comparve per alcuni secondi il disegno del progetto gia completato.
 
Rimasi pietrificato, il mio sguardo era fisso sul monitor, la mia mente fantasticava ogni genere di causa all’evento e cominciai a credere sempre di più a un contatto alieno.
 
Cominciai a sentire un distacco dalle persone attorno a me, non so come spiegarlo ma sembravano andare a rallentatore, i rumori della fabbrica, le persone che parlavano erano sempre più distanti, poco alla volta mi ritrovai in un silenzio assordante.
 
Cominciai a sentire una presenza dentro di me che diceva
 
Vai luca, vai verso Roma, scopri la verità.
 
Ero molto combattuto, non potevo mollare il lavoro in quel modo, cosa avrei raccontato alla mia donna, al datore di lavoro alla mia famiglia, però sapevo di non poter più rimandare e con una buona dose di coraggio me ne andai.
 
Non timbrai nemmeno il cartellino, stranamente nessuno vide la mia fuga, il capo era al telefono, un dipendente forse era in bagno un altro probabilmente era nel magazzino, insomma tutto combaciava e le coincidenze sembravano studiate a tavolino.
 
Tornai a casa per fare una doccia e anche Sabrina non era presente, ma era come se lo sapessi, sapevo che niente mi avrebbe fermato.
 
Presi la macchina ed entrai in autostrada, direzione Roma.
 
Erano circa le 10,30 del mattino e la macchina aveva solo una tacca di benzina, sentivo continuamente questa presenza che comunicava telepaticamente, ero talmente meravigliato nel constatare che la comunicazione telepatica era possibile che mi ero pure scordato di fare benzina.
 
Mentre procedevo nella mia corsa, sentivo il peso dei giorni trascorsi tra mille problemi svanire nel nulla, esisteva solo la mia corsa verso Roma.
 
Niente più problemi con la casa, niente più avvocati o meccanici disonesti.
 
Sentivo però il bisogno di chiamare Sabrina, non volevo farla preoccupare, stranamente il cellulare non funzionava, sentivo solo fruscii tipo quando si cerca una stazione alla radio.
 
La presenza telepatica era sempre più potente, dicevano di essere una civiltà aliena e dovevo dirigermi verso Roma, li poi si sarebbero manifestati e avrei capito i loro veri scopi benevoli.
 
Per essere preciso devo dire che non è una vera e propria voce che si sente, sono istinti o immagini immesse nel proprio pensiero.
 
Sono immagini molto nitide come altrettanto nitida è la percezione che tali immagini provengono dall’esterno, si ha la netta sensazione o intuito della assoluta e indiscutibile verità di quello che si sta pensando.
 
I pensieri provenivano dentro di me, ma allo stesso tempo sapevo di essere collegato con qualcosa che non aveva nulla a che fare con la dimensione terrena.
 
Forse non è molto comprensibile ma è l’unica spiegazione che riesco a dare, non credo esistano termini logici o spiegazioni razionali per spiegare tali sensazioni.
 
Avevo sete e mi fermai ad un autogrill nei pressi di Modena dove cominciarono le vere e proprie stranezze oltre che telepatiche anche visive e percettive.
 
Entrai in autogrill e cominciai a sentire subito un gran caldo, pensavo ad un guasto al sistema di climatizzazione ma il senso di caldo non era continuo.
 
Quando mi avvicinavo alle persone la temperatura aumentava vertiginosamente, stranamente vedevo persone dall’aspetto inquietante.
 
Tra tanta gente di brutto aspetto, notavo poco distante una donna bionda bellissima con appresso i propri due figli, due gemelli con i capelli ricci biondi, anch’essi dall’aspetto bellissimo.
 
Erano come una nota di colore tra tanto bianco e nero, stranamente al loro passaggio sentii abbassarsi notevolmente la temperatura e l’aria divenne più respirabile.
 
Feci un po’ di fila alla cassa, mentre gli sbalzi di temperatura continuavano in concomitanza con il passaggio delle persone.
 
Arrivato alla cassa dissi
 
“Vorrei una bottiglietta d’acqua naturale, a no mi scusi, la volevo gasata”
 
La commessa mi guardò sorridendo e disse
 
“Cerca di fare la scelta giusta”
 
Risposi
 
“ A cosa si riferisce?”
 
Mi guardò nuovamente sorridendo e facendo un piccolo cenno di si con il capo, poi non disse più nulla.
 
Prima di uscire mi soffermai a guardare i titoli dei libri in vendita, gli autogrill sono sempre ben forniti.
 
I titoli sembravano tutti riferiti alla mia fuga, o meglio il mio sguardo si dirigeva verso i titoli che potevano avere concomitanze con tutto quello che stava accadendo dentro di me.
 
Uno parlava di civiltà aliene, un altro era il libro di Giacobbo, 2012 la fine del mondo, altro libro si riferiva a come lasciare la propria donna, altro ancora a come scaricare il proprio datore di lavoro.
 
Altri libri si riferivano alla Chiesa in modo negativo, ai vari intrallazzi e malefatte del potere pontificio.
 
L’unico libro dove non trovavo alcun collegamento con quanto stavo vivendo era "è facile smettere di fumare", il mio sguardo cadeva spesso su quel titolo.
 
Tornai alla macchina e ripresi il viaggio, ancora una volta avevo dimenticato di fare benzina, stranamente l’indicatore di carburante non era ancora sceso e cominciai a pensare ad un guasto al galleggiante del serbatoio.
 
Dopo qualche chilometro ripresero le sensazioni telepatiche ed erano sempre più convincenti.
 
Sentivo la necessità di proseguire per scoprire la verità, però cominciavo a dubitare sulla effettiva buona causa di queste entità.
 
Inizialmente erano solo piccoli pensieri tipo
 
“E se sono esseri umani dotati di poteri telepatici? che inducono le persone a commettere atti atroci?”
 
Non avevo la certezza di nulla, ma dovevo continuare, oramai ero in gioco e dovevo arrivare fino in fondo.
 
Provai ripetutamente a telefonare ma il cellulare non dava segnali di vita, solo i soliti strani fruscii tipici di una radio.
 
Proseguivo la mia corsa in preda a mille pensieri, vero che ero molto eccitato nell’apprendere una vera e propria comunicazione telepatica, però era altrettanto vero che non potevo sapere i veri scopi di questa o queste persone o qualsiasi cosa era.
 
Sapevo che l’incontro avuto anni prima con lo strano tizio era collegato a tutto quello che stavo vivendo, anche tutte le coincidenze e gli avvenimenti strani erano collegati a quella corsa verso Roma.
 
Arrivato nei pressi di Firenze, decisi di fare una sosta per mangiare un panino.
 
Entrato in autogrill sentii subito una sensazione di benessere e rilassamento.
 
Preso il panino, mi posizionai nei pressi di un tavolino sotto ai monitor che controllano le corsie.
 
Erano presenti tre schermi, i due laterali funzionavano regolarmente ma in quello centrale succedeva una cosa strana.
 
Vedevo passare le persone contornate da uno strano alone giallastro, pensai subito a un difetto del monitor ma la cosa che mi lasciava interdetto era che non tutti avevano questa aureola e in alcuni casi vedevo passare solo una luce dalla vaga sagoma umana.
 
Prima di uscire vidi una signora che sbadatamente fece cadere una fila di libri e mi apprestai ad aiutarla nel riordinarli.
 
Ancora una volta il mio sguardo andava sui titoli, qualcuno si riferiva ancora al 2012 ma parlava di un cambiamento delle coscienze e a una rinascita, un libro spiegava come far funzionare il rapporto di coppia, un altro parlava delle opere di bene della Chiesa, uno aveva il titolo “io sono Dio”.
 
Erano l’opposto della precedente sosta a parte quello intitolato “è facile smettere di fumare“.
 
Ripartii nuovamente senza fare benzina, pensavo all’impossibilità di fare tutta quella strada senza consumare carburante, era impossibile ma stava accadendo veramente e comunque era solo una piccola stranezza rispetto a tutte le cose viste e provate fino a quel momento.
 
Cominciavo a dubitare sempre di più sulla buona causa dei messaggi telepatici.
 
Una parte di me diceva
 
”vai Luca, sei stato scelto da una civiltà superiore e pacifica”
 
L’altra parte aveva paura
 
“non fidarti Luca, sono esseri umani dotati di poteri psichici, una volta arrivato a Roma ti riempiranno di esplosivo e ti manderanno in Parlamento o al Vaticano.
 
Questi due sentimenti opposti erano sempre più chiari, ero estremamente combattuto e cominciavo a sentirne il peso.
 
Volevo continuare ad ogni costo ma non volevo essere vittima di un complotto terroristico, pensavo alla sosta in autogrill e a quando avevo raccolto i libri, sicuramente le telecamere mi avevano ripreso.
 
Cosa avrebbero pensato la mia donna, la mia famiglia, tutti i miei amici.
 
Se veramente mi avrebbero indotto a commettere atti atroci, che ricordo avrei lasciato di me.
 
Sentivo sempre più caldo, guardavo il termometro in macchina che stranamente passava da 34 a 45 gradi, le voci si facevano sempre più minacciose:
 
“Prosegui Luca, non puoi più tornare indietro, se lo fai ti eliminiamo”
 
Ero in preda al panico, sudavo sempre di più e una mosca continuava ad appoggiarsi sul naso, ogni tentativo di allontanarla era vano.
 
Allo stesso tempo la ferita sul ginocchio cominciava a sanguinare, provai a fermare il sangue con la mano e mi accorsi che anche dai pungiglioni sulle gambe usciva un po’ di sangue.
 
Urlai “che ca… succede!!!”
 
Oramai la presenza telepatica era totalmente negativa, non mi dava più speranze e la testa mi stava per scoppiare.
 
In mezzo a tutto questo terrore spuntava nella mia mente un’ immagine, erano gli sguardi severi delle persone viste giorni prima davanti al bar di mia sorella durante la processione della Madonna.
 
Tutte quelle persone che mi fissavano con aria di giudizio pesavano dentro la mia anima come un macigno.
 
Presi tutto il coraggio rimasto e urlai a squarcia gola “andate a fan….!!,eliminatemi pure, non sono un assassino e non sarò certo io l’autore di una carneficina!!!”.
 
Imboccai la prima uscita autostradale sicuro che sarebbero venuti ad eliminarmi, stranamente sentivo un sollievo mai sentito prima.
 
Non ero più preoccupato di morire, sentivo un gran sollievo per non aver contribuito a far del male ad altre persone, ora la mia coscienza era libera.
 
La temperatura in macchina scese nuovamente a 34 gradi, l’aria divenne nuovamente respirabile cosi come il sangue smise di sgorgare dalle mie gambe, ora tutto era più leggero.
 
Sentivo una beatitudine interiore indescrivibile, ero proprio in pace con me stesso.
 
Le sigarette erano finite e pensai che se proprio sarebbero venuti ad eliminarmi volevo almeno fumare un ultima sigaretta.
 
La paura era svanita ed ero pronto a tutto.
 
Mi fermai al primo tabacchino sulla strada dove all’uscita incontrai una persona di colore che vendeva collanine, calze e altri oggetti tipici di chi tira a campare di stenti.
 
Gli lasciai quasi tutto il denaro che avevo nel portafoglio, vedevo nei suoi occhi e nella sua espressione un’aria famigliare e con un tono estremamente rassicurante mi disse
 
“Ora hai capito cosa è veramente importante vero?”
 
Feci un piccolo cenno di si con il capo e il suo volto assunse un’espressione di gioia.
 
Tornai in macchina, accesi la sigaretta e pensavo "sono pronto, ora verranno a prendermi o a eliminarmi".
 
Proprio in quel preciso istante tornava dentro di me la presenza telepatica che diceva
 
“Ciao Luca, ancora con queste sigarette, vedi dove può arrivare l’essere umano con l’inganno?
 
L’ego porta a commettere atti sbagliati e nel peggiore dei casi anche atroci.
 
Qualche anno fa eri accecato dal tuo io, pensavi solo ed esclusivamente a te stesso e al tuo dolore, non ti accorgevi che intorno a te molti soffrono e per problemi assai più gravi.
 
Era una voce paterna ed ero avvolto in una sfera protettiva mai sentita prima, la sensazione di beatitudine cresceva sempre di più, nulla però poteva farmi presagire tutto quello che avrei visto e provato nel viaggio di ritorno.
 
Questa presenza comunicava continuamente, conosceva ogni mio pensiero più profondo, anzi oserei dire che persino anticipava i miei pensieri.
 
Mi sentivo come un bambino che aveva imparato la sua lezione ed ero colmo di gioia.
 
Non sapevo cosa stava comunicando con me in quel preciso istante, ma vi garantisco che la sensazione di avere Dio dentro di se è veramente forte.
 
La pace interiore provata non è paragonabile con nulla di terreno e la si raggiunge perdendo tutti i pregiudizi e le paure umane.
 
Imboccai di nuovo l’autostrada per tornare a casa, pensavo cosa potevo raccontare a Sabrina e proprio in quel preciso istante ricevetti la sua telefonata
 
“Dove sei Luca!!, continuavo a chiamare ma tu non rispondevi, sono preoccupata!!, torna subito a casa!!”
 
“Se te lo racconto non mi crederesti mai, sono nei pressi di Firenze e pensa pure che sono pazzo ma stavo facendo uno sbaglio tremendo, poi se ci riesco ti spiego.
 
Sentivo la sua presenza dentro me, ero come collegato con il tutto, non esistono spiegazioni razionali per spiegare quei momenti, posso solo dire che non stavo sognando o soffrendo di allucinazioni.
 
Era tutto cosi assurdo ma allo stesso tempo reale, ero perfettamente lucido e cosciente cosi come sto scrivendo ora.
 
Lo sentivo come un padre ed era pure spiritoso dato che mi fece un piccolo scherzo in macchina.
 
Volevo accendere la sigaretta ma stranamente non riuscivo a trovare l’accendino, provai con l’accendi sigari ma anche quello non funzionava, tutto ad un tratto sentivo crescere un oggetto nella tasca dei pantaloni, misi la mano e ne tirai fuori un accendino con un immagine di una bella donna quasi nuda.
 
Pensai a come era possibile ma d'altronde tutto quel giorno era inverosimile, forse stava provando la mia fedeltà e decisi di abbassare il finestrino e gettarlo.
 
Sentivo la sua presenza gioiosa sorridere e mi disse
 
“Bravo! adesso con cosa accendi la sigaretta?”
 
Cominciai a ridere come mai avevo fatto, non riuscivo più a smettere e lui rideva con me.
 
Probabilmente mi stava preparando per quello che avrei visto poco più avanti, stava preparando la mia anima a reggere ad una bellezza estrema, il mio cuore doveva reggere.
 
Anche le parole sono limitative per spiegare quello che ho visto all’uscita di quel tunnel, oltre alla pace interiore infinita di quel momento vedevo in cielo un arcobaleno gigantesco, le nuvole si riunirono e formarono un albero ancora più grande illuminato dall’arcobaleno.
 
Da sinistra vedevo giungere una scia (nuvole) di forma tubolare a grande velocità, anzi erano come anelli successivi, uno dopo l’altro.
 
Questa scia andava ad impattare contro questo albero frantumandolo in mille pezzi.
 
Che sensazione, tanti pezzetti colorati che scintillavano.
 
Guardavo le macchine che mi sorpassavano e mi resi conto che solo io vedevo quelle cose, addirittura mettevo la testa fuori dal finestrino per vedere se era vero.
 
Pensavo ”allora sono morto, sto andando in paradiso”.
 
A ricordarmi che non era cosi arrivava l’ennesima telefonata di Sabrina molto preoccupata, spiegavo cosa stavo vedendo preoccupandola ancora di più, cosi decise di stare al telefono con me per parecchio tempo.
 
Il cielo poco alla volta tornò normale e privo di nuvole ma le sorprese non erano ancora finite.
 
Ero quasi arrivato a casa, mancavano solo due uscite autostradali, guardo a destra e leggo uscita Reggiolo Rolo.
 
Pensavo, ”bene dai sono quasi arrivato”, dopo qualche km leggo di nuovo, uscita Reggiolo Rolo; ma come!!, se ci ero appena passato.
 
Faccio altri 5 o 6 km e di nuovo, uscita Reggiolo Rolo.
 
Penso di esserci passato almeno 12 volte.
 
Mi chiama Sabrina disperata dicendo di tornare subito a casa ed io rispondo urlando “ci sto provando ma non riesco più ad uscire!!!!!”.
 
Mi restava solo una cosa da fare, uscire a Reggiolo Rolo.
 
Presa l’uscita, sentivo la presenza dire ”ammazza, ma quanto tempo per capire” e si mise a ridere di nuovo.
 
Dopo qualche curva e poche centinaia di metri mi apprestavo a salire su un cavalcavia, mentre raggiungevo la cima cominciai a sentire un calore avvolgente partire dalle gambe e allo stesso tempo una luce intensa entrava nell’abitacolo.
 
Guardo verso l’alto e vedo distintamente il sole senza alcun fastidio, era di una potenza e brillantezza mai vista prima, gli occhi non bruciavano.
 
Cominciai a piangere a dirotto dicendo ”non merito una visione cosi, io non la merito!!!”
 
Tornai a casa e non sto qua a scrivere cosa mi sono dovuto inventare per spiegare a Sabrina e al datore di lavoro della mia fuga.
 
Per mesi e mesi mi chiedevo continuamente cosa avevo visto, con cosa avevo avuto a che fare.
 
I miei pensieri cadevano spesso su contatti alieni oppure entità spirituali, addirittura arrivavo a pensare a persone venute dal futuro con una tecnologia assurda avanti migliaia di anni.
 
Mi misi a scrivere tutta la mia storia, fino a questo punto, su ufologia.biz.
 
Sempre nei siti cercavo qualcuno che poteva aver vissuto storie simili e a dir la verità qualcuno l’ho trovato, solo che sono storie troppo difficili da spiegare e spesso si rinuncia.
 
Continuavo incessantemente a farmi le stesse domande, chi sono!!!!, perché quelle nuvole e quel sole!!!, cosa significa!!!!
 
Anche l’albero, cosa significa!!!
 
Sin da bambino disegnavo l’albero, addirittura disegnavo prima l’albero e poi tutto il paesaggio attorno.
 
Ricordo pure un sogno fatto a 15\16 anni dove mi trovavo in mezzo a una strada e vedevo un albero maestoso in cielo.
 
Qualche mese fa andai a trovare mia sorella, sul pavimento giocava il mio nipotino di 1 anno.
 
Di colpo si gira e mi fa un sorriso raggiante, nei suoi occhi vedevo tutta l’innocenza del mondo e fu li che arrivò la risposta.
 
Era limpida, chiara, trasparente e senza inganno.
 
L’ALBERO E’ SEMPRE STATO DENTRO ME
 
TUTTI NOI FORMIAMO L’ALBERO DELLA VITA
 
NOI SIAMO L’ALBERO DELLA VITA
 
QUELLA NUVOLA CHE AVANZAVA ANELLO DOPO ANELLO, STRATO DOPO STRATO, ANNO DOPO ANNO, SECOLO DOPO SECOLO
 
RAPPRESENTAVA I NOSTRI PENSIERI, LE NOSTRE AZIONI, LE NOSTRE GUERRE, LE NOSTRE PAURE.
 
CI COLPIVA CON UNA FORZA DEVASTANTE E FINIVAMO DISPERSI NEL NULLA
 
SENZA UNA META, SENZA UNO SCOPO, SENZA NESSUNO A CUI VOLER BENE.
 
QUEL SOLE?
 
COSA SIGNIFICAVA QUEL SOLE!!!!!!
 
FINCHE IN UNA LUCE ACCECANTE SI RIESCE FINALMENTE A VEDERE L’AUTORE DEL QUADRO.
 
Ora la mia vita prosegue esattamente come prima con la differenza che nei giorni bui o un po’ tristi penso a quel giorno in macchina, penso a quel sole, a quelle nuvole e tutto si colora.
 
Alla sera alzo lo sguardo al cielo e fisso le stelle, questo gesto mi basta per capire che la morte non esiste.
 
Penso a quelle persone che credono al potere del denaro e fanno di tutto pur di arricchirsi, per loro provo un profondo dispiacere perché non vedranno mai la bellezza di cui sono stato testimone.
 
Vorrei urlare e dire a queste persone che la vita terrena è solo un passaggio, solo una specie di scuola per quello che ci sarà dopo.
 
Le nostre azioni e le nostre scelte determineranno il nostro futuro dopo l’esistenza terrena.
 
Le azioni fatte con il cuore non sono mai sbagliate solo che pochi se ne rendono conto, il più delle volte si preferisce ascoltare quel maledetto ego che impedisce di vivere la vita per come deve essere veramente vissuta.
 
Luca
 
Ho capito cosa è veramente importante nella vita Testimonianza parte 3
 
Ho capito cosa è veramente importante 3
 
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