07.10.2002
Fratelli, sono con voi.
Lasciate fuori dallo spazio d’azione della vostra mente ogni assillo, ogni problema quotidiano e allontanatelo con dolcezza facendolo dissolvere in una coltre di nubi. Centrate la vostra attenzione su una luce sfolgorante che vi penetra dalla testa ai piedi e avvolge il vostro corpo, facendovi diventare una torcia di fuoco. È un fuoco che non brucia, che non distrugge; è il sacro Fuoco cosmico che tutti gli Esseri delle innumerevoli dimensioni producono incessantemente con il loro Amore e, nella stessa maniera, incessantemente, lo proiettano su tutti i fratelli incarnati e disincarnati, e su di voi fratelli speciali tanto amati, tanto seguiti, tanto aspettati.
L’attesa del vostro ritorno nelle nostre dimensioni non può più essere considerata come conseguenza della morte fisica, piuttosto è da associare a quell’ascesa, a quella assunzione, che è ormai un fatto noto, un comunicato ufficiale che vi è pervenuto attraverso Guide autorevoli, oltremodo chiare nell’esplicitare il Loro pensiero. Purtroppo, sui termini che esprimono questo passaggio ad un’altra dimensione, si è creata una grande confusione e si sono date molte interpretazioni, fra cui quella di ascendere con il vostro stesso corpo fisico.
La prima di queste interpretazioni è che tale passaggio debba riguardare soltanto la schiera degli eletti, un’altra è che la individuazione dei requisiti per il passaggio sia affidata a questo o quel maestro che si sono attribuiti questo compito. Le cose non stanno in questa maniera. L’assunzione con il corpo fisico non può essere legata al veicolo mortale, al veicolo caduco qual è la vostra carne. Riguarda il cosiddetto corpo di Luce, che è il vero veicolo per ascendere, il più sottile, non visibile a tutti. È il veicolo con cui il Cristo si mostrò agli apostoli e a qualche amico e discepolo, dopo la Sua morte, dopo la morte del Suo corpo fisico.
C’è da aggiungere che non tutti gli esseri incarnati e disincarnati hanno potenziato questo veicolo. Ci sono fratelli che lo portano già con sé in questa sede dimensionale e lo riportano, ascendendo, in altre dimensioni. La scelta di questo passaggio non è attribuita, né determinata, da una selezione operata dagli uomini stessi, ma ha stretto riferimento al Programma divino che vi vuole, ci vuole, impegnati in compiti nei quali è necessario questo veicolo. Comunque, ogni creatura che scende in questa vostra dimensione, che si cala in questa veste di carne, possiede già in progetto il potenziamento di tale corpo.
Conoscete già le metodiche per lavorare, per ampliare questo involucro, ma non sono quelle di appannaggio della mente. Le metodiche cui ci riferiamo hanno i collegamenti con il potere del vostro cuore. Quanto più amore il vostro cuore produce e ingloba, tanto più potete dare slancio al vostro corpo di Luce.
Ora immaginate, e poi fermate la mente su questa immagine, una figura di grande potenza, di grande luminosità che sovrasta su di voi. È il gigante buono, devoto servitore e padrone della vostra essenza; è il vostro referente più immediato nel cui immenso raggio d’azione della sua sfera è contenuto il Potere divino, quel Divino che vi sembra così lontano, ma che è così vicino, come vostro immediato referente. Dovete a questo servitore-padrone tutto il vostro benessere; a lui chiedete la vostra salute fisica, la pace per il vostro cuore, la serenità per la vostra mente; a lui chiedete quanto non possono darvi i vostri fratelli. Chiedete l’impossibile, perché tutto è possibile.
Se vi estendete, se vi allungate idealmente, sapete che la sua Luce, la sua Energia può compenetrarvi e trasmettervi il suo Potere, quel Potere divino riconosciuto e legittimato, che è in ogni essere. Perché, dunque, non credere, non essere convinti di poter guarire se stessi, di rinvenire la felicità, la gioia della vita? Perché non vi convincete? È immenso il tesoro che vi è stato donato e che non viene utilizzato. Perché non essere certi che l’Amore divino, la Paternità universale, vuole il vostro e il nostro bene? Ciò che non rientra in questi canoni non è Opera Sua, e va neutralizzato e trasceso. Ogni paura di malattia assume forma e dimensioni smisurate nella vostra mente e può capitare – come è capitato a qualcuno di voi – che questa paura assuma, crei, una forma che diventa concretezza in modo quasi soprannaturale. Convincetevi che siete nelle condizioni ottimali per rigenerarvi, per combattere e annullare ogni progetto di malattia, ma fate in modo che sia debellato sul nascere. Così come l’avete prodotto come frutto della vostra infelicità, frutto del vostro malcontento, alla stessa maniera potete attivare il processo inverso.
Vi ho esortato ad occuparvi, anziché a preoccuparvi, della vostra interiorità che è prioritaria come valore assoluto. Questa sera ripropongo ancora questo mio consiglio amorevole dettato dal desiderio di tutti noi della Comunità che io rappresento: desiderio di vedervi gioiosi, di sentirvi pieni di Energia e, soprattutto, capaci di scorgere quei cambiamenti tanto attesi, capaci di realizzare quella metamorfosi cui voi e noi aneliamo: dallo stato di sopore allo stato di risveglio.
Dal bruco addormentato uscirà la farfalla.
Tutto questo lo vuole il vostro cuore, ma la mente è distratta, fuorviata da tutti quei falsi valori che la società vi propone. Sta a voi fare in modo che queste voci, questo frastuono, tacciano nella vostra interiorità, così da far risuonare quella autentica del vostro spirito, che vi propone tutto ciò che è per il vostro bene. Per tutto questo c’è un prezzo da pagare, e se siete disposti a girare le spalle, a distaccarvi dalla massa, apparentemente vi troverete soli e diversi, ma con una immensa ricchezza a vostra disposizione che reintegrerà la solitudine fisica e affettiva, che avete apparentemente creato e nella quale credete di trovarvi. Lo stare con gli altri dovrà essere inteso come scambio reciproco e non una maniera per fuggire dalla solitudine.
Sono certo, siamo certi, che raggiunta la consapevolezza, ogni essere non si sentirà mai solo, ma colmato dall’affetto e dall’amore che a lui giunge da ogni luogo, da ogni dimensione. È questo ciò che noi vi auguriamo ed è questo ciò a cui dovete tendere.
Siete nei nostri cuori, lo siete stati, e lo sarete sempre. Prendete in seria considerazione, come guida della vostra vita, quanto vi abbiamo detto
Addio.
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