06.01.2003
Fratelli, la collaborazione tra la vostra dimensione e la nostra è sempre motivo di grande gioia che si ripropone.
Miei cari fratelli umani, avete lasciato alle spalle tutto un mondo vecchio, desueto, un insieme di esperienze che lasciano il posto a quelle nuove e preziose della nuova Era. Questo nuovo mondo che nasce per voi, vi sembra essere ancora all'alba del suo apparire, ma è già da tempo nel suo pieno splendore, nella sua massima luce. Così com'è, noi dalle Mani di Dio lo poniamo nelle vostre mani, con l'augurio e la certezza che possiate farne un buon uso e trarne tutte le risorse, tutti gli aiuti per una rinascita completa e collettiva, sia di questo pianeta, sia degli esseri che lo abitano.
In questo mondo immaginario che è di vostro dominio, e nel contempo vi domina, ed è tuttavia vivo e palpitante nella sua essenza, avete spianato le cime più irte, i percorsi più ripidi e accidentati. È stata faticosa per voi la nostra collaborazione, ma oggi il risultato è fonte di gioia e di soddisfazione, perché ognuno ha dato il meglio di sé. Possiate oggi trovarvi a percorrere un terreno pianeggiante, ormai tracciato.
Sono stati superati gli ostacoli, le barriere che vi impedivano di raggiungere il centro di ogni cuore, mentre oggi, all'apertura del vostro, si accompagna quella dei vostri simili che incontrate, anche quelli che sembravano incapaci di aprirsi. È facile intuire, per voi che mi seguite, il processo del risveglio della coscienza. Per voi che tale risveglio lo registrate nel vostro tempo avete già la percezione che è a voi collegato, è già facente parte del vostro "sentire".
Come il disgelo della vostra Terra dall'era glaciale è proceduto per gradi, con grande lentezza non facilmente visibile dagli occhi umani, tuttavia, all'improvviso, inaspettatamente, l'inverno è scomparso e la primavera già esplode in un tripudio di forme e di colori. Allo stesso è proceduto il vostro risveglio. Da una natura apparentemente morta, ma in effetti assopita, si afferma sempre la vita. La similitudine, l'accostamento, tra la vostra essenza e i processi della natura, tra il vostro essere e il corso di un'incarnazione, è un dato di fatto che vi dimostra che l'impronta del Genio creatore per eccellenza è onnipresente anche nella continuità apparente della vostra esistenza.
Si chiede un consiglio per un fratello gravemente malato
Il riferimento a questo fratello che ci viene segnalato, e che è causa di dolore e di sofferenza anche per i suoi familiari, deve risultare chiaro ai vostri occhi.
Nell'esperienza che egli sta vivendo, di malattia e di dolore, noi vediamo lo spiraglio di una grande Luce, Luce che è la salvezza per la sua anima oppressa e soffocata da troppi desideri non concretizzati, da troppe ambizioni non realizzate per intero. Questo stato di infermità è reclamato dal suo spirito per una necessaria presa di coscienza dei veri valori della vita. Comporta un prezzo molto alto, molto oneroso che questo fratello ha deciso di accollarsi, un prezzo per riscoprire Dio dentro e attorno a sé, fra tutte le persone che lo curano e lo sostengono, fra i familiari che lo amano e spendono, con preghiere e affetto autentico, il massimo delle loro energie per vederlo risanato.
Per questo obiettivo, ognuno nel suo coinvolgimento amoroso, siete chiamati anche voi.
Noi, Fratelli di altre dimensioni, ci attiviamo con sollecitudine, con la massima disponibilità, per convogliare, assieme a voi, verso questa creatura, tutto l'Amore e la Luce che il nostro Creatore ci consente, affinché sia fonte di guarigione per il suo corpo, sollievo per la sua anima e aiuto per lo svolgimento del suo programma che non può essere alterato da nessuno di noi, ma solo dalla sua volontà spirituale. Noi, come voi, ci auguriamo che le nostre preghiere possano scongiurare il tanto temuto epilogo della sua esistenza nella carne. Il nostro Creatore, nella Sua immensa Saggezza e Bontà, conosce il bene supremo per ogni anima e sa accompagnarci con varie modalità verso questo obiettivo. Ci accompagna, ci sostiene, ci illumina, mettendo al fianco di ognuno una Guida, un Protettore, un gruppo di preghiera, affinché ogni fase di questa esperienza assai dolorosa per la mente, e assai traumatica, possa essere attutita, ammorbidita dall'amore che da tutti le giunge, in modo che così confortata e coccolata la sua anima possa decidere e scegliere il proprio percorso spirituale.
Non possiamo dare la risposta ai familiari, così come se l'aspettano, perché la decisione ultima, la decisione che dà fine ad un'esistenza nel corpo fisico, è affidata unicamente alla coscienza di ogni essere, alla volontà spirituale che è in simbiosi con la Volontà divina.
Domanda - A proposito del nostro coinvolgimento cui hai accennato allo scopo di aiutare la persona alla quale hai dedicato il messaggio appena dettatoci, vorrei sapere se i risultati dei nostri interventi, anche nei riguardi di sorelle e fratelli del nostro gruppo, tardano a manifestarsi ai nostri occhi a causa delle nostre aspettative, o per altri motivi.
Risposta - La luce di guarigione, di risanamento, che usate nel servizio al quale siete preposti, è l'Energia che proviene dal Creato. Perché si manifestino effetti eclatanti, che i vostri occhi possano cogliere, questa Energia non deve trovare ostacoli in nessuno dei vari corpi che compongono l'essenza di chi a voi si rivolge. Un ostacolo può trovarsi a livello mentale, o a livello emotivo, o ancora collocarsi nel profondo di ogni essere in cui può esistere un rifiuto, una non-richiesta, una non-accettazione, perché si è scelta la sofferenza per una sorta di "purificazione", secondo i suoi personali convincimenti. Pertanto, nell'intento di voler superare totalmente il cosiddetto "karma", nel suo aspetto di espiazione, nel suo aspetto di colpa, nel suo aspetto di castigo, si può intravedere, si può connotare la motivazione personale di ogni scelta.
C'è ancora un'altra considerazione da fare: un essere risvegliato può convivere gioiosamente e serenamente anche con una infermità, senza che questa possa nuocere alla sua grandezza. La malattia rimane di pertinenza soltanto dell'involucro fisico che viene lasciato in questa dimensione.
Non pensate, dunque, con leggerezza e faciloneria, che il processo di guarigione, che lo stato di salute del vostro corpo, possa essere sempre un segno inequivocabile di risveglio per ogni creatura, o viceversa, uno stato di malattia, un'infermità, possa essere necessaria, o possa essere connotata come sonno. Non traete conclusioni affrettate e pessimistiche sulla vostra opera, perché l'intento precipuo di questo cerchio di luce e d'amore è diretto, è orientato specificamente al risanamento, al sostegno della vostra e dell'altrui interiorità, al ripristino di una serenità che può portare all'accettazione consapevole di qualche malanno e, nel contempo, servire anche ad ottenere la guarigione fisica.
Non fermatevi mai alla superficie delle cose, dei fenomeni. Conducetevi sempre al centro del problema e nella profondità di ogni essere. Esistono elementi nascosti, non visibili, ma facilmente intuibili, perché ogni creatura è un'incognita per se stessa, ma comprensibile nella sua interezza da parte di chi la ama, di chi la fa oggetto della sua attenzione. Nel vostro cammino, non tutto procede nella regolarità della logica di cui è colmo il vostro pensiero nel terreno in cui vi muovete, in cui operate, in cui tutto ciò che non coincide con i vostri paradigmi viene ritenuto illogico. Usate, dunque, l'intuito spirituale per capire, per comprendere ogni creatura; solo così si va avanti, si procede nel campo della metafisica.
È fuori luogo, ormai, usare tali strumenti inappropriati, inadeguati nel campo d'azione in cui vi trovate e vi troverete. Le perplessità, che sopravvengono e che sopravverranno, discutetele tra di voi, usando gli strumenti che vi abbiamo man mano indicato, eliminando così ogni dubbio che non deve mai permanere al di là del momento in cui sorge.
Questo è il mio consiglio.
Addio.
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