Le Parole degli Angeli
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Gruppi preghiera

12.02.2003

Fratelli cari, sono stato mandato tra voi come portavoce di molte Comunità spirituali che, pur appartenendo a varie dimensioni, sono legate a voi da esperienze condivise nell’Eterno Presente. Non dovete dimenticare, dovete sempre tenere a mente, che le vostre essenze, i vostri spiriti, sono stati, sono e saranno impegnati in simultanea in un sodalizio di intesa e di collaborazione con la multidimensionalità di tutti gli Universi.

Nello stato di inconsapevolezza cui si soggiace in una incarnazione, questo mio dire può sembrare inaccettabile, ma quando comprenderete, vi renderete conto delle infinite possibilità dell’essere nella sua molteplicità, nella sua aspazialità, nelle innumerevoli caratteristiche che lo contraddistinguono, e soprattutto nella sua atipicità rispetto al vostro conosciuto, farete vostro questo mio concetto, questa verità che ora vi espongo.

Le perle della saggezza appaiono disseminate, lontane l’una dall’altra, prima che si formi la collana, la preziosa collana dell’Unità. Ma questa Unità è, è stata e sempre sarà nella mente di Dio, e noi e voi Suoi figli l’abbiamo messa insieme, le abbiamo dato corpo rendendo concrete, ad una ad una, tutte le perle. Ogni perla staccata dalle altre ha un suo valore intrinseco, ha un suo splendore, ma assieme alle altre forma una catena, forma un gioiello di cui essere fieri. Ogni spirito sa con certezza dove e come trovare in sé le perle, senza alcun errore, senza alcuna esitazione, perché ogni spirito diventerà, già è, una perla di questa collana e, nel contempo, è la collana intera.

Nota – Poiché a qualcuno di noi del gruppo potrebbe sfuggire la profondità del Pensiero espresso dai Fratelli, mi permetto di sintetizzare alcuni concetti da Loro stessi espressi nel prosieguo degli anni del nostro sodalizio.

Premesso che ogni essere esperisce in simultanea in tutti gli stati di coscienza: dalla cellula indifferenziata ai vari aggregati che assumono corpo, più o meno consistente, nei vari Regni della Natura tridimensionale e negli innumerevoli Piani multidimensionali della Manifestazione;

- tenendo conto che nel Regno del Relativo ogni essere può permettersi di conoscere se stesso solo tramite l’esperienza senza la quale nulla potrebbe provare nel Regno dell’Assoluto, dove non c’è nulla che egli non sia;

- prendendo in considerazione che ogni Comunità appartenente a ciascuna delle varie dimensioni, sovraintende sulle, e contiene quelle, parti di ciascun essere secondo il grado di coscienza raggiunto;

- riassumendo che tutti i frammenti (perle di saggezza) di ogni Individualità spirituale tendono ad espandere la propria coscienza e a comunicare fra loro per realizzare la consapevolezza dell’Unità;

- ricordando che ogni perla consapevole di sé entra in risonanza con tutta la collana…

Sembra che i Fratelli vogliano comunicarci che tutti i nostri frammenti, apparentemente separati, si stiano riunendo per realizzare la collana.

La religione cattolica sui cui pilastri, sui cui fondamenti si è formato il vostro pensiero, ha prodotto in molti nostri fratelli molti dubbi, molti interrogativi le cui risposte sono insoddisfacenti alla vostra apertura mentale. Queste carenze registrate continuamente da chi ha approfondito il pensiero cattolico, il pensiero cristiano, non sono attribuibili al pensiero, all’insegnamento che il Cristo ha lasciato ai Suoi fratelli. Tutti i dogmi, tutte le verità accettate per fede, non provengono dalle Sue divine parole; tutti i riferimenti, tutte le rielaborazioni del Suo pensiero hanno creato ulteriore confusione sfociata poi in tante altre dottrine in seno alla stessa cristianità.

Vengo al punto per rispondere ad una vostra domanda non verbale. Se seguite alla lettera i detti dei Vangeli e fate di essi la forza trainante della vostra vita, io vi dico che l’impronta che il Cristo ha lasciato su questo pianeta non si può individuare nei libri. Vi è molto di più. Dalla Sua bocca, dal Suo cuore, non sono mai venute fuori prescrizioni, comandamenti da accettare, da seguire per ubbidienza e per fede. La Sua impronta indelebile è nel cuore di ognuno di voi e di noi, perché l’abbiamo conosciuto e con lui abbiamo condiviso tanti giorni, tante esperienze. Per tale motivo, possiamo ben comunicare ad altri, con certezza, che il Suo pensiero è stato e continuerà ancora ad essere stravolto dalla parrocchia, dalla chiesa in generale. Quella chiesa che si è assunto il potere, che si è assunto l’arbitrio di essere portavoce del messaggio del Cristo.

Ognuno di voi, ognuno di noi, deve considerarsi portavoce dell’esempio e dell’Amore con cui Egli ha lasciato agli uomini di buona volontà la Verità semplice e chiara, in modo accessibile a tutte le menti. Pertanto i dogmi, le verità accettate per fede, non sono attribuibili, non provengono dallo Spirito del Cristo.

La Vita eterna che Egli ha prospettato e promesso ad ogni essere, l’affermazione sulla incorruttibilità dell’Essenza di ogni spirito, non hanno alcunché di misterioso per essere racchiuse in un dogma. Se riflettete, se fermate la vostra attenzione su questi concetti, e vi liberate dal risaputo, dal tramandato, da ciò che vi hanno messo in testa, potete accostarvi con immediatezza al Pensiero del Cristo. D’altronde, con i dogmi, il potere ecclesiastico è diventato sempre più forte e dominante mediante le auto referenti attribuzioni divine avocate a sé e suddivise nelle varie gerarchie.

Tuttavia, in seno alla chiesa cattolica ci sono stati vari Spiriti illuminati, Fratelli portatori di saggezza e d’amore, sempre pronti al sacrificio, ma la designazione del loro compito e il carisma loro attribuito non provengono da altri fratelli mediante elezione, ma esclusivamente da Dio, allorché quell’uomo ne è degno, ne è capace.

So che posso parlarvi in questa maniera senza suscitare indignazione o scandalo nei vostri animi. Parlo a delle menti aperte, a degli esseri consapevoli. La “giustizia” che sul vostro piano implica la sua controparte di “ingiustizia”, ed è intesa come vendetta, non è stata attribuita a Dio dagli Esseri speciali sopramenzionati, che tanto bene hanno fatto all’umanità. Questi, pur nelle vesti di sacerdoti o frati, hanno eseguito il loro compito con estrema diligenza e con nobile sacrificio. Fate in modo che nei vostri cuori non alberghi mai il giudizio o il disprezzo per tutti coloro che tante assurdità hanno divulgato nei secoli, né per coloro che seguono per conformismo la stessa ipocrisia che cogliete in seno alla chiesa cattolica. Non scontratevi mai, neanche verbalmente, con chi non condivide questo nuovo pensiero. Siate sempre morbidi, apparentemente malleabili, ma fermi e decisi nelle vostre conquistate verità.

Ora, dopo questo mio dire, impegniamoci congiuntamente nell’opera di aiuto per la guarigione, per il benessere di ogni creatura che a voi e a noi si è raccomandata e, in nome dell’Amore divino che ci ha creato e che ci contraddistingue, e nel contempo ci unisce, poniamo idealmente le mani su ogni creatura sofferente; imponiamo loro l’energia della salute e del benessere, l’energia risanatrice come in questo momento avviene nei vostri corpi che si attivano, che si risvegliano all’ordine, all’armonia divina. Tutti i fratelli che avete in mente, quelli che sapete angosciati, disperati, abbattuti, sono sotto le vostre mani e sotto la nostra tutela.

Se in questo momento sentite battere più forte il vostro cuore è perché il nostro cuore lo sta stimolando per darvi prova della nostra presenza.

Mandate, mandiamo amore in ogni parte della Terra, affinché ogni nostra parola di pace non resti soltanto un suono pronunciato, ma sia pace resa concreta con l’intento mirato. Centratela nella vostra mente e nel vostro cuore, questa pace, come se fosse una creatura che conoscete e amate teneramente e fatela crescere ogni giorno, come cresce una pianta rigogliosa.

La pace del mondo, della Terra, crescerà in corrispondenza con la vostra stessa pace, con la pace del vostro animo.

Addio, fratelli.

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