05.11.2003
Un saluto a tutti voi, fratelli.
Sulla Terra, sul pianeta azzurro, dai quattro punti cardinali, convergono le energie d'Amore e di Luce che avete chiamato e attivato con una richiesta così convinta, così sincera, che non può rimanere ignorata.
Noi, come Fratelli della grande Luce, dobbiamo e vogliamo attivarci, perchè su di voi, e su questo piccolo pianeta, possano convergere tutte le potenzialità che sono insite nell'Universo. A questo dono che vi si fa potete dare corpo e sostanza anche per le vostre necessità personali, inquadrate e circoscritte entro quei limiti che voi stessi avete riconosciuto, quei limiti che sono preposti alla crescita. Tutto ciò, affinchè la mente possa non distrarvi o fuorviarvi nell'ampio panorama degli allettamenti e delle seduzioni della dimensione e dell'epoca in cui credete di vivere. Sono proprio questi i limiti allargati dal vostro personale potere decisionale, quale risultato della vostra scelta, che contribuiscono a rinforzare la perspicacia, a far crescere il discernimento e a proclamare la propria azione dandole un andamento, un corso lineare e, nel contempo, conservare e addirittura potenziare, quella particolare sensibilità e morbidezza mentale che vi fa essere comprensivi, compartecipi e compassionevoli del dolore degli altri, nelle loro azioni nel cosiddetto bene e nel cosiddetto male.
Anche se la cronaca annovera ogni giorno episodi raccapriccianti, episodi di violenza fra uomo e uomo, anche nei confronti delle creature che considerate inferiori, non può più esistere un sentimento di indignazione e di riprovazione verso i vostri fratelli. Se ancora vi chiedete come interpretare la parola "giudizio", so di certo che quelle poche, rare volte nelle quali vi trovate in questa condizione di giudicare, metterete in atto non il giudizio, ma il discernimento. Sarà questa la prerogativa, la prerogativa degli illuminati, non certo indifferenti e ottusi di fronte alle due facce della vostra esperienza incarnativa, ma proprio in questa duplicità di aspetti siete in grado di comprendere che quel che appare nella duplicità è unicità. è vero che nella fattispecie del vivere quotidiano dovrete affrontare risoluzioni che vi permettano di vivere in armonia con i tanti fratelli, ma dovete trovare delle escamotage per allontanare, in seno alla vostra cerchia di azione, ogni impulso a ferire i loro animi. Siete in grado di poterlo sempre fare, senza attribuire a questo o a quel fratello la colpevolezza di ciò che appare un tentativo di volervi danneggiare.
A qualcuno dei presenti è capitata una brutta avventura che poteva fargli prendere una strada sempre più in discesa. Fortunatamente, la voce dello spirito, che si fa sentire da chi è attento, questa voce imperiosa ha dato i lumi della consapevolezza. Nessuno può essere irretito, plagiato, se il suo essere non acconsente.
Rivolgo ora la mia attenzione ad una sorella, affinchè ella possa sentirsi sicura, certa delle presenze che l'accompagnano e su di lei vigilano; la rassicuro sull'andamento regolare della sua azione, perchè è un percorso segnato, un percorso definito, per il quale deve essere sempre vigile e attenta in ciò che pensa, in ciò che fa. In ogni caso, chi la protegge, chi la sostiene, avrà modo di destare la sua attenzione quando questa può essere assopita.
A voi, giovani fratelli, giovani di questa epoca, ma di vecchia conoscenza, affido un compito, un compito impegnativo, ma molto onorevole, meritevole di tutta la nostra stima e rispetto e meritevole della nostra gratitudine. Avete in mano la chiave, il passe partout, per accedere e penetrare nelle coscienze dei vostri simili e comunicargli con semplicità e intenso amore i principi di verità, i principi basilari di cui noi siamo i messaggeri, e lo siete anche voi: il principio dell'amore, della fratellanza, della solidarietà, il principio dell'uguaglianza fra tutti gli uomini della Terra, il principio del rispetto della apparente diversità, il principio della solidarietà. Se non si sviluppano, se non fanno radici nelle coscienze di tutti i nostri fratelli, ogni parola, ogni discorso, resteranno solo semi della retorica; sarà una perdita di tempo. A voi giovani è affidato questo compito, perchè siete i portatori di innovazione. La modernità del futuro, del tempo a venire, sarà improntata su questi principi, sullo sviluppo di questi principi. Principi che oggi sono sulla bocca di molti, ma non sono ancora penetrati nel cuore di tutti.
Quanto più vi addentrerete nella conoscenza, nella cultura, tanto più vi sentirete semplici, modesti come gli uomini più umili della Terra. Il mondo di domani, la società futura di questo pianeta che sarà in stretta collaborazione e interazione con le culture di altri pianeti di altre Galassie, non potrà avere altri dettami se non questi.
Quando si respirerà la stessa aria, quando ci si nutrirà dello stesso cibo, cadrà ogni idea, ogni velleità di guerra, di sopraffazione e di sfruttamento fra i vari popoli.
Vedete, fratelli: tutto questo già esiste, è reale nella grande trama del Disegno divino, ma siete voi, siamo noi che lo faremo diventare concreto mediante il pensiero, mediante l'azione, mediante l'esempio. Non posso darvi altri aiuti se non consigliandovi per i vostri bisogni, per le vostre necessità di mettere in azione il vostro potere divino, che ancora sconoscete nella sua immensa portata, e per renderlo efficiente ed efficace.
Pertanto, datevi da fare, chiedete aiuto a voi stessi e non ad un dio fuori di voi, ma al dio interiore, perchè realizzi tutto ciò che la mente e il cuore in simbiosi hanno progettato e voluto.
Da parte nostra avrete la nostra presenza, la nostra attenzione costante di Fratelli amorosi, legati a voi da uno stretto nodo d'Amore indissolubile ed eterno.
Addio, fratelli.
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