26.05.2004
Sono con voi, fratelli.
Dal mio punto di Luce sono corso a questo punto di luce costituito dal vostro gruppo, luce che diventa sempre più potente, sempre più penetrante. Mi avvicino ai vostri cuori e con un cenno impercettibile, con il tocco del mio Essere, vi scuoto dal torpore e dall'appesantimento che la mate-ria densa, che la materia pesante ha determinato. Se nel risveglio emergono tutte le peculiarità, tutto l'amore di cui sono potenzialmente pregne, se sentite i vostri cuori battere in maniera alquan-to diversa dal solito, è perchè questa trasfusione d'amore ha riempito tutti i recessi, tutte le cavità carenti.
Come sapete, siamo ad un punto cruciale del vostro divenire, nel quale e durante il quale cadranno tutte le maschere, perchè il vero essere di ogni individuo possa essere messo a nudo e manifestare le proprie possibilità e il compito precipuo per il quale si trova in questa dimensione. Non è più tempo dei "ma", e dei "se"; non è più tempo per gli indugi, per i ripensamenti, perchè ogni individuo, ogni fratello che ha riconosciuto in se stesso e negli altri quell'intrinseca dignità che gli ha assegnato il Divino, può liberamente manifestarsi, può liberamente esprimere l'integrità del Pensiero superiore che è verità che assimila, che abbraccia i vari aspetti della Verità i cui principi si fondano sull'amore ed il rispetto reciproco.
Non perdete le vostre speranze, fratelli, vedrete a poco a poco cadere i muri divisori di quella separatività che l'uomo, tenacemente, ha edificato e del falso convincimento, dell'erroneo convincimento di proteggersi, di salvare la propria integrità di pensiero dall'inquinamento delle va-rie mode. Queste mura così invalicabili, queste fortezze possono, devono e saranno abbattute dalla carica d'amore che diventa esplosiva, dilagante, di tutti quegli uomini di buona volontà che hanno lavorato alacremente, che hanno molto sofferto per l'ingiustizia, per la disapprovazione altrui.
Questi fratelli, a noi molto cari - e sono tanti nel vostro mondo - avranno il compito e si as-sumeranno anche il rischio di uscire allo scoperto e di pronunciare la verità. La verità si articola in maniera semplice, in maniera comprensibile, ma diventa confusa, può diventare confusa, può di-ventare controversa, se l'uomo mette in moto tutti i meccanismi della mente e tutti gli inganni che essa propone.
La Verità - come altre volte ho già detto - può essere compresa anche da un bambino che ha il cuore libero da sovrastrutture e non è ancora appesantito dalle molte emozioni. Ma se credete che ancora dovete celarvi per paura di scandalizzare, per paura di essere derisi, sappiate che siete in grande errore. Non a caso abbiamo fatto riferimento al messaggio semplice, ma difficilissimo da attuare, che vi ha lasciato il Maestro Gesù, tant'è che in ogni esperienza che voi fate, negli incontri anche con maestri evoluti, dell'oriente o dell'occidente, l'immagine del messaggio del Cristo risalta e viene sempre presa in considerazione. Ma non va tolto il merito ad altri Maestri ascesi, ad altre incarnazioni divine che si sono manifestate nelle varie epoche della vostra storia, ma il messaggio del Cristo è più immediato, è più semplice e più adattabile al vostro tipo di cultura, al vostro grado di civiltà. In queste semplici parole è racchiuso tutto l'insegnamento che Lui ha esplicitato nel suo tempo terreno: "Ama il prossimo tuo come te stesso". Le due parti della frase non possono essere disgiunte, separate e distinte; entrambe vanno prese in considerazione, entrambe vanno messe in pratica, insieme.
Nel nostro lungo sodalizio abbiamo sempre accennato, e ci siamo spesso ripetuti, enfatiz-zando la seconda parte di questo messaggio, perchè la conoscenza di se stessi è a volte molto do-lorosa, molto lunga, con alti e bassi, con momenti di caduta, ma porta sempre, alla fine, all'accettazione e all'amore di se stessi. Nel contempo, si svolge il processo dell'accettazione degli altri, anch'esso doloroso su questo piano dimensionale, costellato di illusioni e disillusioni, di false aspettative, ma anche questo, alla fine, dopo tanto girare in tondo, porta sempre all'accettazione e all'amore degli altri.
Le mura di Gerico che l'uomo ha costruito per distinguersi dagli altri, per non sentirsi un tutt'uno con gli altri, cadranno rovinosamente, perchè l'amore è più potente della mente con i suoi pregiudizi e le sue discriminazioni. Perciò io vi dico che sarete chiamati, collettivamente e indivi-dualmente, a prendere una posizione chiara nel rivelarvi e dovrete essere anche pronti ad aiutare chi apparentemente non merita questo amore. Sarà una grande prova d'amore incondizionato, di amore vero, e nessuno potrà mai fiaccare i vostri animi, così indomiti, così coraggiosi - come ab-biamo avuto modo di sperimentare - non solo nei vari cicli incarnativi, ma soprattutto quando di-moravate assieme a noi e sceglievate, con il nostro aiuto, con il nostro consiglio, il programma in-dividuale e poi quello collettivo.
E quanta malinconia, dolce malinconia avete lasciato nei nostri Esseri decidendo di incar-narvi, malinconia che non è tristezza, ma comprensione di un allontanamento provvisorio, momen-taneo dei vostri spiriti ed è per questo che siamo sempre con voi. Apparentemente non interagia-mo nelle vostre azioni, nei vostri pensieri, ma siamo onnipresenti nei momenti della vostra veglia e del vostro sonno. Stimoliamo le vostre intuizioni e quella perspicacia particolare che vi permette di comprendere, di assimilare concettualità metafisiche di grande portata, e di quella conoscenza su-periore che, accompagnata dall'amore, fa di voi dei fratelli speciali e - perchè no? - anche degli e-letti. Accettate queste mie lodi; sono lodi che vi rivolge anche la Comunità che io rappresento; so-no lodi meritate, perchè voi siete esseri meritevoli di attenzioni particolari per quello che è stato il vostro compito, per quello che è e per quello che sarà. Datevi da fare, non attardatevi, senza per questo rinunciare a quella parte, a quell'aspetto gioioso che la vita può anche mostrarvi. è un be-nessere che dovete assicurarvi, che dovete proteggere ad ogni costo dalle insidie della vita, perchè vi vogliamo sani, sani nei vostri corpi; vi vogliamo felici e grati per la vita che avete scelto, per l'incarnazione che avete voluto.
Miei fratelli guerrieri, miei fratelli temerari, siete nel mio cuore e tutta l'attenzione è puntata su di voi. Dalla vostra azione, dal vostro procedere dipende la realizzazione, la messa in atto del Piano di Dio, per quella parte che vi siete assegnata e di cui tutti siamo esecutori.
Unite le vostre mani, create un cerchio di luce; voglio trasmettere ad ognuno di voi il palpito del mio cuore. Tutte le volte che vi sentite soli, che vi sentite costernati, dubbiosi, ascoltate, ascol-tate il vostro cuore, sentirete che c'è un altro cuore che batte vicino a voi, siate certi di non essere mai soli; in ogni momento della vostra esistenza c'è sempre qualcuno con voi. Se non sentite, se non vedete, aprite i vostri sensi interiori e rendete permeabile il vostro cuore.
Addio fratelli.
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