15.07.2005
Fratelli sono con voi.
Con un grande respiro della mia anima mi accosto alla vostra anima e da essa ricevo, non solo il vostro amore, ma anche i richiami, le richieste di aiuto, di sostegno che il cuore trasmette.
Nella cassa armonica del vostro cuore ogni vostra sofferenza, ogni gioia, ogni necessità vengono amplificate per essere percepite da tutto l'Universo. Questo procedimento è una verità, è un dato di fatto che porta alla considerazione inevitabile dell'estrema responsabilità che vi compete nel formulare, e quindi indirizzare, pensieri e moti dell'anima quanto più in linea con la Legge superiore.
La Legge superiore è la Legge di Amore, è la Legge di Reciprocità; è preposta al raggiungimento - quando ancora non si è consapevoli - di uno stato di trascendenza, uno stato di perfezione, uno stato dell'Essere di Unità con il Tutto.
Qualche volta vi è stato detto che la vostra azione, in questo stato di coscienza nel quale vi identificate con il corpo di carne, dovrebbe prescindere dall'attendere il raggiungimento di un obiettivo in quando, in questi casi, la mente si appropria di competenze non proprie e domina sui vostri sensi. Tuttavia, bisogna dire in verità, in sincerità assoluta, che è impossibile spegnere l'anelito insito in ogni anima, l'anelito di andare avanti per raggiungere qualcosa di indefinito ma che assume la forma di una necessità improrogabile. Il Grande Spirito, l'Amore Primo attrae come una calamita le scintille di Luce, le creature che volontariamente sembra abbiano dimenticato lo splendore pieno, la perfezione, l'armonia e l'appartenenza all'Uno.
è un richiamo d'Amore al quale non si può rimanere sordi, impassibili. E così, come accade nel quotidiano, quando una molla indefinibile vi fa essere amorevoli, vi fa essere teneri verso le creature indifese, verso i cuccioli di animali; quella molla vi spinge a soccorrere chi è in difficoltà, senza alcun timore per la vostra vita, per la vostra incolumità.
Un filo invisibile ci tiene uniti, come in una ragnatela, e noi, tutti quanti, con la nostra azione, ricamiamo e lasciamo la nostra impronta nel grande Progetto che è il Piano di Dio.
Dunque, fratelli, considerate questa esperienza di sogno, questa esperienza fittizia, pur così vera e pur così partecipativa, nella sua duplice veste, perchè spegnendo il proiettore di tutte le storie, di tutti i sentimenti, di tutte le emozioni che si sono susseguiti, non rimane che uno schermo bianco. Non dimenticate, però, di prendere in considerazione l'estremo valore e l'estremo significato che questa rappresentazione assume nella sua dinamica, sempre in evoluzione nella vita dell'Universo; se mancasse il lavoro continuo, l'azione di tutti gli Spiriti incarnati e non, diventerebbe qualcosa di morto, di amorfo, di senza vita.
Immaginate una grande fucina, un laboratorio chimico, un'industria: se si spengono le macchine, se vanno via i lavoranti, rimane un grande vuoto, un silenzio assoluto; si spegne la vita. Tutti noi, voi sulla Terra e noi in altre dimensioni, siamo i lavoratori e i collaboratori dell'Opera dell'Universo per tenere sempre acceso il Fuoco eterno, per alimentarlo con il nostro Amore, con la nostra azione; dunque è importantissima, validissima l'azione del singolo e l'azione della collettività, soprattutto quando si opera in simbiosi, in armonia.
Anche le vostre famiglie sono delle unità, dei piccoli universi. Fate in modo che non si spenga mai la Fiamma, il Fuoco eterno che le ha create, che le ha messe insieme per dare propulsione ad altri focolai, ad altre comunità, ad altre famiglie. Non sono tanto i vincoli legali che le regole societarie vi impongono, ma sono i vincoli di Amore, di rispetto, di fraternità che devono guidare la vostra condotta nella piccola e nella grande famiglia umana. La società umana diventerà lo specchio di riflesso di una Società Universale fondata su un'unica Legge: la Legge di Amore e di Reciprocità.
Quando guardate alla vostra vita passata, agli anni che precedono il vostro oggi, constatate che molti, molti ricordi dolorosi sono stati messi a tacere, sono stati oscurati, affinchè la messa a fuoco restasse sul ricordo, limpido, di quel filo conduttore che tiene insieme le cose più importanti, le scelte più importanti della vostra vita. Se riflettete adeguatamente, vi accorgerete che non esiste contrasto tra l'ieri e l'oggi. Se avete abolito dal vostro vocabolario la colpa e l'espiazione, ogni vostro passo, in seno al percorso che il Signore e voi vi siete assegnato, è il passo giusto, è il passo consequenziale a quello che lo ha preceduto.
Dunque, non considerate la vostra vita come una sconfitta ma una vittoria, un programma che avete azzeccato, un programma che avete messo in pratica quasi per intero. Evitate di soffrire ancora facendovi incantare o abbindolare da vecchie credenze, da vecchie consuetudini. La vostra anima ha bisogno di grandi respiri, di sentirsi libera da ogni costrizione mentale e comportamentale. Lasciate agli altri i giudizi e le critiche su tutto ciò che è giusto, su ciò che conviene, su ciò che non conviene. Siate al di sopra delle critiche, siate al di sopra delle convenzioni.
è così che io vi sento, fratelli miei, vi sento anime pure, anime libere, non più soggette ad oppressioni, non più soggette a ricatti di ordine pseudo-morale.
Avete dato tanto agli altri, avete dato tanto ai vostri fratelli di percorso, in amore e in concretezza, anche ai vostri consanguinei. è tempo ora che vi svincoliate da quei retaggi, da quei legami che non sono d'amore ma di dipendenza, e siate fieri del vostro nuovo sentire, siate fieri di quel grado di consapevolezza raggiunto, perchè ve lo siete sudato, ve lo siete meritato. Non chiudete le porte alla Luce e all'Amore di Dio che sparge semi di Prosperità e di Provvidenza nelle case dei Suoi figli e raccogliete questi frutti, i frutti del vostro lavoro, delle vostre azioni, del vostro zelo, perchè ne siete degni. è un credito che avete accumulato nelle varie vite; è un credito che ritorna a voi di diritto. Chiedete al Padre ciò che vi spetta in quanto Suoi figli: la serenità, la pace, la prosperità, la salute e, credetemi, se ve ne sentite degni, degni creditori, niente vi sarà negato.
Vi lascio fratelli sperando che il domani sia per voi quel domani contrassegnato da una nota superiore di gioia, di speranza, di felicità.
Addio.
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