18.01.2002
Fratelli, sono qui con voi.
Questa sera vi parlerò delle vite parallele, un argomento che risulta difficile alla comprensione, ma di grande interesse tra la vostra gente.
Le fasce fotoniche che attraversano e comprendono l’Universo manifestato sono campi di energia più o meno rarefatta. Man mano che si passa, senza interruzione, da una dimensione ad un’altra – come immagine didascalica, come supporto alla vostra comprensione – immaginate un arcobaleno che si staglia a cavallo del cielo, del quale potete vedere solo alcune gamme di colore, di intensità sempre più sfumata, tant’è che il passaggio da un colore ad un altro non può essere contrassegnato da limiti ben netti. Nello stesso arcobaleno i vostri occhi fisici non potranno mai notare l’infinita gamma delle gradazioni della luce. Anche le apparecchiature scientifiche preposte allo scopo si fermano ad un certo punto della loro registrazione e sono sempre i vostri occhi a limitarne l’identificazione. Gli anelli che compongono e formano queste cinture sono contraddistinte dalla diversificata coerenza molecolare che dà luogo alla gamma dimensionale.
L’apparente diversità della Manifestazione, che percepite come separazioni tra i vari Regni del Creato, viene da voi registrata in maniera empirica, perché ancora nella mente umana vengono a mancare quei punti di riferimento necessari al totale riconoscimento della realtà percepita a causa del fatto che la parte del cervello preposta al riconoscimento, vi dà una limitata vista interiore. Ciò che non è scontato universalmente, ciò che universalmente non è condiviso, è veramente difficile che diventi pensiero e forma manifesta. La vostra corteccia cerebrale superiore si è andata formando per effetto delle varie esperienze sin dall’incarnazione nella dimensione che la ospita e da questa dimensione assorbe e registra e riflette tutti gli elementi che man mano riconosce. Dunque, la scatola riproduttiva che conserva il passato e il presente, se l’uomo non possedesse altro che questa massa grigia, non sarebbe altro che un computer vivente. Fortunatamente, le cose non stanno così. Altri elementi contribuiscono ad arricchire il pensiero di massa, con l’elaborazione dell’intuizione. Questa parte intuitiva, preposta alla elaborazione delle emozioni e dei sentimenti, vive in contemporanea su questo livello, cioè con voi, col vostro cervello, con la vostra logica e, in simultanea, in altre dimensioni. È come dire che nelle cellule che compongono questa parte nobile, sono presenti sotto i vostri occhi le molecole, le particelle che portano le informazioni originali, ma un attimo dopo sfuggono alla vostra vista e un momento dopo le rivedrete comparire.
Questa è una prerogativa dei salti quantici dimensionali, che ancora la scienza umana non sa spiegarsi, per cui, un’informazione che proviene da un’altra dimensione, e giunge a questa parte del cervello, non può essere decodificata dalla mente, a causa della insufficiente permanenza in esso e dalla lentezza delle sue vibrazioni. Ciò nonostante, ugualmente viene trasmessa e registrata, come immagine luminosa, a tutto il vostro corpo. Mentre il vostro corpo fisico esperisce su questa Terra, con più o meno consapevolezza, altre parti di voi, quelle che compongono la vostra Individualità spirituale, si arricchiscono di conoscenza, di saggezza, di amore, in costante collegamento con l’Energia più evoluta e più rarefatta del Creato. È giusto che voi sappiate che ogni scintilla di Luce, ogni cellula consapevole di sé, conserverà sempre la propria individualità, la sua caratteristica specifica che la differenzia da tutte le altre. Anche sul vostro mondo, dei gemelli nati dallo stesso uovo, pur apparendo identici, si manifestano poi con delle peculiarità differenziate. L’elemento spirituale, seguendo la trama del Disegno di Dio, che è una direttiva di cui ogni essere ha bisogno, direttiva non vincolante, non coercitiva, può fare miliardi di miliardi di esperienze in questa tela immaginaria, spostandosi alla periferia, ai poli, al centro, dovunque si pensi siano collocate queste fasce dimensionali.
Nello stato di veglia non è percepibile quanto vi dico, ma durante il sonno, quando le vostre parti, i vostri elementi interiori danno vita al sogno, allora sperimentate le situazioni più assurde e inconcepibili dalla mente logica. Nel sogno potete cogliere, potete fare esperienze che non potreste realizzare nella vita di ogni giorno: dare corpo e consistenza ai vostri desideri, raggiungere in un attimo i luoghi più lontani dalla Terra, riuscire a superare la forza di gravità e volare, riconciliarvi con voi stessi e con i vostri fratelli. La vostra mente registra ciò che comprende, ma c’è altro materiale, tante altre esperienze che la mente si rifiuta di registrare, e così al risveglio non ricordate nulla. Tuttavia, le esperienze rimangono un fatto compiuto e significativo che arricchisce comunque la vostra interiorità. Anche se questa affermazione può apparire assurda, tuttavia è un fatto incontrovertibile.
Vi chiedete perché ogni uomo ha in sé l’anelito di avvicinarsi alla gioia, al benessere totale, alla bellezza, alla perfezione? Perché nelle sue componenti esistono già questi geni, i geni della Matrice che noi consideriamo l’Assoluto come Padre, come unica Sorgente da cui tutti deriviamo.
Ebbene, in ogni esperienza, nelle infinite esperienze dimensionali, in tutte le cosiddette vite parallele, quella scintilla divina, quella Individualità spirituale, ha come strumenti, come codici di riferimento, il codice dell’Assoluto.
Man mano che si va avanti nell’assunzione di un sempre più ampio grado di Consapevolezza, ci si appropria sempre di più di questo Codice, fino a quando diventerà l’unico strumento operativo.
Nel vostro mondo, fratelli, voi fate uso di altri strumenti che voi stessi vi siete dati, strumenti relativi, non infallibili, a volte in contrasto fra di loro. Ne consegue la difficoltà, l’enorme difficoltà che riscontrate sul vostro cammino. Anche se in parte risvegliati alla Verità, vi troverete a contrastare con voi stessi, oltre che con gli altri che come voi si vogliono aprire alla Verità trascendentale, alla Verità divina, usando, però, strumenti operativi inadeguati, impropri.
Ci sono vostri fratelli che pretendono di farvi amare Dio, di farvi conoscere Dio con metodi coercitivi e violenti, in aperto contrasto, in aperta antitesi con l’Essenza stessa di Dio. C’è da dire ancora che, oltre la violenza fisica, bisogna temere di più la violenza psicologica, ancora molto usata nella varie religioni. Religioni che raccolgono molti adepti facendo leva sulla debolezza dell’uomo, dopo averlo convinto di essere solo e separato dalla sua Matrice. Chi non teme di sentirsi solo, chi si sente in costante contatto, vicino, unito a tutti gli altri esseri del Creato, questo apparente esilio non può più fargli paura, non può più creare sconforto, e ritroverà Dio, sentirà la Sua voce, la Sua ispirazione, la Sua vicinanza, solo dentro di sé, unito al Tutto, molto di più in un momento di introspezione e di meditazione profonda, piuttosto che fra le arcate di una chiesa considerata luogo sacro come fatto scontato, luogo sacro e dimora di Dio. Tuttavia, è contemplata per ogni uomo la scelta di seguire il gregge, o restare apparentemente in disparte e saltarne fuori.
Ciò che posso consigliarvi dovrà sempre essere opinabile dal sentire delle vostre coscienze. Solo così il Principio divino riconosciuto ad ogni uomo, il libero arbitrio, avrà una sua ragion d’essere e può esercitarsi costantemente.
Detto questo, per questa sera posso anche lasciarvi alla riflessione profonda su quanto vi ho comunicato.
Domanda - Fratello, vorrei, anche alla luce di quanto ci hai detto questa sera, che ci dicessi il tuo pensiero sulla famosa "acqua diamante".
Risposta – Tu sai che l’uomo vive di suggestioni, positive o negative come voi le percepite intimamente, ma se prendiamo in considerazione che l’uomo, se tende a circondarsi di suggestioni positive per la sua salute, per una vita piena di benessere, allora ogni esperienza retta da un’incidenza elevata nel cosiddetto bene può anche dare dei frutti. Dunque, le suggestioni possono produrre frutti concreti secondo l’intento con cui vengono nutrite. L’acqua è un elemento purissimo, elemento speciale della natura, che assume sempre la forma del contenitore, così come allo stesso modo riempie il vostro corpo. Ben si presta ad essere galvanizzata, ad essere indirizzata verso uno scopo che la vostra mente propone. Nutritevi di acqua, con quanta più ne volete, dando ad essa l’intento di ottenere quegli scopi benefici che la vostra mente e il vostro cuore propongono, e allora si potranno anche avere dei risultati.
Vi lascio sempre il mio amore e la mia presenza, in veste di coadiutore nelle vostre esperienze.
Stampa
Email