21.05.2002
Fratelli, siamo qui per amarvi, per donarvi tutta la nostra Luce, affinché attraverso questa Luce possa apparirvi la risplendente Verità assoluta. Preparate la vostra mente a diventare docile, mansueta, alleata del vostro cuore, di modo che i principi della Conoscenza universale possano stabilirsi in voi con la giusta accoglienza del vostro cuore e radicarsi così e svilupparsi come una pianta pregiata che, crescendo, possa darvi i suoi frutti. Attraverso le vostre emozioni, le vostre parole, le vostre azioni sarete voi i portatori, i traduttori di questi frutti, nel contesto in cui vivete.
È di immenso valore e di estrema responsabilità ogni momento del vostro intervento che si rivolge ai fratelli con cui interagite, e proprio in loro voi lasciate un segno tangibile, un marchio indelebile di quelle verità di cui siete i portatori, di quelle verità che trasmettete.
Molti vostri fratelli si sentono investiti da un Mandato divino per evangelizzare, per portare Dio, o quell’aspetto di Dio che è proprio di una o di un’altra religione, ma in questo compito, che ha una partenza nobilissima, spesso perdono di vista il Principio informatore dell’Amore divino e il messaggio si trasforma e degenera. Ciò che caratterizza voi, fratelli, è la formazione di cuore e di mente che non potrà mai farvi diventare dei fanatici riformatori. La scuola – si fa per dire – alla quale vi siete formati, bandisce ogni elemento che possa apparire come prevaricazione.
La Conoscenza che avete introiettato, e in parte avete tirato fuori da voi stessi, vi fa essere corretti e rispettosi dell’universo mentale-emotivo che rappresenta ogni fratello. Anche quello che appare diverso per colore, per razza, per cultura, per ceto sociale, non ripropone in voi i luoghi comuni della discriminazione, della separatività, del giudizio. Colgo in voi tutti gli elementi e le condizioni ideali, affinché il messaggio che vi giunge dalle varie dimensioni possa essere trasferito, donato, divulgato anche tra coloro che sono ancora inconsapevoli della Realtà più grande, della Realtà più vera del Mondo spirituale. Chi meglio di voi può essere il messaggero del Padre, messaggero del Suo Volere, del Suo Amore, della Sua Energia?
Certo vi sembra molto grande, troppo grande, quello che odono le vostre orecchie e che la vostra mente recepisce; troppo grande rispetto alle vostre vecchie idee, quelle ormai desuete, obsolete, sulla piccolezza dell’uomo, sulle sue condizioni miserevoli in una esistenza imperniata sul dolore, sui sacrifici e sulla morte. Quando la mente perde tutti i suoi compartimenti stagni, quelli costruiti dalla assuefazione al sentito dire da altri, e si svuota delle convinzioni stantie e radicate, la verità trascendentale può essere compresa e incamerata, e così anche il Divino, come concetto metafisico, non viene più visto, non viene più sentito, nella sua lontananza. In tal modo, il Creatore e la creatura non saranno più separati da un abisso. Se Dio non lo cercate più fuori di voi, se non aspettate il passaggio dimensionale della morte per poter godere del Suo Amore e della Sua vicinanza, se vi liberate di questi schemi, sentirete, vi accorgerete, che tutte le Sue prerogative, quelle poche prerogative che riuscite e che riusciamo a cogliere della Sua Essenza, rispetto all’immensità del Suo essere, possono interagire e convivere con noi; all’apertura mentale, necessariamente e senza alcuno sforzo, senza alcuna tecnica, sopraggiungerà l’apertura del cuore come conseguenza inevitabile.
L’amore non si apprende dai libri e Dio non si dona a voi per Grazia speciale, ma siamo noi stessi che dobbiamo prepararci ad accoglierlo. Ogni essere, che è pieno d’amore ed ha la consapevolezza del Tutto, anche nel particolare, nel contingente, vede e riconosce tutti gli elementi del Tutto.
Per tale motivo, fratelli e figli miei, tutta la fatica di una vita, o di molte vite, nell’impegno di lavorare con se stessi e di prodigarsi per gli altri, tutto quel lavoro di apprendimento i cui frutti potranno essere sperimentati nel quotidiano, non sarà mai un lavoro inutile, sterile, perché io vedo la bellezza del vostro essere, la purezza della vostra anima e ogni particolare che la contraddistingue.
La vostra anima ha un nome che è quello che vi siete dato venendo sulla Terra, ma quel nome fa di voi un essere unico, un essere singolare rispetto agli altri. Pertanto, nessuna ideologia, nessuna religione imposta con i suoi dogmi, potrà farvi restare, o ridiventare, una massa informe. La personalità della vostra anima spiccherà sempre nell’Universo, così pure su questa Terra. Figli miei, siete come fiori di un grande giardino e ognuno di voi ha una sua sfumatura di colore, un suo profumo, una sua forma. Sentitevi sempre come vi vedo io, come vi vediamo tutti, tutti quelli che vi amiamo disinteressatamente: siete fiori profumati che mai appassiranno, fiori profumati e variopinti che esistono per dare gioia, per dare benessere a tutti gli altri.
Immaginate che da questi fiori fuoriesca tanta di quella luce e di quell’amore che va oltre ogni immaginazione, al di là di ogni possibilità umana, e questo flusso di amore e di luce si fonde e si compenetra con l’Amore universale, con l’Amore divino e va diretto là dove è desiderato, là dove è voluto dai quei fratelli, da quegli esseri, che vivono nell’abbandono più totale e che desiderano l’aiuto divino come fosse manna dal Cielo. Questi non sanno ancora riconoscere le loro potenzialità e credono di essere dei bambini bisognosi di tutto.
Facciamo sì, fate sì, che essi possano sentirsi adulti, capaci di reagire e di approntare tutti i rimedi, tutte le risorse, per fronteggiare i mali più grandi del mondo: la sopraffazione, la schiavitù, la malattia, la povertà.
Facciamo sì che possano trovare il rimedio ad ogni problema sia esterno alla loro vita, sia nella loro interiorità, così come avviene per voi, per tutti voi, affinché nessuno possa piangere e disperarsi per la vita di ogni giorno, ma possa alzarsi la mattina con la giusta gioia, col giusto ottimismo, per affrontare la vita e così la sera addormentarsi con la coscienza, con la consapevolezza, di aver fatto tutto quello che è possibile per migliorare la propria vita e quella degli altri.
Non siete più immersi nel sogno dell’illusione per trascinarvi come se foste degli animali inconsapevoli, accettando o rigettando gli avvenimenti come fatalità, perché ormai siete certi di essere gli unici artefici della vostra "realtà".
Sarà dunque possibile, è già possibile modificarla a vostro piacimento, con la forza del pensiero, con la volontà costante e col cuore sempre pieno d’amore.
Mandate amore e luce, prima a voi stessi per liberarvi da ogni tensione emotiva, da ogni traccia di dolore e di sofferenza, e poi agli altri che a voi sono collegati; proponete la gioia dell’esistenza e il benessere arriverà per tutti voi e noi, e così pure per tutti i nostri fratelli.
Allora si realizzerà il benessere in tutte le sue accezioni.
Addio.
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