10.01.2007
Siamo con voi, fratelli, pronti e solleciti ad ogni vostro richiamo.
Abbandonate, anche solo per qualche momento, tutte le preoccupazioni del vostro vivere per poter godere in pieno del beneficio che la presenza dei nostri Esseri produce in ognuno di voi.
E' un momento di stacco, è un momento di pausa nel tran tran quotidiano che dà degli effetti sorprendenti amplificando il discernimento, allargando la consapevolezza e potenziando la capacità del vostro cuore.
Quando siete con noi, vi sentite nelle mani migliori, ma se continuate a giudicare dalle apparenze, riproponendo gli schemi, gli stereotipi della cultura del tempo, probabilmente non vi accorgerete di quanta strada avete fatto, di quanti cambiamenti avete operato in seno alla vostra vita, in così breve lasso di tempo. Voi non siete degli sprovveduti e come le vostre menti anche i vostri cuori non hanno più niente di cristallizzato, di pietrificato.
Quanti cambiamenti, quante trasformazioni radicali si sono verificate a macchia d'olio in tutte le parti del vostro pianeta, come d'altra parte è deducibile e verificabile dalla natura e dalla capacità del pensiero collettivo la cui trasmissibilità e già un fatto scontato fra tutti voi, per tutti voi!
Non occorrono più, dunque, dei riscontri quotidiani per constatare se si sia sul retto cammino e se la specificità dell'azione sia stata individuata da ognuno di voi. I fatti del passato che vi hanno prodotto delle grandi ferite, si sono trasformati in cicatrici così ben rimarginate da non produrre più alcun dolore.
Per ognuno di voi si sono ampliati enormemente i campi di interesse e di intervento in seno ai quali potete mettere a frutto non solo le conoscenze accumulate durante il vostro apprendistato ma, soprattutto, una capacità nuova di prestare aiuto, di dare amore, non escludendo quella gioia legittima, quella soddisfazione necessaria che pervade quando ci si sente utili, quando ci si sente importanti nei confronti di se stessi e nei confronti del prossimo: un'importanza che non è superbia e alterigia, allorquando la sua provenienza ha origine dallo stesso valore intrinseco dello spirito che ben si distacca dai falsi valori del mondo proponendo e affermando la sua spiccata e marcata superiorità, la sua incorruttibilità, la sua immortalità.
Questo aspetto del vostro essere, che man mano è venuto fuori, si farà strada sempre di più nella vostra vita; è tempo di accettarlo, è tempo di accoglierlo con cuore e con mente sereni ma soprattutto con entusiasmo e senza riserve mentali. Non sentitevi mai in colpa se cominciate ad avvertire dentro di voi il delinearsi di una nuova autorevolezza, di una forma nuova di autorevolezza dai connotati completamente diversi dall'autorità o dal dispotismo. Senza questo alleato non potreste agire correttamente e concretamente, sia oggi, sia per quanto vi riserva, per quanto vi prospetta il vostro futuro.
E' una autorevolezza che si delinea, si modella secondo le caratteristiche specifiche di ogni essere.
E' come se aveste una pelle in più che vi protegge e vi rinforza affinchè questa forza sia applicabile ai settori specifici della vostra vita. E' il giusto modo del vostro crescere, fratelli, perchè non si cresce nell'avvilimento e nella subordinazione. Convincetevi di questo nuovo dato di fatto e cominciate a riconoscerlo come elemento portante della vostra esistenza. Lo avrete come alleato, come strumento di alleanza oltre che nell'ambito del lavoro e nel settore degli interessi culturali, anche nei rapporti con la vostra famiglia. Anche i familiari riscontreranno questo cambiamento avvenuto in voi e, dopo qualche stupore iniziale, dovranno accettare questo vostro nuovo modo d'essere.
C'è ancora tra voi chi si accolla oneri di pesanti fardelli sulle proprie spalle ma non con tutto lo slancio del cuore e senza accettazione completa. Tale atteggiamento crea malcontento, crea malumore nella sua vita e un dispiacere continuo nel vivere.
Si prenda coscienza che quando un peso è enorme si può rimanerne schiacciati! E allora è meglio trasferirlo a chi può essere utile per averlo posto in essere e, quando è opportuno, dividere con altri quei fardelli troppo ingombranti, troppo pesanti. (1)
Un sacrificio che non è fatto con la totalità dell'essere non porta niente di buono, nè a se stessi nè agli altri!
Ogni giorno che si presenta a voi è un giorno nuovo della vostra vita e per restare indelebile nella vostra memoria dovrà registrare qualche cambiamento, qualche aspetto significativo di maggiore gioia, di maggiore benessere per ognuno di voi.
Non lasciate che i giorni e i mesi scorrano senza lasciare traccia, senza emozioni incisive notevoli, senza esperienze edificanti. Tale maniera sarebbe un modo di vivere insano, una forma di resa, una forma di fuga dalla vera esistenza nel procedere della vita che incalzando vi impone impegno e soprattutto decisioni.
Tenete in mente questi consigli, fratelli, affinchè ogni giorno possa aprirsi una fase nuova, una fase sempre nuova e diversa nella vostra vita, non più all'insegna delle abitudini. (2)
Addio, fratelli.
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Commenti di Attilio Terminella membro del Gruppo Amore e Guarigione di Catania
Nota (1) - è consuetudine darsi da fare per aiutare chi soffre, anche e soprattutto quando questi non chiede esplicitamente un sostegno, non considerando se si tratti di una ingerenza, di una intromissione arbitraria che può deprivare, chi è oggetto del nostro interesse, proprio di quella esperienza che gli serviva. La smania di soccorrere a tutti i costi prescinde dalla motivazione se sia quella di accattivarsi la simpatia del beneficiato, o di guadagnarsi il Paradiso. Si racconta che un nostro fratello dedito ad aiutare il prossimo, durante una passeggiata vide una crisalide che si contorceva per aprirsi. Intenerito nel percepire tanta sofferenza, allargò la crepa dell'involucro, ignaro che la farfalla sarebbe morta perchè non era ancora matura per librarsi in volo. In nome dell'amore si commettono tanti crimini, con la massima buona fede, soprattutto nei riguardi dei bambini allorquando gli si evitano delle esperienze che potrebbero invece farlo crescere in consapevolezza, esperendo sulla propria pelle anzichè attraverso delle semplici teorie su ciò che va fatto e su ciò che va evitato.
Nota (2) - Le abitudini facilitano molto le attività dell'uomo, ma nel contempo l'aiutano a dormire sempre di più impedendogli di assumere quella consapevolezza di sè che viene connotata come risveglio, e innestano un processo meccanicistico tale da ridurlo ad una macchina. In questo stato l'evoluzione procede solo a livello delle cellule, senza che sia necessaria la presenza del sè. A queste condizioni nessuno agisce e le cose accadono solo grazie all'apporto reattivo di natura biologica. La consapevolezza è la conseguenza del lavoro costante di chi si impegna ad essere presente in ogni esperienza, senza mai essere latitante, perso fra i ricordi e le speranze.
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