01.02.2007
Vi saluto fratelli.
Accingiamoci insieme a compiere questo gesto di grande amore e di grande generosità verso tutti i fratelli della Terra che si trovano in seria difficoltà di salute, di benessere. Predisponendovi con la mente e con l'animo sgombri da ogni preoccupazione, da ogni assillo siete in grado di portare il vostro amore e la vostra luce nei luoghi più lontani di questa Terra ma anche oltre i confini di questo mondo, nell'Universo intero.
Sapete già come far cessare i pensieri e anche i sintomi di quei piccoli malesseri che il vostro corpo vi comunica. Siete in grado di dimenticare voi stessi, i vostri stessi bisogni per prendervi in carico i bisogni, le esigenze degli altri; in questa ottica meravigliosa anche l'essere più lontano, anche l'uomo più abbrutito è riconosciuto come vostro fratello e sentito come parte di voi stessi. Sentitevi dunque pronti a donare a tutti quegli esseri più infelici di voi tutta la carica del vostro amore e in questa espressione, in questo termine si compendiano molti altri significati, molti altri aspetti del vostro essere. Cioè a dire l'intrinseca capacità di ogni uomo risvegliato, di ogni uomo consapevole di attivare un processo di guarigione, di attivare un processo di trasformazione, come in se stesso così negli altri.
Ed è quello che noi stiamo facendo assieme, fratelli, collegandoci energeticamente con i popoli più derelitti e infelici di questa Terra; nella simbiosi riusciamo a realizzare, diamo il via a un processo di trasformazione che secondo i casi si produce, si manifesta nella guarigione completa dei loro corpi e nel risanamento delle ferite esterne ed interne.
Le ferite dell'animo sono più difficili da rimarginare quando si pensa, quando si è convinti che la sofferenza ci viene dall'Alto, inflitta da un Padre vendicativo e ingiusto. Operiamo anche in tal senso proponendo un'immagine, una concezione del nostro Creatore quale Fonte di Amore immenso e incondizionato. Suggeriamo ai loro animi e alle loro menti chi può essere l'artefice delle disgrazie della loro vita, certamente non Dio ma la loro volontà, la loro determinazione. Anche quando si è apparentemente vittima delle decisioni e delle azioni di altri esseri prepotenti e malvagi esiste sempre una possibilità, una via d'uscita con un atteggiamento distaccato per non sentire su di sè i loro effetti dannosi. Comunichiamo a questi nostri fratelli che esiste sempre una via d'uscita per liberarsi dalla trappola dell'infelicità perenne, dall'oppressione esercitata da altri.
E' un concetto basilare adattabile a tutti gli uomini della Terra e a tutte le circostanze della vita, anche alle più infauste. Ma comunque anche per costoro non facciamo mancare il nostro amore, non lesiniamo la nostra attenzione e la luce che inviamo possa determinare veramente un risveglio istantaneo, un risveglio completo.
Affianchiamo con la nostra presenza i nostri fratelli infermi, suggeriamo loro le modalità per uscire dal tunnel, dal tunnel oscuro che la malattia produce; trasformiamo la loro paura di soffrire o di morire in una accettazione consapevole e serena allorquando lo spirito ha deciso di chiudere il ciclo esistenziale ed aprirne un altro. In quei casi, che sono infiniti, nei quali non è giunto ancora questo momento del trapasso possiamo e dobbiamo prodigarci, fratelli tutti, a risvegliare in ogni essere il processo di autoguarigione rifiutando mentalmente e, quindi fisicamente, la condizione della malattia vissuta come conseguenza dei propri errori, non come espiazione per ipotetici peccati. Sostituiamo questo convincimento con la certezza di essere nella grazia piena di Dio, di non dover chiedere per pietà il Suo intervento e di essere più pronti e disponibili a riceverlo.
Essi dunque preparino le loro interiorità, puliscano le loro dimore per ospitare e accogliere l'Essere Meraviglioso che è Dio, così come dovrebbero fare con qualsiasi fratello che merita rispetto e amore.
E' una preparazione lunga, laboriosa e molto dettagliata ma va fatta con impegno e con scrupolo!
Fatevi accompagnare dalla gioia, solo così il lavoro e la fatica non vi peseranno più di tanto. Suggerite questo procedimento a voi stessi e ai vostri fratelli chiarendo il concetto che le difficoltà del vivere possono essere sempre modificate, attutite o debellate.
Continuiamo a mandare amore, continuiamo a mandare luce, luce rivelatrice di un pensiero superiore, di un pensiero più ampio a tutti i popoli della Terra, a tutte le creature vegetali e animali, estendendo il raggio a tutti gli Esseri dell'Universo che sono così lontani ma così vicini a noi per guidarci attraverso le intuizioni affinchè si faccia palese la presa di coscienza di un orizzonte sempre più ampio, sempre più a portata di mano, alla cui pienezza possiamo attingere. Una pienezza che prende corpo nella fattispecie dei nostri bisogni, di tutte le nostre necessità; un orizzonte che possiamo avvicinare sempre di più e nel quale possiamo attingere a piene mani.
Costruite, anzi ricostruite per intero la vostra vita con le modalità che desiderate perchè possiate essere sempre contenti e soddisfatti del vostro vivere.
Proiettatevi ogni giorno in questa immagine e rendetela viva e palpitante.
Addio, fratelli
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