Guide Angeliche - Messaggio del 15.10.2009
Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania
15.10.2009
Vi saluto, fratelli carissimi.
Oggi - come non mai nel vostro tempo - si impone una forma di autorevolezza, di pensiero e di parola. Autorevolezza che non è arroganza e prepotenza ma l'estrinsecazione della Parola divina che fa eco e risuona nelle coscienze degli uomini risvegliati, di quei fratelli, dunque, che in maniera visibile, nelle circostanze della loro vita, hanno messo in atto le direttive, il tracciato del Disegno divino.
Come si può immaginare - anche solo immaginare - che un Dio d'Amore, Padre e Signore dell'Universo, desideri per i suoi figli le condizioni peggiori di vita, le malattie, la povertà e anche la morte?!
Tutti i mali che affliggono l'umanità, che pesano sulla loro vita, non hanno niente a che fare con il Programma Divino. La scelta della discesa nella carne, in questa dimensione, ha messo in atto quei meccanismi deteriori di cui siete vittime, vittime ma responsabili.
Il Padre nostro è un meraviglioso esempio di Beatitudine, di Benessere, di Amore incondizionato. Lascia i suoi figli liberi di scegliere le proprie esperienze e, nella fattispecie della dimensione della Terra, nei due aspetti di bene e male, di luce e di ombra, di gioia e di sofferenza. Ma, se guardate bene con maggiore attenzione, vi accorgete che non c'è solo il vile metallo nella vostra vita ma anche lo splendore dell'oro. E c’è di più: quanto più si è fermi, focalizzati nel cosiddetto negativo, tanto più si assiste a una crescita esponenziale di tale aspetto della vita.
“Ma allora - qualcuno potrà dire - bisogna ignorare il male, far finta di niente, far finta che non esiste?” Non è questa la domanda giusta. La vostra vita va vista con un maggiore ridimensionamento dei concetti basilari, la vita è esperienza e l'esperienza è di per sé senza una connotazione positiva o negativa. Diventa poi un'esperienza negativa quando essa va affrontata senza consapevolezza e senza la relativa riflessione. È proprio la riflessione che fa diventare l'esperienza un curriculum prezioso da portare con sé come propedeutico per tutte le successive esperienze, nella carne e non.
La vita, dunque, va vista non come una punizione, un allontanamento dallo stato di grazia, dallo stato ideale di puro spirito; va vista come una scelta eroica, una scelta degna di lode in merito a quanto si dovrà affrontare in sofferenza, in patimenti ma anche in gioie e soddisfazioni.
La diversità tra una vita e l'altra, tra un essere e un altro, può essere dunque considerata come un abito che, temporaneamente, quella creatura sta indossando, prezioso o meno prezioso, sgargiante o opaco, ma è un abito fatto su misura, scelto dalla creatura, e perciò non può essere scambiato con quello di un'altra persona, di un'altra creatura.
Questo fardello pesante dell'incarnazione consente, però, anche di trovare soluzioni, di trovare rimedi per alleggerirne il peso.
Prima di tutto la considerazione che ogni esperienza che si fa nella carne, e non, è attribuita, ascritta nel Piano di Dio ed è contemplata nella legge dell'Universo: la Legge di causa-effetto.
In secondo luogo, ogni esperienza nella carne ha un valore intrinseco che non rientra nei canoni stabiliti dalla legge umana e, infine, la considerazione che all'umanità è dato di sapere sulla sua origine e sulla sua destinazione.
Il mistero, dunque - come dicono i cattolici, “mistero della fede” - è solo per gli esseri inconsapevoli, è solo per chi non vuole cimentarsi nella ricerca affannosa e senza fine della verità. Anche la cosiddetta morte della parte pesante, della parte corruttibile, non ci è stata assegnata da Dio, dal Nostro Creatore.
Ciò che appartiene alla Terra ne segue le leggi ma ciò che non è della Terra ha una sua eternità. I nostri spiriti continuano a vivere in altre dimensioni e nel rispetto dell'eternità della Vita!
Così come ha lasciato detto il Cristo Gesù - ritornando all'enunciato: “Il male che incontrate sul vostro cammino diventa necessario per individuare il bene” e “Senza le tenebre non apprezzereste la luce”. Ma quando le coscienze sono pronte per superare questa dicotomia - perché non occorre più questo tipo di insegnamento - tutto diventa bene, tutto diventa luce, tutto è perfetto e immutabile.
Lasciate agli altri, a quelli che non sono sul cammino, le crisi di disperazione, di avvilimento, di annichilimento perché voi non potreste più seguire questi modi di vivere e di concepire la vita.
Quanta serenità colgo nei vostri cuori, quanta accettazione consapevole delle storture che incontrate sul cammino! Nonostante i vostri cuori siano votati alla giustizia, ricevete sempre colpi bassi ma il vostro animo è forte e provato, fortificato dalle grandi tempeste.
Come un albero maestro di una grande barca, sapete navigare tra le onde senza rovesciarvi, senza soccombere!
Il Grande Consolatore è un vostro alleato e lo sentirete sempre vicino a voi, soprattutto nei momenti di bisogno.
Il Grande Consolatore versa balsamo sulle vostre ferite e stringe un patto d'alleanza con ognuno di voi.
Così sia e così è.
Addio fratelli.
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