Guide Angeliche - Messaggio del 22.10.2009
Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania
22.10.2009
Vi saluto, fratelli carissimi.
Come già sapete, la mia venuta è determinata dal connubio della Volontà Superiore del Padre Nostro e dal mio desiderio di accostarmi e compenetrarmi con i vostri spiriti. Da questo abbraccio spirituale, poi, deve venir fuori quella luce potentissima che, come una piena, inonderà la vostra vita arricchendola di una gioia intensa, di un piacere intimo: emozioni, sensazioni, queste, che non appartengono alla dimensione della Terra.
I nostri incontri sono sempre sfavillanti di Luce e traboccanti di Amore, di Amore puro, di Amore incondizionato. Elementi, questi, così preziosi da non sottovalutare e da non barattare con le gioie materiali che la vita vi offre.
I beni materiali che vi siete conquistati con il duro lavoro e con la parsimonia sono, legittimamente, fonte di soddisfazioni e di benessere, ma un giorno dovranno essere lasciati per un Bene più grande, per un Bene non deperibile.
È nella trascendenza che si conquistano i tesori più grandi, si conquistano e si mantengono. A dispetto del tempo essi si mantengono inalterati nell'eternità! Questo mio discorso tende a farvi comprendere, con una maggiore riflessione, il vero valore che sta alla base della vita di ognuno, il valore massimo tra i tanti valori che pur fanno comodo alla vita, e cioè: accumulare tesori terreni senza preoccuparsi dei valori spirituali che sono in dotazione di ogni individuo, di ogni creatura e che vanno poi amplificati, portati alla massima potenza mediante un lavoro continuo e una consapevolezza costante.
Se chiedete al Padre Nostro il pane quotidiano, non dimenticate la presenza di un altro Pane; chiedete al Padre Nostro di poter ricordare sempre questa verità! Quest'ultima non è una possibilità molto rara, anzi è molto presente nella società di oggi eppure si uccide, si ruba, si calpesta il fratello per il vile denaro; quasi mai per un bisogno assoluto, primario, ma per aumentare quanto si possiede. Avete esempi in tutte le varie parti del mondo dove manca il sostentamento quotidiano, ai bambini, ai poveri nelle cui menti, nei loro cuori non c'è desiderio di ricchezza e di possesso!
Allora - ci chiediamo - come possono essere contenti tanti nostri fratelli ai quali non manca quasi niente e soprattutto non manca di che sfamarsi, di che vestirsi, come ripararsi dalle intemperie?
La civiltà del consumismo logora le coscienze dei più deboli e li fa vivere in uno stato di eterna insoddisfazione. Anziché guardare con appagamento ai beni che si possiedono e che il duro lavoro ha prodotto, hanno attese sempre crescenti e sempre diverse: i beni voluttuari posseduti da altri.
Ma anche i cosiddetti ricchi, i benestanti ai quali non manca niente e non dovrebbero desiderare altro, anche costoro vivono nella scontentezza o nella paura di essere derubati o di perdere qualche spicciolo.
Potete chiedere al Padre ciò che vi serve, ciò che è reale, ciò che allieta la vostra vita e anche tutte quelle comodità che la scienza mette a disposizione per alleggerire i lavori manuali.
Fermatevi ogni tanto, per qualche minuto, a fare un inventario di ciò che avete e di ciò che non avete!
Quello che non si possiede, a volte è un bene, uno strumento per la crescita di altri valori, per l'individuazione dei valori all’interno di se stessi e negli altri uomini, negli altri esseri! Qualche volta, i cosiddetti beni mancanti possono salvarvi dall'avarizia, dall’attaccamento: elementi che sono sempre in agguato.
Ciò che non si può avere come frutto del proprio lavoro e della parsimonia, può essere anche la diretta conseguenza di una cattiva amministrazione del vostro denaro; e in tal senso si richiede l’adeguata riflessione.
Amministrate i vostri proventi con opportuna saggezza, senza eccedere nello scialacquio o nell’avarizia. L'eccessiva privazione, così come le spese continue e immotivate, sono entrambi da correggere e rifiutare.
Anche quello di stasera è un argomento che tocca ognuno di voi molto da vicino!
Qualche volta dare un poco di soldi a chi è più povero è una cosa ben fatta. “La tua mano destra non sappia quello che fa la tua sinistra!” Se aiutate qualcuno, pensate solo ad aiutarlo e non la strada che prenderanno i vostri soldi non chiedendovi dove finiranno i vostri soldi.
Il Signore, il Cuore di Dio, registra il vostro gesto, la motivazione da cui è partito; il resto è affidato alle coscienze altrui!
Lasciate aperti, sempre, i vostri cuori affinché la Provvidenza possa insinuarsi con i suoi doni: la salute, la prosperità, la pace che valgono più di qualche decina di euro.
È questo il mio consiglio, fratelli, pur rendendomi conto delle difficoltà che incontrate nel far quadrare i bilanci delle vostre famiglie.
Una maggiore leggerezza d'animo, anche nei confronti del vile danaro, si impone, è necessaria perché voi possiate apprezzare il meglio della vita e le gioie che vi riserva come meritate, come conquiste del vostro valore.
Affidatevi totalmente e con piena fiducia, con estrema serenità nelle mani di Dio e accettate ogni aspetto di quel Piano che lavora e si propone, sempre per il vostro bene, nella sua lungimiranza.
E con questo io vi saluto, fratelli.
Addio.
Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania
29.10.2009
Vi saluto, fratelli. Diamo un benvenuto, un benvenuto caloroso, alle creature che questa sera si presentano in questo gruppo di amore senza alcuna pretesa di porre domande sulla propria vita. Condividiamo tutti quanti insieme la letizia e la serenità dei loro animi.
Il fratello che, per la prima volta, sente i nostri discorsi in maniera diretta, si era posto delle domande da proporre, ma l'argomento che svolgeremo questa sera esula da fatto personale. In ogni modo tranquillizziamo tutti che le risposte che cercate affannosamente per rimodellare e riequilibrare la vostra vita non arriveranno subito, immediatamente: ma, date tempo al tempo, senza perdere mai la speranza e la fiducia!
Ogni cosa, fratello, nella tua vita si sistemerà perché sai qual è il bene più grande. Focalizza, metti a fuoco il bene più grande che hai e tutto il resto seguirà questa scia per una scontata, immediata legge di attrazione.
È importante, dunque, fare il punto della propria vita mettendo in risalto la parte migliore, quell’elemento portante che vi tiene in vita, che non vi fa mai perdere la forza di continuare, di andare avanti nonostante gli impedimenti e le problematiche, nonostante i cosiddetti sgambetti di qualcuno, di qualche vostro fratello.
Anche se le cadute a volte sono inevitabili occorre rialzarsi immediatamente e riprendere le redini, la guida della propria vita. E chi, se non voi stessi e soltanto voi, ne siete gli artefici e i cocchieri che guidano il cavallo fra le intemperie e in mezzo a un percorso accidentato: e il vostro cavallo vi ubbidisce, vi segue dovunque vogliate.
Insomma, fratelli, siete voi e soltanto voi gli artefici della vostra vita, benché si dica, benché sia inevitabile che la società, gli amici e l’entourage familiare non vi sostengano, non vi collaborino; anzi, a volte vi propongono degli ostacoli. Ma, alla fine, solo e soltanto voi potete fare il bello e il cattivo tempo della vostra vita, il giorno e la notte.
Se, talvolta, la stanchezza vi assale perché avete sostenuto battaglie su battaglie contro nemici interiori ed esterni, ciò non significa che il vostro animo non sia preparato, non sia aduso ad ogni evenienza. È questo l'errore che fa gran parte dell'umanità: l'identificarsi con la parte fisica del proprio corpo corruttibile e deperibile. Il vostro corpo che si usura col tempo!
Voi non siete solo il vostro corpo, e una vita impostata in questa maniera -gratificando e rispondendo solo alle esigenze del corpo - è un modo insano di vivere, in quanto procura soltanto amarezze e delusioni.
Un modo di vivere improntato soltanto al valore della giovinezza e della bellezza fisica cosa porterà col passare degli anni e con l’approssimarsi della vecchiaia? Tristezza e depressione.
Ma, allora, qual è la vera molla che sta alla base d’ogni esistenza, d’ogni incarnazione? La molla consiste nell'acquisizione di una maggiore consapevolezza, di una maggiore comprensione di se stessi e del mondo circostante; comprensione nel senso più largo della parola. E, quindi, quella parte assegnata in una e più esistenze, se ben interpretata, se ben portata avanti, se ben compresa, diventa un punto di merito per la creatura e gli procura quel grado in più di beatitudine, di conoscenza, di luce, di amore divino.
Da questa ottica la vita diventa, per ognuno di voi, un'esperienza meravigliosa, una esperienza unica e irripetibile. Pertanto va vissuta dal suo primo inizio fino all'ultimo respiro, con gratitudine immensa verso il Creatore.
Quanti tesori la creatura accumula! Ma anche quanta sofferenza, quanti patimenti per non essere stata compresa, per non avere avuto corrisposto l'amore dato! Quanta sofferenza dall'essere stata fraintesa, pur nelle buone motivazioni delle sue azioni!
E questo è uno scotto che si paga per un premio più grande, per un premio più ambito: la conquista della consapevolezza, la conquista dell'amore pieno di Dio: entrare a far parte e a condividere la Sua Beatitudine e la Sua Saggezza!
Ogni incontro che farete nel vostro cammino sarà la prova del nove per verificare il vostro intuito interiore e la capacità di leggere nell'animo degli altri. Siete in grado già di individuare con chi unirvi nel vostro percorso e la risonanza energetica che il vostro essere registra sono prove inconfutabili che siete già nel cammino.
Ma non basta essere nel cammino; pur nella condivisione del percorso, dovete riconoscere che ciascun fratello ha un grado di consapevolezza e, quindi, un determinato grado di risveglio. Deve essere così perché ognuno di voi e ognuno di noi tutti si porta dietro un curriculum di esperienze che hanno forgiato l'essere e lo hanno reso un tutto armonico con la parte fisica. Tale connubio non sempre è facile, non sempre è riuscito.
Quando parlo di fisico, della parte fisica, non intendo solo l'involucro ma tutto quel sistema di valori, di credenze, di conoscenze che portate con voi e che qualche volta entrano in contrasto con l'elemento spirituale!
Il mio consiglio, dunque - perché questa coabitazione possa diventare serena e armoniosa - è lasciare che lo spirito vi guidi come unica voce interiore nelle scelte, nei ragionamenti, nei convincimenti.
E non parlo di verità ma di convincimenti perché le verità possono essere sempre nuove, sempre discutibili e aggiornabili; ma la Verità assoluta verso cui tutti aspiriamo, verso cui tutti aneliamo, è inderogabile e immutabile. È assoluta.
Addio, fratelli.
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