Guide Angeliche - Messaggio del 05.11.2009
Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania
05.11.2009
Un saluto a tutti voi, fratelli. Questa sera, ci preoccuperemo e ci impegneremo, tutti quanti, per fare aumentare le vostre difese personali nei confronti delle malattie stagionali: raffreddori e loro complicazioni, la cui attualità procura delle preoccupazioni in alcuni di voi.
Con le scintille energetiche - che si dipartano dall'insieme di tutti i corpi - facciamo sprigionare un grande fuoco e, dopo averlo acceso, lo alimentiamo con la forza della volontà e lo rendiamo stabile nella sua potenza. Nel suo andirivieni, entrando e uscendo dai vostri corpi, si compenetra sempre più nei vari organi, nei vari apparati e,soprattutto, nel sistema immunitario.
Immaginate di vedere con i vostri occhi la moltitudine delle cellule del sistema immunitario collocate in varie parti del vostro corpo, in ogni apparato, in ogni organo. Ora le vedete chiaramente, luminosissime, mobili, che con una velocità supersonica si spostano in lungo e in largo nel vostro organismo, là dove c'è più necessità, dove c'è bisogno. Sono brillanti di luce propria e dotate di grande intelligenza!
Il Creatore, Nostro Padre, ha provveduto così a salvaguardarvi, a difendervi dagli attacchi dei virus, dei batteri del mondo circostante. Come sappiamo ben fare, attiviamo il colloquio con questi esseri intelligenti, nostri difensori, dagli attacchi di altri esseri intelligenti: virus e batteri.
Con la delega della nostra volontà, si indirizzino e si stabilizzino nelle parti più delicate del vostro corpo, nelle parti più compromesse della salute.
Il lavoro che stanno esplicando per ognuno di voi è un servizio di amore, un servizio di compartecipazione fraterna ai disagi e alle sofferenze che affliggono l'umanità e, nella fattispecie, le malattie.
Con la luce potente dei loro esseri, cellula per cellula, elettrone per elettrone, spengono ogni focolaio di malattia o di disfunzione che si sta preparando nel vostro organismo.
Il lavoro è continuo, il lavoro è alacre e, come in un formicaio, l'attività è frenetica!
È scontato il permesso che abbiamo dato ad ognuno di loro di collaborarci, di proteggerci, di guarirci da ogni sofferenza, da ogni malanno.
Ogni impurità dei vostri corpi, da quello più pesante a quelli più sottili, viene asportata e dissolta nel fuoco potente dei vostri e dei nostri spiriti.
La salute dovrà riprendere dimora nei vari corpi! L'armonia è la risultante dello interscambio fra di loro, fra corpo e corpo.
Con lo stato di salute, di benessere - che stiamo auto procurando - sentiamo rinascere anche la gioia nella nostra vita e la gratitudine nei confronti di chi ce l’ha donata.
Siamo in grado di reintegrare la salute quando essa si allontana dai vostri organismi, dai vostri corpi.
E siamo anche in grado di conservarla!
Siamo sempre attenti e consapevoli che abbiamo una grande ricchezza a nostra disposizione e, spesso, ignoriamo tutto ciò volutamente.
E con questo io vi saluto fratelli. Siate felici.
Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania
12.11.2009
Vi saluto, fratelli carissimi. Questa sera affronteremo un argomento di grande attualità che tante diatribe scatena, produce fra la vostra gente. Il moltiplicarsi di un pensiero eterogeneo mette i fratelli l'uno contro l'altro nell’affermare, ognuno, il diritto a professare la religione della propria terra.
Il riconoscimento di questo diritto è sacrosanto, è inviolabile! Ogni creatura nasce e cresce, affonda le sue radici in un humus nel quale diventa una sola cosa.
Il senso di appartenenza agli usi, ai costumi e alla religione della propria nazione non può essere mai alterato o disconosciuto da chicchessia; il concetto principe che deve improntare la diversità di religione e di costumi è il principio della tolleranza e del rispetto reciproco.
Se si prescinde da questo principio universale, il modo di vivere di una o più comunità, di uno o più stati, diventa critico, diventa inaccettabile. Le varie religioni che si sono andate formando nelle varie parti del mondo, bisogna riconoscere che hanno radici e addentellati con la storia della cultura e dell'evoluzione di ciascun popolo.
Quello che riesce di difficile attuazione è l'adeguamento all'evoluzione dei costumi che la civiltà moderna propone continuamente!
A nostro parere, ogni comunità religiosa - che si rispetti come tale e che abbia un riconoscimento in tutte le parti del mondo - ha il diritto/dovere di conservare, entro i propri ambiti, norme e abitudini religiose.
Così facendo, può evitare gli scontri con altri usi e costumi religiosi!
In altri termini, il buonsenso dei nostri fratelli umani dovrebbe essere sempre l'unico a guidare le loro coscienze!
Ma quanto buonsenso risiede nelle menti dei capi religiosi, delle varie congregazioni, delle varie dottrine?!
Penso che condividiate con me il convincimento che non esiste una religione che sia migliore di un'altra e nessuna è detentrice della Verità assoluta, anche se il nostro Creatore e Signore dell'Universo è presente e partecipe di ogni pensiero umano, che viene alimentato dalla Sua grande Forza ma di cui non si può escludere la presenza nelle menti di tutti fratelli.
Non può esistere, non è giustificabile un Dio vendicatore, un Dio giustiziere. Ne è testimone l'amore che circola nelle alte sfere dell'Universo e nutre continuamente tutti i nostri corpi.
Ogni religione è la risultante di tanti filoni, di tanti pensieri filosofici non sempre in accordo tra di loro, che la tradizione tiene in piedi e fa continuare nei vari secoli, nei vari tempi dell'uomo.
Ricordatevi, però, che la staticità, la cristallizzazione di un pensiero non porta mai bene, non porta mai evoluzione!
Senza la possibilità di essere critici dei propri contenuti, delle proprie verità, si resta impantanati in un pensiero sterile, in teorie e dogmi inutili - inutili perché non fanno crescere l'umanità. Quindi, è necessario un processo continuo di rielaborazione in seno alla propria religione, con un dialogo aperto verso tutte le altre delle quali bisogna sempre riconoscere gli elementi, i tratti positivi. Ed è proprio questo riconoscimento che manca, è il dialogo che manca e che fa sorgere contrasti, guerre di religione, lotte intestine fra fratello e fratello.
Nessuna religione detiene la verità assoluta, nessuna religione può imporre agli altri il proprio credo!
Purtroppo, ancora, questi concetti restano sulle labbra di tanti uomini ma non scendono nei loro cuori!
Se manca la fraternità e il senso di appartenenza al divino, ogni motivo, ogni occasione è buona, per far scattare la molla del contrasto e della prevaricazione.
Ogni creatura sente in sé la risonanza dello spirito divino. Anche l'ateo dovrà riconoscerlo! Ma quello che spesso nuoce ai nostri fratelli è questo estremo senso di appartenenza alla propria religione, un senso di appartenenza così estremo da creare muri divisori tra una religione e un'altra.
Gli uomini sono sempre pronti a erigere muri, muri materiali ma anche muri ideologici per sentirsi superiori e migliori degli altri! Arriva poi il tempo che i muri devono essere abbattuti e frantumati, materialmente e spiritualmente.
Non bisogna, dunque, combattere alcun credo religioso che non coincida con il proprio, ma piuttosto combattere la tendenza innata in ogni uomo a creare divisione, a creare fratture.
La materia di cui siete formati, entro la quale siete immersi, ha una struttura atomica e subatomica di meravigliosa bellezza, di meravigliosa armonia e compartecipazione attiva fra cellula e cellula, fra elettrone ed elettrone.
Questa compartecipazione e armonia dovrà avere riscontro, dovrà avere una sua logica prosecuzione nel rapporto fra gli uomini, come legge fisica, come Legge Universale.
Guardate sempre, fratelli, non ai contenuti di un pensiero religioso, di una professione di fede ma al comportamento che le parole ispirano e fanno mettere in atto.
Il comportamento è essenziale, il comportamento è tutto!
I principi universali dell'etica non possono essere calpestati, disconosciuti, alterati per una professione di fede. Paradossalmente, neanche se fosse Dio stesso a comunicarli, a dettarli.
Il comportamento, dunque, è azione, azione che sia di esempio per altri fratelli!
È questo il nostro pensiero al quale siamo giunti dopo aver vissuto tante esperienze nella carne e nelle varie epoche dell'umanità, e ve lo comunichiamo con grande soddisfazione e gioia, come risultato della nostra crescita spirituale, dell'avvenuta consapevolezza.
Fratelli miei, fate sempre buon uso delle vostre parole, del vostro dialogare perché l'uso improprio danneggia le altre creature e le ferisce forse più di un'arma!
Fate buon uso dei moti del vostro animo, che siano sempre diretti a sostenere, ad aiutare il vostro prossimo anziché criticarlo e dileggiarlo.
Fate buon uso della vostra intelligenza e della lungimiranza che vi siete conquistati.
Per questa sera è tutto, avete molto su cui riflettere e meditare.
Addio.
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