Guide Angeliche - messaggio del 10.12.2009
Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania
10.12.2009
Vi saluto, fratelli carissimi.
Liberate la mente da ogni preoccupazione, da ogni pensiero assillante; spazzate via dal vostro animo ogni traccia di paura, di ansia, di preoccupazione; lasciatevi andare totalmente e dolcemente nel caldo abbraccio protettivo che la presenza dei nostri spiriti ha creato. In tal modo avete ritemprato la vostra forza interiore e ora siete in grado, assieme a noi, di emettere un raggio di luce e una carica di amore fraterno che va diffondendosi gradatamente e totalmente su tutto il Pianeta.
Soccorriamo così i nostri fratelli che si sentono caduti in disgrazia dall'amore divino; li solleviamo materialmente e spiritualmente e facciamo sì che riprendano, nelle loro mani, le redini della vita.
Il nostro intento amoroso è diretto alla loro autodeterminazione ma con una apertura di coscienza molto più ampia.
Il nostro compito non impone dettami, non impone regole e ogni creatura dovrà sempre sentirsi libera nel costruire l'orizzonte della propria vita.
Anche se la gratitudine non giunge immediata da chi è stato aiutato, da chi è stato sorretto, i benefici della nostra opera restano scolpiti in maniera indelebile, in maniera imperitura, in ogni ambito dell'Universo e quindi nel cuore di Dio.
Siamo in tanti a parlarvi, fratelli, perché la nostra Comunità è composta da una infinita varietà di Esseri di Luce, ognuno dei quali si è assunto un compito precipuo nei vostri confronti e si sente investito di una prerogativa particolare nel settore della conoscenza.
Non c'è differenza tra un essere e un altro, ci sentiamo tutti uguali, pur nella diversità del nostro sentire, del grado di consapevolezza raggiunto!
C'è un gran da fare nel proporsi con gioia, con spontaneità, al colloquio con i nostri fratelli umani e anche l'alternanza da un essere a un altro si svolge, si articola in perfetta armonia, in perfetto amore.
Le vibrazioni del nostro essere entrano sempre in risonanza con altri gradi di vibrazione ma non esiste la dissonanza! L'energia musicale, l'armonia che fluisce nei nostri corpi ha un crescendo sempre armonioso - ed è un crescendo che si intuisce a volte, quando non si può percepire. È come se il nostro spirito intuisse che c'è ancora molta più gioia, molto più amore di quello di cui si è in possesso, di cui si è pieni.
Eppure c'è l'accettazione, l'accettazione totale e serena di ciò che si è, scevra da ogni ansia di essere/avere di più!
Così si può definire la nostra estasi, la nostra gioia: sempre nell'attività febbrile, mai stancante, mai monotona, di soccorrere i nostri fratelli umani, di aiutarli a crescere e a far loro riconoscere l'identità divina!
Non c'è in noi egoismo, individualismo; sconosciamo la supremazia dell'uno sull'altro, pur avendo conosciuto e fatti propri questi elementi, questi sentimenti, nelle varie esperienze incarnative. Dopo averli vissuti e compresi, sono stati trascesi!
Anche da noi continua l’iter permanente dello spirito verso la verità ma non esiste il primo della classe né l'ultimo della classe e la conoscenza va di pari passo con l’espansione del nostro cuore spirituale affinché contenga sempre più amore.
Man mano che conferiamo amore agli altri, riceviamo tanto amore dalla Fonte suprema e la nostra essenza incamera sempre più luce, sempre più armonia!
Siamo, così, lontani dalle dinamiche della vostra Terra, ma non distaccati e insensibili al vostro soffrire, al vostro dolore, al quale partecipiamo.
Ma non per compatirvi!
Il nostro intento è quello di svegliarvi dal torpore in cui siete immersi, che vi porta a vivere entro un circolo vizioso di accadimenti sempre più dolorosi e senza via d'uscita;
il nostro compito è diretto a farvi ricordare che siete in grado di gestire meglio la vostra e l'altrui vita;
il nostro intento è di ricordarvi le grandi possibilità che il Padre ha messo a nostra disposizione, che sono le uniche per dare un volto nuovo all'esistenza;
il nostro compito è di ricordarvi che la vita può essere gioiosa, può essere gratificante, se la vedete con l'occhio giusto, con l'apertura mentale e di cuore più idonea.
Infine, il nostro compito è quello di tributarvi rispetto e amore di cui spesso siete carenti e bisognosi.
Ora vi lasciamo. È un apparente distacco perché sapete già che siamo sempre con voi, a colloquio intimo col vostro spirito.
Addio, fratelli.
Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e Guarigione di Catania
17.12.2009
Un saluto a tutti voi, fratelli.
Arriviamo a voi attraverso la scia della luce sfolgorante dei nostri e dei vostri spiriti, in quella perfetta simbiosi che l'amore reciproco ha prodotto. È proprio in questa reciprocità d'amore e di intenti che si sviluppa e si tempra la vostra forza. Essa rappresenta, dunque, il grande perno sul quale si articolano le vicende della vostra vita!
Nell'ambito della vera unione, nell'ambito della reciprocità, nascono le grandi idee, avvengono i grandi avvenimenti atti a cambiare il volto del Pianeta.
Ricordate sempre, fratelli, che nell'unione con gli altri potete fare molto, molto di più che singolarmente!
Ci dispiace moltissimo che ancora su questo Pianeta imperi la tendenza all'individualismo, all'egoismo ad oltranza, che diventa una trappola mortale per l'individuo stesso e per tutta la società. Noi che sentiamo la sofferenza interiore di tante creature che non si sentono amate, rispettate dai propri fratelli, ci impegniamo assieme a voi affinché emerga dal pantano la speranza, anzi la certezza, che siamo un tutt'Uno con l'umanità intera e con tutto l'Universo.
Se la ricorrenza del Natale porta un po' il disgelo da questo immobilismo, da questa cristallizzazione, il calore umano che sperimentate in questi giorni di festa dovrebbe permanere vita natural durante, dentro ognuno di voi. La gioia che provate nello scambiarvi i doni e gli auguri di felicità e di benessere per il nuovo anno dovrebbe farvi riflettere e farvi sentire in grado di poterla conservare per tutto il tempo a venire.
Miei cari fratelli siete/siamo fatti per amare e non per odiare!
Quest'ultimo sentimento è la risultante di tanti condizionamenti, di tante esperienze mal vissute i cui segni permangono nel vostro cuore e nella vostra mente. Siamo stati creati nell'amore, per dare e ricevere amore!
Tutto ciò che non rientra entro questo ambito è eterogeneo, è acquisito e va visto nella sua vera natura e specificità. La dimensione che vi ospita e che voi stessi avete costruito, creato con la forza interiore, vi proietta immagini – ricordate: solo immagini - in questa alternanza di bene e male, di odio e di amore.
È un panorama di immagini proiettate dalla credenza interiore di ogni uomo e, quindi, tutta la vostra vita non è altro che un susseguirsi di fotogrammi di un film di cui siete registi e attori, nel contempo.
Ma, al di là di questo telone immaginario, c'è tutta una realtà, la vera realtà che ha dei connotati completamente diversi dal mondo materiale in cui vivete, in cui immaginate di vivere: la realtà vera, in effetti, non è al di là del telone ma attorno a voi. In essa vivete immersi totalmente, la respirate assieme all'aria, ma il vostro grado di consapevolezza non vi consente di percepirla, di sentirla vostra. Ma, se ammettete che esiste una continuità tra il mondo fenomenico e tutto il mondo dello spirito, la reciprocità fra essere ed essere, fra molecola e molecola, fra atomo e atomo risulta un fatto indiscutibile; una reciprocità di natura fisica e spirituale.
Molti di noi hanno vissuto nel vostro mondo, anche se in epoche diverse, nel rispetto della temporalità cui siete abituati e oggi non distinguiamo più il passato dal presente, perché viviamo in un continuum.
Ci rendiamo conto di come il concetto di eterno presente sia di difficile comprensione per i nostri fratelli umani, abituati a vedere lo scorrere del tempo attraverso i mutamenti della natura, del loro corpo, del ciclo delle stagioni, delle nascite e delle morti. Questi concetti sono assolutamente validi, ineccepibili se si resta incollati al fenomenico, al panta rei, ma noi vi abbiamo proposto una accezione nuova, molto più ampia di considerare l'esperienza dello spirito! In questa accezione spirituale è contemplata l'eternità, eternità che appartiene allo spirito e non può deperire, morire, invecchiare, dissolversi nel ciclo di un’esistenza. Se avete fatto vostri questi concetti, siete in grado anche di percepire tale verità trascendentale, pur vivendo immersi nel dualismo e nella fisicità del mondo fenomenico.
Il termine eternità esula da tutte le esperienze che farete nelle vostre esistenze incarnative. Ciononostante è insita in ognuno di noi la certezza di essere eterni, la certezza di essere divini - cioè a dire riconoscersi divini in quella scintilla di luce che ognuno di noi porta con sé.
Ciò non vuol dire che siamo uguali a Dio; non ci identifichiamo in Dio, ma portiamo in noi il segno inconfondibile della Sua Verità, l'impronta indelebile che Egli ha lasciato in noi, in noi tutti!
Riconosciamo in noi, inoltre, una voglia smisurata, un desiderio senza pari di poterLo sentire vicino, sempre più vicino, sempre più in noi.
La ricerca di Dio è una ricerca interiore che non ha un inizio, né una fine. Ma, se vogliamo bene considerare e riflettere, anche questa è un'illusione perché Dio è sempre con noi.
Siamo noi che pensiamo di essere lontani da Lui e ci affrettiamo a raggiungerLo. L'allontanamento dalla Fonte suprema e la ricerca frenetica di ricongiungersi a Dio e ritornare a Lui è un’illusione nella quale soggiaciamo, dopo averla volontariamente creata.
Chi è veramente e totalmente risvegliato vive in eterna gioia, in estasi continua, in perfetta sintonia con l'amore divino. È uno stato di coscienza che è possibile, che può verificarsi in qualsiasi momento della vita di una creatura, ma solo quando è arrivato quel tempo giusto della presa di coscienza, dell'espansione massima.
C'è un fratello che chiede di essere rincuorato per la sorte capitata ad alcuni suoi colleghi. Io ti dico: non sentirti triste, perché questo avvenimento, che tanto ti turba e ti addolora, è umanamente comprensibile; ma devi anche fare in modo di mettere in atto, tirar fuori il tuo discernimento spirituale che ti suggerisce come ogni creatura programma le proprie esperienze, anche le più terribili.
L'appuntamento con la morte fisica, con una esperienza dolorosa, è voluta dalla creatura nell'ambito del suo programma incarnativo, del suo iter di sperimentazione.
Queste creature, che ora lottano tra la vita e la morte, sono in una fase delicata del loro curriculum spirituale. Finché non sarà arrivata la morte fisica, sarà un momento di grande riflessione e di revisione totale dei comportamenti e delle relazioni della propria vita. Nel corpo, che appare inanimato, una volta cessate le funzioni più nobili del cervello, continua a persistere l'attività dello spirito, della coscienza. Noi pregheremo, come fate anche voi, perché queste creature possano tornare ad essere sane e ridare gioia alle proprie famiglie ma sappiamo assieme a voi che la decisione ultima resta al loro spirito al quale dobbiamo piegarci accettandone la decisione.
Non vi stancate mai di mandare luce, di mandare amore a chi soffre, a chi è in bilico in una scelta così impegnativa.
Addio, fratelli.
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