Angeli, le Guide Angeliche al gruppo di preghiera Amore e guarigione, messaggio
Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania
01.03.2011
Fratelli diletti, accorriamo sempre solleciti alle vostre chiamate e, per dimostrarvi la carica del nostro amore, ci avviciniamo e ci compenetriamo quanto più possibile alle vostre essenze per poter sentire più intensamente ogni battito del vostro cuore spirituale. Se ancora ci sono pesi che gravano nel vostro intimo, faremo in modo, insieme a voi, che possano essere eliminati definitivamente.
Avvertiamo che le maggiori preoccupazioni provengono dallo stato di salute che non è sempre costante, non è sempre stabile, secondo le vostre aspettative. La instabilità è determinata da una molteplicità di fattori che sono in parte voluti inconsapevolmente da voi stessi, dalla vostra interiorità, e in parte prodotti da fattori ambientali, da una distonia energetica che interessa soprattutto la vostra Terra. Da queste interferenze di natura planetaria nessun uomo può sentirsi escluso, o non coinvolto, se dobbiamo necessariamente credere ed essere certi della interazione di ogni cellula con l'intero Universo. Voi, fratelli della Terra, subite - come tanti altri esseri dell'Universo - una multifattorialità di effetti che nella vostra dimensione si distinguono in effetti benefici o effetti malefici. Sapete anche che questa dicotomia di opposti l'avete creata nella vostra dimensione perché vi facesse da maestra nel comportamento, nell'azione, nel pensiero. Ma, esulando da questa dimensione - quando il pensiero si allarga oltre questi confini delimitati - il cosiddetto bene e male, la vita e la morte, la gioia e il dolore non assumono più quel significato e non determinano quell'azione devastante che normalmente succede sulla Terra. L'unicità del pensiero proviene dalla Fonte Unica, dall'UNO, che - pur assumendo aspetti di molteplicità e di differenziazione - rimane sempre UNO. Su questo pensiero - che fino ad oggi non è stato possibile fare vostro e rendere assimilabile dalla mente umana - noi vorremmo che vi soffermaste. Spesse volte abbiamo parlato di una realtà virtuale che avete voi stessi creato col pensiero e con l'azione, ma essa non è la realtà assoluta, la realtà vera nella quale siamo tutti inseriti e facenti parte.
La realtà virtuale nella quale credete di vivere, penare, soffrire è come un sogno ad occhi aperti. Nella stessa maniera del sogno produce, stimola sensazioni, emozioni, dà gioia, conforto o disperazione. Ma alla stessa maniera del sogno siete sempre voi i fautori, i creatori!
La presa di coscienza di questa verità - una verità che sfugge a molti, rifiutata dalla maggior parte degli uomini che vivono nella dimensione temporale e nell'estensione dei loro sensi fisici - deve portare, necessariamente, a delle riflessioni che sovvertono, di conseguenza, il modo abituale di pensare e, perciò, a dissociarsi o, quanto meno, a distaccarsi, di molto, dalla massa inconsapevole, i fratelli convinti di vivere una realtà proposta da Dio, da un Creatore o da qualche elemento casuale, o dalla fortuna o dalla sfortuna. In tal modo, la vita diventa una prigione senza via di uscita, senza una speranza di cambiamento. Il cambiamento che si attende è sempre nell'ordine, nei postulati della dimensione terrena; un cambiamento che viene dall'esterno, che nasce in una notte e si presenta sviluppato in una giornata è sempre un cambiamento proposto da altri che si può accettare o rifiutare.
L'interiorità di ogni uomo viene così esclusa, relegata in un cantuccio e non più considerata come elemento portante, come elemento fautore del cambiamento. Abbiamo sempre stimolato voi fratelli alla presa diretta col vostro intimo, alla conoscenza effettiva di voi stessi, non secondo i parametri o i canoni suggeritivi dalla società, dalla famiglia; piuttosto una conoscenza diretta, una conoscenza soggettiva delle proprie capacità, dei propri meriti e difetti, che non debba mai produrre né sensi di colpa né sensi di vanagloria.
“Conoscere se stessi” è stato sempre un termine di difficile comprensione e quasi impossibile da mettere in pratica. I motivi sono evidenti: c'è tutto un contorno di giudizi nel periodo della crescita, nell'acquisizione della vostra personalità che crea difficoltà enormi nel riconoscimento della propria identità spirituale. Quindi, il lavoro che abbiamo fatto insieme, fratelli, è stato prima rivolto e diretto allo smantellamento, lento ma metodico di tutte le sovrastrutture prodotte dall'educazione, dalla cultura, dalla società sul vostro vero essere. Dopo avere dato quasi fondo a questo lavoro abbiamo messo in luce gli effettivi elementi della vostra interiorità, quelle capacità, quelle qualità così nascoste da essere quasi difficile da rinvenire, da riscoprire. Eppure ci siamo riusciti! Sappiamo di certo che ognuno di voi riconosce il valore unico ed assoluto del proprio essere, a prescindere da ogni giudizio sociale. È un lavoro che va continuato fino all'ultimo giorno della vostra vita, senza mai stancarvi, senza fare mai passi indietro, anche se a volte i fatti della vita potrebbero portarvi a pensare di avere sbagliato tutto, di non essere sulla giusta strada.
Questi intralci nel percorso sono dovuti e messi lì per rinforzare la vostra tenacia interiore, la volontà di andare avanti. Pertanto, ora, fratelli, cominciate già a intravedere aspetti della verità e della realtà che è tutta interiore, piuttosto che quella esteriore del dolore, della sofferenza, del male e della morte. E quanto più vi inoltrerete in questo cammino di riscoperta tanto più la realtà virtuale che cade sotto i vostri occhi non avrà più quel peso, quel significato che per tanto tempo le avete dato.
È difficile parlare in questa maniera, con questi termini, ad altri vostri fratelli, tutti presi ad accaparrarsi potere, ricchezza, dominio sugli altri, escludendo dalla propria vita quella veste spirituale che porteranno sempre con sé fino alla fine dei tempi e in ogni dimensione dello spirito. Una veste spirituale che non ha più bisogno dell’involucro fisico, perché fatta tutta di luce sfolgorante e nella luce si annoverano tutti i requisiti, tutte le qualità di una creatura, di un essere divino: l'amore, la bontà, l'intelligenza, la sapienza.
A cosa vi servirebbe un corpo fisico in una dimensione più sottile, apparentemente più sottile ma più espansa di quella della Terra? Vi porterebbe nocumento e, pertanto, il corpo fisico, nel passaggio dimensionale, viene affidato agli elementi della Terra di cui fa parte. Il corpo di luce può così meglio estrinsecare i suoi ruoli in una dimensione senza tempo e senza spazio.
La vostra Chiesa cattolica vi insegna a credere nella resurrezione della carne così come è risorto il Cristo Gesù. Ogni creatura, ogni essere si riapproprierà del proprio corpo. Ma quello che non sapete o che non vogliono dirvi è che il corpo a cui si allude è il corpo di luce che può dare anche l'apparenza delle fattezze fisiche: tant'è che se voi sognate un vostro familiare defunto lo sognate nelle fattezze fisiche del vostro ricordo, solo così lo potete cogliere con i vostri sensi.
La preoccupazione, dunque, per la salute del vostro corpo è un preciso dovere ma non può portarvi via quella gioia di vivere che ancora deve essere sempre presente nel vostro quotidiano. Non potete farvela offuscare da un dolore fisico, da un fastidio fisico perché sarebbe un delitto contro la vita. Finché c'è vita - anche tra malattie e sofferenze - la gioia e la speranza non devono mai mancare nel vostro cuore e nei vostri pensieri. Ma spesso voi vi scoraggiate, vi sentite abbandonati dalle forze del Cielo, non più protetti dalle vostre difese immunitarie e, così facendo, entrate in un circolo vizioso dove non c'è alcuna via d'uscita.
Allora io vi dico che si può convivere sempre con la gioia nel cuore e la speranza, con qualche malanno, con qualche difficoltà di tipo fisico, purché non si spenga la luce e si veda tutto buio. La paura che è sempre insita nell'animo umano, paura di morire, paura di soffrire, paura di non farcela, può essere sconfitta, debellata dalla fiducia piena nell'appoggio divino, nella sua presenza attorno a noi e dentro di noi. La fede, la fiducia sfociano nell'accettazione anche di episodi spiacevoli dell'esistenza, dai più banali a quelli terribili così come vi annovera la vostra cronaca.
La fede è quella che non spegne la gioia della vita e la speranza per il domani! Quando vacilla ricordate le nostre parole, ricordatele e riflettete! Solo così la paura si allontana dal vostro orizzonte e ritorna il gusto della vita, il dolce gusto della vita.
Addio, fratelli
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