Angeli, le Guide Angeliche al gruppo di preghiera Amore e guarigione, messaggio
Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania
08.03.2011
Vi saluto, fratelli diletti. Come sempre, noi Esseri della Comunità spirituale che vi ha presi in carico, ci rammarichiamo per le problematiche della vostra esistenza incarnativa; problematiche che ad un rapido sguardo superficiale possono apparire tutte imperniate sulla sofferenza, sulla malattia e qualche volta anche sulla disperazione. Ed è quasi sempre questa l'eco che dalla Terra giunge alle nostre dimensioni ma su queste situazioni esistenziali dei nostri fratelli umani non si può intervenire: un intervento per annullarle completamente è impossibile. L'intervento amoroso è pertanto diretto alla interiorità di ogni creatura, là dove risiedono tutte le possibilità per diminuire il peso dell'esistenza. In questa maniera, si può far emergere quella parte di gioia, quella parte di accettazione gioiosa della vita della cui presenza siamo certi. Sapete già, fratelli, che bisogna pagare sempre uno scotto per ogni discesa nella carne, per potere acquisire quel quid in più che la coscienza ricerca spasmodicamente; e se alla coscienza si accompagna un corpo fisico bisogna anche accettare i risvolti pesanti o negativi di questo connubio.
Un fratello chiede maggiori lumi sul concetto della Resurrezione, ossia la dipartita - da questa dimensione - dell'involucro spirituale assieme all'involucro fisico. In effetti devo chiarire maggiormente questo concetto facendo una precisazione: l'evoluzione di un essere che giunge su questa dimensione ha una sua specificità, una sua singolarità. Ad un essere molto evoluto, che si riveste di un corpo fisico, essendo il suo grado evolutivo di gran lunga superiore agli altri esseri, si consente di portare con sé l'involucro fisico in altre dimensioni dell’essere. La sua consapevolezza non è uguale né simile a quella degli altri uomini e anche il suo involucro fisico ha assunto un grado tale di vibrazione che forma un tutt'uno con l'involucro spirituale. Alludiamo al Corpo di luce che non è sempre presente e non si rivela in tutti gli esseri di questo Universo.
Molti vostri Santi hanno avuto questa capacità e la possibilità di portare seco, in altre dimensioni, un corpo fisico molto espanso, molto dilatato. Anche su questa dimensione erano in grado di annullare le leggi della fisica, della gravitazione terrestre spostandosi da un posto all'altro della Terra, apparendo in un luogo e contemporaneamente in un altro luogo. La coscienza evoluta permette questo stato singolare dell'essere. Ma questo argomento non dovrebbe crearvi preoccupazione perché, comunque, col corpo fisico, col corpo dilatato della coscienza, si può sempre fare un salto di qualità, un salto dimensionale come premio, come merito legittimo del proprio operare. Se ad alcuni fratelli, se ad alcuni esseri è concessa questa particolarità c'è sempre un motivo di ordine superiore: devono compiere una missione speciale, una missione che non è per tutti. La nostra fede nella giustizia di Dio, nel Suo ordine perfetto - quando è illimitata - ci permette di accettare e di credere a questi motivi superiori. Potete farlo anche voi, fratelli, perché - nel credere - non rischiate di perdere alcun elemento della vostra personalità, non rinunziate minimamente al vostro grado d’intelligenza, di comprensione.
Siamo tutti figli di Dio, siamo tutti emanazione della Grande Luce ma ognuno occupa un posto particolare e specifico nel puzzle della Grande Opera, del Grande Progetto. Pertanto, un consiglio che posso darvi è di non crearvi aspettative né di sentirvi delusi se vi viene detto che con la morte lascerete il vostro corpo fisico su questa Terra. Ma le vie del Signore sono infinite e imperscrutabili anche, a volte, per ognuno di noi. Quello che più conta è seguire il Progetto, il Progetto spirituale di cui si è intravista la direttiva, seguirlo fino alla fine dei propri giorni con una accettazione piena e consapevole - e possibilmente gioiosa - nel portare avanti il progetto che ci viene assegnato dall'Alto. Esso serve al compimento, alla realizzazione di un Progetto più grande, molto più ampio e significativo rispetto ai piccoli progetti della dimensione della Terra. Essere partecipi di un Progetto divino - facenti parte, interagenti con la sua creatività - è qualcosa che ci riempie di orgoglio. Come per noi lo è anche per voi, fratelli! L'orgoglio a cui alludiamo non è quello tipico e consueto di questa Terra, è un orgoglio spirituale che riempie la nostra vita, la nostra esistenza dandole un senso e anche un fine. Voi vi chiederete: durante le mansioni di ogni giorno, nel tran tran della vita, “qual è il progetto spirituale che sto compiendo, che sto portando a termine?”. A volte non è visibile, facilmente riscontrabile, ma io vi dico che è sempre compreso, è sempre presente. Ogni attimo, ogni gesto, ogni pensiero di cui è fatta la vostra vita è un elemento di quel Progetto e non c'è niente di inutile, di superfluo che vada considerato tale. Può essere importante e significativo un gesto d'amore, un sorriso che offrite a un fratello ma anche l'amore e l'accettazione che date al vostro essere. Pertanto ogni respiro del vostro corpo, ogni parola della vostra bocca, ogni battito del vostro cuore è utile e necessario, indispensabile per il Piano di Dio. “Come può essere vero tutto questo” - qualcuno si chiede – “se, a volte, la propria vita appare così banale e le proprie azioni così umili?”. Vi devo fare ricredere, fratelli. Tutto è importante agli occhi Dio, siamo tutti necessari e utili al Suo Programma. Come può, il nostro Creatore, essere lontano da noi, come potrebbe essere dissociato dalle nostre azioni? Sempre che vogliamo riconoscerlo! La Sua Presenza e la Sua interazione sono una nostra facoltà di scelta. Niente ci viene imposto, non siamo obbligati a riconoscerLo, a sentirLo, ad amarLo.
Cominciate a pensare, fratelli, all'aspetto spirituale che presiede ad ogni attimo della vostra vita e a considerare sacra ogni vostra azione, ogni vostro pensiero. Se vi riconoscete interamente sacri vedrete i vostri simili altrettanto sacri! Come potreste nuocere a un vostro fratello che è sacro come voi? Come potreste non amare un fratello che è figlio di Dio, come voi? In tal modo viene annullato il male, la tendenza al male, l'istinto alla sopraffazione. Il male può essere sconfitto definitivamente da un riconoscimento pieno, totale, universale della sacralità di ogni individuo, di ogni essere. Ma ci vuole tempo, l'evoluzione è lunga e lenta: il risveglio non è per tutti in una sola vita e non succede per tutti nello stesso momento.
Noi siamo sempre così speranzosi, così ottimisti nei riguardi della condizione umana, delle traversie di questa Terra perché ci attendiamo l'evoluzione completa della coscienza, quella Coscienza cristica di cui è impregnata la vostra Terra. Il Cristo, con la sua venuta, ha lasciato questa impronta: di fraternità, di uguaglianza, di amore estremo. Prima o poi la rinascita sarà universale, la rinascita della coscienza sarà collettiva. Perché, dunque, sprecare tempo, parole, energia nella considerazione dei fatti che avvengono nel vostro quotidiano? Anche se producono sofferenza, dolore a molti altri fratelli, sapete che prima o poi - è una questione di tempo e di fede interiore - non accadranno più e solo dopo che i vostri fratelli umani avranno imparato la lezione sulla loro pelle. Occorreranno forse moltissime altre incarnazioni per acquisire e riconoscere il valore assoluto di una creatura, il valore prioritario di ogni essere. Ma che cosa sono le molte incarnazioni, Il tempo che scorre nella vostra dimensione, a confronto dell'eternità, quell’eternità in cui siamo tutti immersi, facenti parte, ognuno col proprio stato di sentire interiore, da voi denominati livelli dimensionali o stati dell'essere o stati della coscienza allargata?
Vi saluto, fratelli, vi accompagni sempre l'amore che noi vi dedichiamo.
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