Insegnamento Spirituale Crescita Spirituale
Insegnamento Spirituale Crescita Spirituale E Conoscenza Di Dio
Insegnamento Spirituale Crescita Spirituale
07.01.2014
Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania
Fratelli diletti, con grande gaudio accorriamo al vostro richiamo. In questi vostri momenti di aggregazione tra di voi, siamo in presenza stabile e costante accanto a voi. Come accade da tanto tempo, da tanti anni del vostro tempo, il nostro pensiero, il pensiero spirituale che ci contraddistingue, che è anche il frutto delle nostre acquisizioni, vi viene trasmesso in una maniera, in una modalità molto diversa da quella che è la prassi di acquisizione nella vostra quotidianità.
Mi spiego meglio: quando leggete un libro, un giornale, sentite o vedete una trasmissione televisiva, le cellule del vostro cervello vengono influenzate da quel messaggio e provvedono a memorizzare i contenuti di ciò che avete sentito e assimilato. Di solito, la memoria si comporta in maniera quasi strana: per contenere le nuove acquisizioni, cancella i contenuti del passato e la relativa memoria. Tutto ciò, sempre per il vostro bene, perché i ricordi dolorosi, i ricordi tristi, penosi, non siano sempre lucidi, evidenti alla vostra attenzione. Ma quando dialoghiamo con voi, sono aperti tutti vostri sensi materiali, le cellule del vostro cervello, pronte a memorizzare, avviene anche un processo di sensibilizzazione della coscienza spirituale e i concetti metafisici vengono impressi in maniera indelebile in seno alla personalità spirituale di ognuno di voi. Questi contenuti, non sono soggetti al processo di dimenticatoio nel vostro cervello; anche se sembra che quello che leggete, quello che avete trascritto sui nostri colloqui, possa sfuggire alla vostra memoria ed essere dimenticato, nel vostro cuore e nella vostra anima ci sono tutti i contenuti di questi anni e, soprattutto, rappresentano la sintesi di un insegnamento spirituale che avete desiderato e fatto vostro, come dote spirituale. Non vi meravigliate, perciò, se quando rileggete questa messaggistica vi sembra di sentirla come fosse la prima volta, non vi scoraggiate: ciò che la memoria materiale del vostro cervello sembra avere cancellato, dimenticato, la vostra coscienza lo mantiene intatto, perché questi contenuti sono necessari alla vostra crescita spirituale e perché fanno parte del curriculum di ogni persona. La sperimentazione che ogni essere fa su questa dimensione, è composta dall'azione, naturalmente portata al bene, all'amore verso gli altri, ma anche all'acquisizione di conoscenze, di conoscenze Superiori.
In parole povere, dobbiamo pure dire che l'apprendistato non ha un principio né una fine, perché si compone e si rivolge alla conoscenza di Dio. Tutto il sapere che si accumula nelle varie incarnazioni e nelle altre dimensioni più sottili dell'essere, è sempre rivolto alla conoscenza di Dio, che è desiderio insito in ogni Essere, una sete mai sazia. Pur essendo consapevoli che Dio è sempre dentro di noi, desideriamo la Sua vicinanza, la Sua conoscenza sempre più intima, sempre più profonda.
Può sembrare strano tutto questo, ma è come bere ad una fonte, ad una fonte inesauribile che non estingue mai la nostra sete.
La conoscenza di Dio è un processo lungo ma, nel contempo, semplice, per chi ha sperimentato la propria semplicità. Invece, l'uomo si complica la vita e ad ogni problema fa nascere tanti altri problemi; anche nella ricerca di Dio, nel volerne sentire la Sua presenza, la Sua vicinanza, frappone ostacoli insormontabili, ostacoli mentali, ostacoli derivanti da norme religiose. La semplicità, l'innocenza di un bambino, sono quelle che ci fanno sentire l'amore, l’amicizia, la presenza di Dio. Il ritorno al candore, alla fanciullezza dell'animo, sono gli obiettivi che ogni fratello umano dovrebbe darsi per raggiungere la presenza e la conoscenza di Dio. Conoscenza, che non può avvenire attraverso la mente, attraverso i libri, attraverso i dogmi o attraverso i rituali di tutte le chiese che le varie religioni propongono. La conoscenza di Dio va sperimentata, va sentita immergendovi nella natura, nella bellezza della Natura, nel contatto con gli animali, con le piante e con i vostri stessi simili, i vostri fratelli, riconoscendoli come consanguinei spirituali.
Potete vedere Dio nel fratello che vi sta dinnanzi, anche se a volte non è benevolo, non si presenta disponibile al vostro amore.
Troverete Dio abbracciando un albero, rinvenite l'amore di Dio negli animali che allevate, che portano gioia e serenità nelle vostre case. Non fraintendete queste mie parole come un panteismo nel senso deteriore del termine, ma Dio è presente in ogni cellula dell'Universo, dell'Universo creato e non creato.
Nell'Universo avviene la creazione continua e la disgregazione continua: una stella che muore produce energia e da questa energia può formarsi un’altra stella. I processi e le Leggi dell'Universo sono ancora molto oscuri, anche per i vostri scienziati e fisici.
Ma, è risaputo che ciò che accade nell'Universo, anche nell'Universo più lontano, ha una ripercussione nella vostra Galassia, sulla vostra Terra e sui suoi abitanti.
Il concetto di Unità cosmica è di difficile accettazione per l'uomo, nostro fratello, che separando i vari Regni della Natura, ha separato anche Dio da Sé e dalla Natura. Occorre riprendere e riformare questo concetto di Unità, di Unità energetica, perché nell'Uno è presente il molteplice, la molteplicità è presente in tutto l'Universo e nella molteplicità è presente l'Uno.
È sbagliato continuare a pensare ed a credere ad un Dio personalizzato. Avete conosciuto il Cristo che parlava sempre di un Padre di tutto l'Universo e di tutti gli uomini, ma si trattava di un modo semplificato per dimostrare, per far capire agli uomini, ancora poco colti, il concetto dell'Energia universale. Il Cristo diceva: “Io sono uno con il Padre e il Padre è in me.” E io sono uno con voi, con voi, fratelli umani. La divinità che Egli rappresentava, che gli proveniva dal Padre, è una forma di divinità che abbiamo tutti dentro di noi. Se non la riconosciamo, è solo per nostra incapacità, perché ci sentiamo pusillanimi, perché ci identifichiamo con un corpo caduco ed effimero. Credetemi fratelli - noi che non abbiamo più un corpo materiale, ma un corpo di Luce, ritroviamo con più facilità la divinità, quell'Essenza divina che è pure dentro di voi. Perché tutto questo? Perché voi siete sviati, deviati o compromessi, da tutti quei falsi valori che operano come leggi nella vostra dimensione. La distrazione è la risultante di questi falsi e devianti insegnamenti, è distrazione dall'identità divina, presente in ogni essere umano, nel quale produce anche molto dolore, molta disperazione: questo il risultato che ci rattrista. Noi vorremmo che tutti i nostri fratelli umani potessero vivere in un dolore ma contrapposto alla Gioia dell'esistenza. Se l'uomo è distratto dal potere divino che è in lui, viene sviato dal suo vero Cammino e il fratello non può che sentirsi un naufrago, un esule su questa Terra. Eppure, è un pianeta che vi dà nutrimento, che da gioia, piacere a tutti i vostri sensi. Inoltre, aggiungo, perché sentirsi esuli se è una vostra scelta? Una scelta ambita, desiderata, e non sempre resa possibile a tutti gli spiriti? A volte bisogna attendere, attendere molto per una incarnazione e aspettare che si compiano le condizioni utili per una rinascita. E, quindi, ciò che sembra uno svantaggio per qualcuno di voi, rappresenta, invece, un'occasione preziosa per arricchire il proprio curriculum spirituale; per dare amore e per ricevere amore, per gioire del piacere dell'esistenza con tutti i vostri corpi, da quello più pesante a quello più sottile: il piacere del cibo, il piacere dell'amore, il piacere della musica e tutta la gioia che produce la vista, la vista della natura delle piante, degli animali.
Bisogna riflettere adeguatamente su quanto vi diciamo, perché solo così potrete ritrovare ed esaltare la Gioia della vostra vita. La Gioia di vivere è quella che vi mantiene sani, non ammalati; la gioia di vivere è l’innovatrice di tutte le vostre cellule, quelle che il tempo fa invecchiare; la Gioia di vivere, vi fa svegliare al mattino sereni e vi fa ringraziare la Provvidenza, anche per quello che vi manca; la Gioia di vivere è la solidarietà che ritrovate con gli amici più cari e con i vostri parenti. Senza questi sentimenti, così sottili, così intimi, la vita diventerebbe arida e senza scopo. Noi ci sforziamo, sempre, di sollecitarvi alla ricerca della felicità, della Gioia, che è prioritaria su tutto, su tutte le altre cose, su tutte le altre necessità.
Vi diciamo che si può essere felici anche possedendo poco, perché chi ha molto in beni materiali - noi sentiamo – che può essere pieno di tante preoccupazioni e di grandi malesseri. La felicità deve venire dall'animo e non dai possedimenti.
Addio, fratelli
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