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Le Potenzialità Per Crescere

Le Potenzialità Per Crescere E Per Allargare La Consapevolezza

 

Le Potenzialità Per Crescere

 

31.03.2015

 

Le Guide Angeliche dettano a Lidia al Gruppo di preghiera Amore e guarigione di Catania

 

Fratelli diletti, siamo con voi. È sempre una gioia che si rinnova tutte le volte che ci chiamate per questo incontro energetico, per questo incontro d’amore tra i vostri Spiriti ed i nostri Spiriti.

 

Ad ogni nostro incontro, noi vi portiamo quella porzione di Luce che serve a rischiarare un momento del Cammino della vostra vita, un momento più oscuro. E proprio in questa oscurità, prodotta dalle vostre emozioni, dallo scoramento dell’anima, è facile perdersi, è facile cadere.

 

E, come tutte le cadute possono essere assai perniciose, ma noi sappiamo con certezza che siete già in grado di rialzarvi da soli e riprendere così il Cammino spedito, quel Cammino che avete scelto, che avete individuato come il più indicato ed il più efficace nella storia del vostro Essere.

 

Ciò vuol dire che ogni Spirito incarnato ha un suo percorso, un suo programma, un suo curriculum, che è assai diverso da quello di altri fratelli.

 

E anche se si è contemporanei come incarnazione, nell’interiorità si sono fatte esperienze su epoche diverse della vostra civiltà.

 

Il risultato di queste esperienze resta stigmatizzato nel curriculum di quella creatura, ed è diverso, completamente diverso, da quello di altri fratelli, di altri Spiriti.

 

Questo mio discorso tende a chiarirvi alcuni fatti di cronaca che si verificano nella vostra quotidianità e che vi lasciano a volte sbigottiti, sbalorditi, inorriditi, per crudeltà e nefandezza. Ed allora, qualcuno si chiede, come possano esserci fratelli che si macchino di tali barbarie, pur essendo nati e cresciuti in un periodo di grande sviluppo della civiltà, quando ancora le barbarie - li leggete nei libri di storia - appartenevano all’alba della civiltà?

 

Ebbene, la risposta a questo vostro interrogativo si trova in questa diversità di esperienze, di esperienze incarnative da fratello a fratello. Siete mescolati, e ancora c’è chi nel suo animo, nella sua interiorità, si è fermato all’età della pietra, al periodo medievale.

 

Tutto questo vi deve fare riflettere, perché l’esteriorità non può dare l’impronta di evoluzione, di civiltà, di cultura al vostro prossimo. Ogni persona si riconosce dalle sue azioni, dal suo pensiero, e nella frequentazione questo non può sfuggire, non può venire camuffato.

 

Ciò non significa che vi dovete mettere in una posizione di ostracismo nei riguardi di queste creature, ma piuttosto sviluppare la compassione per quanto loro non hanno imparato rispetto a voi, e la loro inconsapevolezza o – meglio – ignoranza, non può altro che attirare la compassione, la compassione caritatevole.

 

Per compassione bisogna sempre intendere un modo diverso da quello a cui siete stati abituati, senza sentirsi migliori, superiori, senza sentirsi maestri, ma solo in uno slancio di grande amore fraterno verso chi è in condizioni di cecità morale, di mancanza totale di amore.

 

Se nel vostro G.N.A., o gene spirituale, è contemplato l’amore divino, l’amore di Dio, l’amore totale, incondizionato, come può un fratello, che è figlio di Dio, comportarsi in maniera così difforme da quello che è l’impulso dello Spirito, il suggerimento ad amare, il suggerimento a fraternizzare? C’è qualcosa di difforme, di distorto in queste creature, e quindi loro hanno bisogno della nostra compassione, che significa anche comprensione amorosa.

 

E’ vero che i vostri tribunali, i vostri giudici, devono amministrare la giustizia e difendere la società dalle azioni malvagie di queste creature, ma non spetta a tutti  noi, condannare un altro fratello, non spetta a noi giudicarlo. Cosa spetta a noi? Solo quello di compatirlo, di comprenderlo. Anziché indignarsi di fronte a questi eventi, che sono sempre maggiori, sempre frequenti nella quotidianità della vostra cronaca, bisogna sviluppare il sentimento della compassione. Quello che fanno, invece, i vostri mass media è la crocifissione, la condanna senza appello, senza giudizio alcuno di quel fratello; non indulgete anche voi su questa metodica, ormai consolidata nella vostra gente.

 

Cosa bisogna pensare di fronte a questi eventi? Bisogna pensare che la mente umana può a volte perdere il controllo e non ascoltare la voce dello Spirito, e farsi irretire da tutte le altre voci che coabitano nell’interiorità di un Essere. “Quali sono queste voci”? - vi chiedete - appartengono all’emotività, all’istinto, al desiderio di supremazia, alla voglia di fare soffrire - e potrei elencarne un’infinità - appartengono, dunque, alla sfera delle emozioni alla sfera dell’istinto.

 

Vi chiedete: “Perché esistono nell’individuo”? Esistono sempre per un fine benefico, ma poi vengono utilizzati in maniera impropria e strumentalizzati.

 

L’istinto di conservazione della propria vita e, quindi la difesa dagli attacchi degli altri che vogliono portarla via, è un istinto benefico. Anche le emozioni servono a farvi sentire vivi, le emozioni che vi fanno gioire, che vi fanno provare piacere; e ancora tutto quello che la vostra mente elabora come nozioni, come conoscenza, tutto serve ad arricchire la sfera del vostro Essere, e sempre a fini benefici, per darvi gioia e soddisfazione.

 

Ma tutto questo bagaglio, tutte queste potenzialità, possono essere utilizzati per distruggere la vita degli altri, il benessere degli altri, covando odio, rancore, vendetta. Ciò che il nostro Creatore ha impresso, come sua impronta, nello Spirito che accompagna una creatura, è un potenziale e serve per crescere, per allargare la consapevolezza, per sentirsi vicini a Dio, figli di Dio. Ed è questa sensazione, più che sensazione, questo stato di estasi, che spinge gli Spiriti ad incarnarsi, questa pienezza e riconoscimento dell’emblema divino, della presenza divina, perché solo così si può acquisire maggiore esperienza e allargare il sentire interiore. Non si può sentire Dio dentro di noi e attorno a noi, se non si affina questo sentire interiore, questa capacità, questa predisposizione e disposizione, all’amore.

 

E’ facile dire: io amo il mio prossimo se il mio prossimo mi ama, mi corrisponde. Ma, sono capace di amare il mio prossimo se non mi perviene amore, se sento solo odio o indifferenza? Ci si aspetta sempre un ritorno per quello che si è dato, ci si aspetta la riconoscenza, la considerazione, e quando tutti questi elementi non sono presenti, allora ci si chiude, si rischia di chiudersi nel dolore, nella sofferenza di avere dato senza un ritorno. È allora che si innesca una marcia in più, è quello il momento del superamento di questo stadio, per continuare ad amare, per continuare a dare pur senza ricevere.

 

È un passo in più e anche molto doloroso, ma il Cristo Gesù ve ne ha lasciato un segno, un segno evidente attraverso i suoi insegnamenti, le sue parole, che servono a farvi riflettere maggiormente perché il vostro comportamento sia di imitazione di Cristo.

 

E in questa Pasqua, che è una Pasqua di Resurrezione per la cristianità, fate rinascere voi stessi a quella parte che vi ha fatto soffrire; fatela morire, mettetela da parte perché non vi ha fatto crescere, non vi ha fatto gioire. Rinascete alla vita, rinascete all’Amore, e siate sempre contenti del vostro stato; non misurate il vostro tenore di vita con quello di altre persone, non misurate i vostri progressi nel lavoro, nella famiglia, con quello di altri fratelli.

 

È già tanto e grande quello che avete fatto per voi stessi, e non teme confronti. Ve ne accorgerete quando riceverete amore dai vostri familiari, riceverete parole di lode e di comprensione. Ma ricordatevi sempre di non pretendere un ritorno immediato per quanto avete speso in amore, in dedizione; non aspettatevi riconoscenza, perché proprio quando non vi aspettate tutto questo, l’amore tornerà a voi come un fiume in piena.

 

Siate felici in queste feste pasquali, riunitevi con le vostre famiglie, con i vostri familiari, con i vostri amici e godete dei frutti del vostro lavoro e del calore della vostra famiglia.

 

Addio, fratelli

 

Le Potenzialità Per Crescere E Per Allargare La Consapevolezza è il Messaggio delle Guide Angeliche

 

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