Che cosa c'è nell'aldilà
Che cosa c'è nell'aldilà vi racconto quello che ho vissuto
Che cosa c'è nell'aldilà : questo è il mio racconto, la mia storia di quando ho scoperto che cosa c'è nell'aldilà, era diverso tempo che ogni sforzo fisico mi sembrava molto gravoso e non riuscivo a camminare a lungo senza addormentarmi, così mi recai dal medico che, dopo le indagini, si accorse che avevo due importanti arterie quasi completamente ostruite; la situazione era gravissima, se non mi operavo subito sarei morto da li a breve, per la mattina seguente venne così organizzato l'intervento chirurgico.
La mattina seguente, poco prima dell’operazione chirurgica, mia moglie portò i bambini a trovarmi; mia figlia voleva che la salutassi dalla finestra della stanza dell'ospedale quando fosse andata via, ma l'infermiera mi diede qualcosa, forse un anestetico, che mi mise fuori combattimento quasi immediatamente, poi passarono all'intervento chirurgico, ma li ci furono problemi grandi.
Quando morii sul tavolo operatorio non mi resi conto di essere morto, ero fuori dal corpo e, di colpo, mi ritrovai nel più bel posto che avessi mai visto; ero in un luogo di luce e tutti i miei sensi erano estremamente più acuti, l'erba era così verde e potevo perfino “gustarla” sentendola, sapeva di melone; camminare sull’erba era splendido, si aveva una sensazione meravigliosa, il modo migliore per descriverla è dire “oh, mio Dio, wow!!!”.
Eppure avevo l'impressione che quella fosse solo l'anticamera della vita che mi aspettava, tre luci gialle vennero verso di me, avanzarono dal lato sinistro di un grande abete di un vivace colore verde, non avevano una "fisicità" ben precisa, erano più delle presenze, presenze di energia che potevano comunicare, non udivo con le orecchie, non era una comunicazione con le parole, ma comunicarono con me attraverso le sensazioni ed è come se mi dicessero "puoi restare se vuoi, o puoi ritornare, ma se ritorni, dovrai fare qualcosa".
Sapevo che dovevo ritornare per un motivo, dovevo terminare qualcosa che avevo iniziato; un altro motivo per cui ritenevo importante tornare erano i miei figli, anche se ero felice in quel luogo, il loro pensiero mi rese all'improvviso terribilmente triste, fu allora che improvvisamente mi ritrovai nel mio corpo.
Il dolore fu tremendo, mi sentivo bruciare il braccio e la gamba, non riuscivo a respirare, mi sentivo comprimere, che male!!!!, e di colpo mi trovai nuovamente dall'altra parte.
Nuovamente quello scenario meraviglioso e quella pace poi vidi mia nonna, sembrava proprio come l’avevo vista in quell’album di fotografie il giorno prima del suo matrimonio, era giovane, in salute e piena di energia; nonna mi era sempre stata molto cara perché era l’unica che mi voleva bene per quello che ero, mi sentivo accettato completamente da lei, non dovevo fare niente perché lei mi amasse, mi amava solo per il fatto che io ero nato.
Uno dei primi pensieri che mi vennero in mente fu di chiederle perché ero lì e lei mi disse "non puoi entrare, non puoi rimanere, devi tornare indietro”, io obiettai perché nel corpo avevo sentito quel grandissimo dolore e lei mi disse che sarebbe ritornata con me, ma che io non potevo rimanere, volevo abbracciarla, ma non potevo, potevo sentire il suo abbraccio, ma sapevo che fisicamente lei non mi stava abbracciando.
Con mia grande meraviglia, mi ritrovai di colpo nel mio corpo e questa volta non mi faceva male niente; quello che vidi nella sala operatoria fu un bagliore, situato al di sopra delle luci, ma molto più luminoso delle luci stesse, sapevo che era mia nonna, la sua presenza mi indusse a muovere il braccio verso l’alto ed ad urtare il medico, sentii dire "è tornato", così rinnovarono gli sforzi per rianimarmi e terminare l’operazione, mia nonna stava bloccando il dolore e sentivo che mi stava sorridendo.
La convalescenza fu davvero molto dura ma poi alla fine guarii e ripresi la mia vita.
Che cosa c'è nell'aldilà vi racconto quello che ho vissuto sono le parole di Marco
Che cosa c'è nell'aldilà vi racconto quello che ho vissuto
Che cosa c'è nell'aldilà
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