C’è una ragione per ogni cosa
C’è una ragione per ogni cosa la mia storia
C’è una ragione per ogni cosa : ricordo che era abbastanza presto quella mattina, all'epoca ero incinta di tre mesi e mezzo, quindi mi piaceva dormire fino a tardi a causa dell'affaticamento causato dalla gravidanza; dovevo portare mio cognato al lavoro entro le 8 del mattino e poi con la sua macchina dovevo sbrigarmi a tornare a casa per portare mio nipote a scuola; mentre stavo tornando a casa a prendere mio nipote si è verificato l'incidente, stavo cercando di inserire un CD e il CD che volevo era sul pavimento così ho allungato la mano per prenderlo, quando ho guardato nuovamente davanti a me, stavo andando fuori strada, ho provato sterzando a rimettermi in carreggiata ma qui la macchina ha cominciato a sbandare (non sapevo che la macchina di mio cognato avesse un problema allo terzo) e così nonostante i miei ripetuti tentativi di riprendere il controllo della macchina, la macchina ha iniziato a girare impazzita ed è stato in quel momento che ho capito che sarei morta.
Sentivo tutti i rumori e ricordo di aver pensato "Oh mio Dio, non voglio morire, ho paura!" e poi immagino di aver chiuso gli occhi perché ho iniziato a vedere tutto scuro …. ma poi questa oscurità è stata piena di tutti i tipi di ricordi, cose a cui non avevo pensato da molto tempo e piena di momenti importanti della mia vita, poi ebbi una visione di mia figlia, la creatura che portavo in grembo e che all’epoca non sapevo sarebbe stata una femmina ma l’ho vista in quella visione; ricordo poi di aver visto il volto di mio marito e quella fu l'ultima cosa che vidi nell'oscurità perché fu come se avessi aperto gli occhi, ma quando li ho aperti non ero più io nel mio corpo, ero io che guardavo il mio corpo dall'altra parte del parabrezza.
Non riuscivo più a percepire, a sentire nulla, il tempo sembrava scorrere al rallentatore, ogni istante sembrava lunghissimo, mi vedevo seduta al posto di guida senza muovermi, senza urlare e senza fare nulla! sembravo senza vita, gli occhi erano chiusi e l'unico movimento che faceva il mio corpo era dovuto al movimento impazzito che stava facendo la macchina; chiusi gli occhi perché sapevo che stavo morendo! non ricordo cosa accadde dopo, tranne che sentii una strana trazione e all'improvviso sentii di nuovo la macchina sussultare e aprii gli occhi e tutto ciò che vidi furono i colori che mi ruotavano attorno e poi vidi un'enorme linea marrone, capii poi che era l’albero che la macchina aveva colpito. E la macchina si fermò.
Non so quanto tempo sia passato dall’impatto con l’albero a quando riaprii gli occhi e cercai di uscire dalla macchina, mi faceva molto male la testa, ma riuscii a scendere, cercai di raggiungere la casa li vicino ma non c’era nessuno, ma venni vista e soccorsa da un’altra signora alla guida del suo furgone che mi accompagnò al lavoro da mio cognato.
Avevo solo un gran mal di testa, ma col fatto che ero incinta non mi fecero analisi approfondite, probabilmente avevo anche problemi alle costole. Passammo davanti al luogo dell’incidente e la macchina era distrutta; più d’uno mi ha detto che quel giorno sono stata miracolata e che gli Angeli erano con me.
Fisicamente mi ripresi ma non completamente dallo spavento vissuto. Ebbi poi la conferma che ero incinta di una femmina che nacque allo scadere del tempo, forse proprio per lei non sono morta quel giorno.
Ho sempre creduto in Dio ma da allora più che mai.
C’è una ragione per ogni cosa la mia storia è l’esperienza di Sandra
C’è una ragione per ogni cosa la mia storia
C’è una ragione per ogni cosa
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