Cosa faremo nell’aldilà
Cosa faremo nell’aldilà esperienze
Cosa faremo nell’aldilà : avevo la sensazione di annegare e sentivo mio marito piangere e dire "Maria, non lasciarmi"; tutto è nato da un sovraddosaggio di narcotici che mi sono stati somministrati durante e dopo il mio intervento chirurgico; dopo l’intervento mio marito ha detto che stavo dormendo ma che alle 4 del mattino, ho iniziato ad avere grandi difficoltà a respirare, ha chiamato l’infermiera che ha allertato i medici e i colleghi che sono corsi nella mia stanza trovandomi in arresto respiratorio.
Ma io ero sveglia e consapevole in un tunnel di nuvole che giravano e rigiravano, una luce brillante e forte all’estremità del tunnel. Ho provato una pace e una gioia che non avevo mai provato prima. C’erano altri con me, alzai lo sguardo e vidi qualcuno vestito di bianco quasi fluttuare, poi ho visto il suo volto, il volto di mio fratello Benedetto, morto nel 1990. Mi ha sorriso, si è abbassato e mi ha preso le mani e gli ho sorriso, appariva come quando aveva circa venticinque anni.
Abbiamo iniziato a salire verso la luce intensa, come se stessimo semplicemente fluttuando … ho visto i volti delle mie 3 nipoti apparire sulla parete del tunnel, le loro voci sembravano distorte, come se fossero molto, molto lontane e continuavano a ripetere “Non andare, non andare”, ma volevo continuare e con Benedetto abbiamo continuato ad andare verso la luce.
Nuovamente riapparvero i volti delle mie nipoti nel tunnel, ancora le loro voci “Non andare" e ancora noi proseguimmo; ancora una volta riapparvero i loro volti e le loro voci “Non andare, abbiamo bisogno di te".
E’ in quel momento, che mio fratello mi lasciò andare le mani, mi guardò e disse "Devi tornare indietro, non è il tuo momento", mi mise le mani intorno alla vita e mi guidò verso il ritorno, ricordo la sensazione di essere stata come risucchiata.
Ritornai nel mio corpo e cominciai a sentire mio marito piangere e dire "Maria non mi lasciare", intorno a me dottori e infermieri che cercavano di farmi respirare … mi sentivo molto confusa … quando poi mi ripresi ero veramente molto arrabbiata, volevo che mio fratello Benedetto tornasse a prendermi, non appartenevo più qui alla terra e volevo tornare indietro. Non ho detto a nessuno dove fossi stata e cosa avessi vissuto, ho solo aspettato che Benedetto tornasse.
Dopo qualche giorno mi riportarono nella mia stanza d’ospedale e quella notte Benedetto era in piedi ai piedi del mio letto, molto più vecchio e con una camicia che ricordo bene. Ero così entusiasta di vederlo e gli ho detto ad alta voce "Vuoi che resti qui o vada?" …. lui ha accarezzato le lenzuola ed è scomparso … in cuor mio ho capito che era venuto solo per controllarmi.
Quando ero ragazza mia nonna mi aveva sempre detto che quando si moriva si sarebbe incontrato qualcuno della famiglia, io non sono morta, ma ci sono andata molto vicino e ho incontrato mio fratello, e ci siamo presi per mano dopo diciotto anni.
So dove andrò quando morirò e non vedo l'ora che arrivi quel giorno in cui potrò di nuovo avere pace e gioia complete; sento che il motivo per cui sono stato rimandata è stare e vegliare le mie tre nipoti.
Mi sento come se avessi avuto solo un piccolo assaggio di come sarà l'aldilà ed il ricordo è chiaro nella mia mente e nel mio cuore oggi come lo sarà per il resto della mia vita.
Cosa faremo nell’aldilà esperienze è la testimonianza di Maria
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Cosa faremo nell’aldilà
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