Storie dell’aldilà
Storie dell’aldilà il paradiso
Storie dell’aldilà : avevo fatto da poco tempo un intervento, l’inserimento di uno stent, ma purtroppo ho sviluppato una pancreatite; quella mattina mi sono svegliata vomitando e con un dolore fortissimo nonostante fossi sotto antidolorifici; chiesi a mia madre di raggiungermi in ospedale e di stare tutto il giorno con me; mi aiutò ad alzarmi e a lavarmi, poi tornai a letto, il dolore era troppo intenso, mi sentivo andare alla deriva; ricordo che mi svegliai e le chiesi che anno fosse, sentivo la mia voce e ho sentito la sua risposta, poi ho richiuso gli occhi; li ho riaperti poco dopo per dirle che l’amavo, poi non ho più ricordo.
Poi ricordo di essere stata circondata dalla luce più bella, non ci sono parole umane per descriverla; accanto a me c'erano due esseri, snelli come me, che mi parlavano, non riuscivo a vederli bene perché la luce che proveniva da loro era molto intensa, so solo che uno era più alto dell'altro; in quei momenti sapevo esattamente chi fossero, ma non credo di averli conosciuti su questa terra; ricordo di aver comunicato con la luce tutt'intorno a me, potevo toccare la luce e la luce mi stava comunicando emozioni e pensieri; non ho mai sentito in vita mia così tanto amore e quella sensazione di pace assoluta; avevo anche comprensione che TUTTO era esattamente come doveva essere, tutto ciò che era o era stato era semplicemente perfetto.
Tutta la comunicazione che è stata fatta, è stata fatta senza parole, è stata semplicemente compresa tra di noi; ho iniziato a passare attraverso la luce (ora capisco perché la gente dice di essere in un tunnel), la luce era tutt'intorno a me; e per tutto il tempo i due esseri sono stati con me; ricordo di aver attraversato la luce dirigendomi verso la fine, un punto più luminoso che si vedeva alla fine del tunnel; non avevo paura; sapevo chi ero e dove mi trovavo, era come essere trasportata nella casa della tua infanzia, te la ricordi.
Ricordo di aver detto alla luce, a Dio, che avrei voluto fare di più per lui “Perché non ho fatto di più per te, perché non ho fatto di più per il mondo?”, non mi vergognavo e lui/lei non era arrabbiato con me, non sono stata giudicata, in un certo senso era come aver rivisto tutta la mia vita.
Ho guardato in alto e mi sono vista come una bambina piccola, indossavo un vestito bianco con fronzoli e una cuffia e portavo un cesto, stavo correndo, giocando e ridendo alla luce; ricordo di essermi sentita così orgogliosa della bambina che stavo guardando, l'amavo così tanto, sapevo che ero io.
Era bello non sentirmi più attaccata a un corpo, ero un'anima, l'anima di ciò che sono ora e di ciò che sarò per l'eternità.
Abbiamo continuato a muoverci verso la fine del tunnel, la luce è diventata sempre più brillante e ho capito istintivamente che se fossi entrata in quella luce (era il paradiso) avrei continuato a sentire mia madre piangere e invocare disperata il mio nome.
Mi fermai e guardai i due esseri e chiesi loro se potevo andarle a dire che stavo bene, sapevo che era preoccupata e volevo solo che sapesse che stavo bene; ho chiesto di andare a dirglielo e di tornare subito.
Ricordo che mi dissero che la scelta era mia, mentre mi voltavo per andare a trovarla, mi dissero di raccontare quello che ricordavo, ho pensato che fosse strano perché ovviamente avrei ricordato tutto e poi stavo tornando subito.
Ricordo di aver guardato in basso cercando di seguire la voce di mia madre, tornai indietro, ripercorrendo il mio percorso attraverso la luce e poi la vidi sotto di me, non appena l'ho vista, sono subito rientrata nel mio corpo.
Quando ho aperto gli occhi c'erano molte persone nella stanza e mia madre piangeva e invocava il mio nome, ho chiesto cosa fosse successo e perché c’erano tutte quelle persone, mia madre mi disse che avevo avuto un infarto, ma non era vero, comunque per quattro minuti e mezzo non ho avuto polso e non ho respirato.
Non ho sofferto durante la mia morte, è stata l'esperienza più pacifica e bella della mia vita, vivo il tempo che resterà della mia vita sapendo che c'è davvero qualcosa dopo questa vita ed è più incredibile di quanto si possa mai immaginare.
Storie dell’aldilà il paradiso è la testimonianza di Cristina
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