Quello che ho imparato dalla vita
Quello che ho imparato dalla vita esperienze
Quello che ho imparato dalla vita : e si, quello che ho imparato veramente dalla vita è stato nel momento in cui stavo perdendo la vita, vi racconto; ero in un ospedale, ero in cura per una reazione alla penicillina, pieno di farmaci antistaminici e cortisone; ero in un reparto con altri tre uomini, uno dei quali anche lui stava reagendo a qualche sostanza allergenica; avevo un grande dolore, in quasi tutte le articolazioni del corpo, e continuavo a perdere vitalità, era difficile combattere il malessere; un dottore e un'infermiera sono venuti per dirmi che le cose non stavano andando bene e mi hanno offerto una persona per poter scrivere una lettera ai membri della famiglia, per ogni evenienza mi dissero.
Ho dettato quattro lettere a mia moglie e una per ognuno dei miei tre figli, lettere che lei ha scritto e ha messo sul comodino accanto a me; mi sentivo male per lei, perché era così triste, ha pianto, si è asciugata le lacrime e ha scritto di nuovo, e poi ha pianto di nuovo, dopo un po’ ha finito il lavoro e se n'è andata; poi il dolore nel mio corpo è aumentato, non si fermava.
Mi resi conto che alcune persone si stavano radunando alla mia destra, all'inizio non sapevo chi fossero, ma alla fine ho capito che la piccola signora davanti era mia nonna da parte di mia madre, la mia nonna materna; lei è morta negli anni '50; non eravamo particolarmente vicini, anche se avevo vissuto con lei, tre zie e tre cugini per un anno intorno al 1945, sembrava felice; c'era un uomo alto in piedi accanto a lei vestito di nero., mi chiedevo chi fosse; per una qualche ragione non ho ritenuto strano che mia nonna fosse lì, sapevo anche che c'era una sorta di barriera tra me e mia nonna, non so se fosse un fiume, un crepaccio o cosa, ma sapevo che non sarei potuto arrivare laggiù; mi sono anche accorto di una bellissima città dietro di loro un po' a metà distanza, non ne sono sicuro, ma mi sembrava che ci fossero delle colline dietro la città; la città era dorata, o per la sua luce interna o per la luce dorata al tramonto, c'erano alberi e fiori bellissimi e profumi deliziosi.
La città ha risvegliato in me un desiderio disperato di andarci, anche se non so esattamente perché, in qualche modo potevo vedere che c'erano persone indaffarate nelle case, che avevano finestre e tetti piatti.
All'improvviso ho potuto superare quel confine, mi sentivo semplicemente meraviglioso, senza dolore ed ero pieno di sentimenti di pace, ho volato proprio sopra le loro teste senza scusarmi, potevo volare e mi sembrava di non avere massa; non ho guardato il mio corpo o parte di esso, quindi non so che aspetto avevo e nemmeno se ero nel mio corpo, ma volevo intensamente arrivare in quella città; tutto mi si avvicinò rapidamente e diventò sempre più bello mentre mi avvicinavo e potevo sentire una musica, la musica più bella che abbia mai sentito, quella musica non assomigliava a nessuna musica che avessi mai sentito prima.
All'improvviso voci maschili in coro mi dissero che non potevo andare in città, non potevo restare, poi ho potuto vedere mia moglie e i miei figli e ho capito che non potevo lasciarli, sebbene amassi e mi mancasse moltissimo la mia famiglia, provai un dolore intenso per non poter restare in quella dimensione; tornai indietro e più o meno senza tante cerimonie mi ritrovai nel mio corpo fisico e tutto il dolore tornò.
A un certo punto verso il mattino a quanto pare mi sono svegliato come da un sonno orribile comprendendo che stavo per stare bene, qualcuno ha messo la testa dentro la mia stanza per vedere come stavo, ero troppo debole per fare qualsiasi cosa, ma alla fine ne sono uscito, sono stato in ospedale dieci giorni in tutto.
Questa esperienza che ho vissuto è stata un punto di svolta nella mia vita, ora la mia vita sembra avere una coerenza e un significato che non erano mai stati così chiari prima e anche se la parte più razionale di me a volte ha messo il dubbio, non posso ignorare la realtà della mia esperienza; non posso che credere nell'aldilà perché è evidente che ho visitato l'aldilà.
Quello che ho imparato dalla vita esperienze sono frasi di Giacomo
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