La vita ha valore
La vita ha valore o non ha valore
La vita ha valore : questa è la domanda a cui mio padre ha avuto risposta, la vita ha valore o non ha valore, queste le frasi che mio padre mi disse dopo la sua esperienza nde, a mio padre era stato diagnosticato un carcinoma ai reni e gli era stato asportato il rene destro; circa un anno dopo il cancro è tornato e questa volta si è mostrato come un grosso tumore avvolto intorno alla colonna vertebrale, a metà della schiena; durante l'intervento chirurgico il chirurgo ha tagliato un'arteria e mio padre ha rischiato di morire dissanguato; due giorni dopo, mio padre che non era affatto religioso, mi disse che aveva sentito il suo spirito uscire dal suo corpo e sentiva di essere a circa un metro o poco più in alto parallelo al suo corpo, mi disse che aveva guardato in basso e non aveva paura di vedere cosa stava succedendo, poi si mise in verticale e si ritrovò in piedi alla sinistra del dottore, alla testa del suo corpo fisico; le infermiere e gli assistenti correvano in giro a prendere gli strumenti per cercare di fermare l'emorragia, mentre mi raccontava questa storia, fino a quel momento mio papà aveva avuto uno sguardo lontano negli occhi, ma poi si è fermato e mi ha detto che poteva dirmi i nomi degli strumenti che avevano usato i medici e infermieri, perché ricordava ogni dettaglio del suo viaggio.
Osservò per un po' il trambusto e poi fece qualche passo indietro nell'angolo della sala operatoria, come per dare al personale medico la stanza per lavorare, mentre era in piedi in un angolo, si ritrovò ad entrare in un altro stato di coscienza di sé sentendo il dolore di essere nato, di attraversare il canale del parto di sua madre, mi disse che quello era il peggior dolore che avesse mai provato, mi ha chiesto se mi ricordavo che era claustrofobico e io ho risposto “sì, mi ricordo” e lui disse “ora so perché sono stato claustrofobico”, poi ha continuato “quando avevo 3 anni, vivevamo in una vecchia fattoria, ero in piedi in tuta e a piedi nudi, in cucina, accanto alla mamma, la mamma mi ha detto che le mancavano due galline e pensava che fossero nel soppalco della stalla, mi ha detto di andare alla stalla, salire la scala e, se avessi trovato le sue due galline, di scacciarle e portare le uova che avrei trovato, le ho detto “si, signora”, così sono salito sulla scala, su nel soppalco il fieno sciolto era alto quasi quanto me, ma ho visto le galline, mi sono avvicinato a loro e le ho scacciate fuori dal soppalco, ho anche trovato due uova, le ho messe con orgoglio nelle tasche della mia tuta; quando ho cercato di raggiungere la scala, il mio piede si è impigliato in una corda, quando ho tirato il piede per cercare di allentarmi, si è semplicemente stretto, mi sentivo indietreggiare in qualcosa di grande e pesante che mi cadde addosso e mi spinse sotto il fieno alto e sporco, dove mi trovai in grande difficoltà, come se non riuscissi a respirare; ho urlato e urlato più forte che potevo, ma i miei fratelli non sono venuti in mio soccorso per quelle che sembravano ore al mio io di tre anni; “ora so perché sono claustrofobico”.
Poi mi ha raccontato un'altra storia, disse “sai non ho mai saputo quanto le mie parole abbiano ferito le persone, quando avevo circa nove anni, stavo lanciando zolle di terra contro mio cugino, abbiamo iniziato a chiamarci per nome ed entrambi abbiamo pensato che fosse divertente ferirci a vicenda, ma mentre sono stato morto, non solo mi sentivo chiamarlo per nome, ma ero anche nella sua testa ad ASCOLTARE le parole che gli stavo dicendo e sentire come lo influenzavano, l'ho fatto stare davvero male, ma non me ne sono mai reso conto, non ci ho nemmeno pensato, ho ascoltato tutte le conversazioni che ho detto a qualcuno e mi è stato anche dato il dono di essere nella mente di ogni singola persona per sapere come ho ferito le persone con quello che ho detto e in quella occasione si è scusato anche con me, tra le lacrime, per avermi preso in giro da bambino per la balbuzie così grave di cui soffrivo.
Non gli ho mai detto che mi aveva fatto piangere da bambino, ma ha detto che ora sa ogni volta che è successo, perché è stato in grado di essere nella mia mente durante la sua NDE, ha detto che ha anche ricordato tutte le volte in cui ha scelto di non perdonare le persone per qualcosa che gli hanno fatto o detto, da quell'esperienza, ha detto, è tornato a guardare il personale medico lavorare sul suo corpo nel tentativo di rianimarlo e proprio in quel momento i medici lo riportarono in vita.
Nessuno della nostra famiglia sapeva che papà era morto fino al giorno seguente, sono andato a trovarlo nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale, l'anestesista era al fianco di papà, dicendomi che voleva venire a controllare il suo paziente, mi ha detto “ti hanno detto che l'abbiamo perso ieri, vero?”, sono rimasto scioccato e ho detto ”no”, mi ha parlato del chirurgo che ha colpito un'arteria e che papà era morto dissanguato, ha anche detto che è stato clinicamente morto per dodici minuti e che è molto fortunato ad essere vivo; mentre cercavo di assorbire tutto questo, mi sono rivolto a papà, aveva tubi nel naso e nella bocca, ma aprì gli occhi e iniziò a piangere, gli ho chiesto se stava male e lui ha scosso la testa, gli ho chiesto se aveva bisogno di dirmi qualcosa e lui ha annuito, l'ho rassicurato che forse domani me lo avrebbe detto, il giorno dopo andai a trovarlo nella sua stanza privata, quando mi ha visto, ha ricominciato a piangere, fino a quel momento non avevo mai visto mio padre piangere, mai, nemmeno quando i suoi genitori sono morti o quando ha scoperto di avere un cancro; sono andato al suo capezzale e mi ha detto che aveva una storia da raccontarmi, quando ha finito di dirmi quello che ho scritto sopra, ha detto che aveva condotto la sua vita in modo sbagliato; lo abbiamo avuto per altri due anni, ma credo che quelli siano stati gli anni migliori della sua vita.
La vita ha valore o non ha valore sono frasi di Gianluca
La vita ha valore o non ha valore
La vita ha valore
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