25.09.2001
Fratelli, come sempre, si rinnova quella gioia incontenibile della Comunità che io rappresento, per questo approccio così particolare, così intimo delle nostre coscienze. Nella vostra dimensione non riuscirete mai ad attivare una simile interazione con i vostri fratelli, fino a quando, e in rari casi, non sperimenterete l’Amore puro, l’Amore universale che voi considerate come un fatto miracoloso, qualcosa di atipico, di inconsueto che è ciò che in questo momento state vivendo. L’apertura del terzo occhio, qual è la vostra legittima aspettativa tanto desiderata, è stata già attivata. Ma ciò che probabilmente ignorate è che ad ogni incontro l’interazione tra le vostre e le nostre Essenze produce un effetto di spinta, se e fino a quando voi create volontariamente le condizioni per cui il processo dell’assunzione di consapevolezza che, pur essendo in atto, vi appare in progressione evolutiva, soggetto cioè ad un espandersi all’infinito. I segni di questo processo non dovrebbero passare inosservati. Devo sottolineare che qualche suo aspetto lo avete già registrato avvertendo una maggiore acutezza mentale, una maggiore capacità di gestire i vostri pensieri e di guidarli e disciplinarli con la volontà con il risultato che quelle note di scontentezza così ricorrenti nel vostro quotidiano diventano sempre più rari. Allo stesso modo, anche il grado di conflittualità che avevate in voi stessi per quel poco amore, o niente, che vi davate, il cui riflesso si riproponeva nei riguardi dei vostri fratelli, con il risultato di una grande stanchezza per l’eccessivo sforzo, per l’eccessivo impegno nel voler dare a tutti i costi qualcosa che non era ancora in voi, e il conseguente avvilimento, e il senso di colpa, allorquando vi sentivate sconfitti, allorquando vi sentivate incapaci di dare amore.
È meraviglioso lo stato di oggi, apparentemente facili, apparentemente piane, vi hanno comunque condotti all’equilibrio di oggi. Tuttavia, non bisogna dimenticare che non ci si può adagiare sugli allori su quanto si è conquistato, perché la grande calamita dell’Amore primo vi spinge e vi attrae per raggiungere la perfezione. Nel contempo, la consapevolezza, il grado di coscienza raggiunto, vi riempie di tanta umiltà, affinché non abbiate a sentirvi realizzati, superiori agli altri, migliori fra i vostri fratelli. È su questo nuovo modo d’essere, su questa nuova immagine, che vorremmo fosse il vostro habitus, che voi improntaste la vostra intera vita, in modo che nella gamma dei vostri interessi non ci siano più nelle vostre giornate dei momenti neri, dei momenti difficili, delle situazioni che compromettano il vostro benessere. Se ancora tutto questo accade, anche se di rado, vi esorto ad una maggiore autodisciplina dirigendo la vostra volontà con l’intento di armonizzare i moti dell’animo, liberando ulteriormente il vostro ego, spogliandolo di tutte le sovrastrutture inutili e dannose. Per ottenere questo, per ottenere dei risultati concreti, usate il metodo che vi consiglio, come altre volte vi ho accennato: lasciate nella vostra vita spazi sempre più ampi nei quali ci sia la presenza a voi stessi, per potere sperimentare la gioia e di farne incetta per arricchirvi di quel benessere che nessun altro vi può donare, perché può provenire soltanto da voi stessi. Rendetevi permeabili, aperti affinché la gioia fluisca dentro di voi, anche attraverso le piccole cose. Sia sempre la gioia a nutrirvi; sia apportatore di gioia ogni momento del tempo libero, comunque vogliate spenderlo, fino ad inglobare qualunque incombenza che si presenta nella vostra giornata; sia apportatore di gioia il sonno benefico della notte e ogni acquisizione, ogni realizzazione che riuscite a compiere. Se immaginate, se date un volto a questa gioia, datele quella che preferite: sia il volto di un amico, di un fratello con il quale state bene. Potrà essere anche un oggetto, un brano musicale, ma fate in modo che diventi un jolly, qualcosa da attivare nei momenti di bisogno, quando vi sentite smarriti, invasi dalla paura, quando vi sentite incapaci di affrontare la vita. In questa gioia c’è la Luce e l’Amore dell’Universo che compenetra tutti, vi possiede, vi nutre, nutre il vostro corpo come cibo energetico, nutre le vostre cellule e le guarisce di ogni disfunzione, alleggerisce il vostro cuore da ogni peso inutile, lo fa diventare leggero, morbido e dilatabile, perché l’amore che esso contiene e l’Amore che ingloba da tutto l’Universo possa improntare tutta la vostra vita, affinché voi fratelli possiate sempre essere in linea, in armonia con il vostro progetto e con l’amore che impronta il vostro cuore. Ma i più non l’avvertono perché non sono aperti a riceverlo.
Ora pensate che tutti i fratelli ammalati, i fratelli in disgrazia, possano risentire ed assorbire l’amore e la luce che gli inviamo attraverso l’intento, con la volontà forte e specifica, mirata a guarirli, verranno rinfrancati e consolati e aiutati ad essere consapevoli dei loro errori causa di disfunzioni, e che non ne perpetreranno ancora e tutti quei fratelli che si sono affidati a questo gruppo per essere aiutati risentiranno l’effetto benefico dell’amore e la luce che voi e noi inviamo con l’impegno totale, con l’impegno cosmico.
Addio, fratelli.
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